Capitolo 19.

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Dove c'è amore, non c'è fatica.


𝐃icembre, il periodo più bello dell'anno.

Avevo sempre amato le feste Natalizie, adoravo l'atmosfera che si creava, mi rendeva felice, amavo decorare la casa e uscire a comprare regali.

Era davvero il periodo più bello dell'anno per me, mi rendeva davvero felice.

Presi dall'armadio il terzo scatolone stracolmo di oggetti natalizi e lo poggiai a terra insieme agli altri due, ero intenzionata ad addobbare la casa, fare l'albero di natale e attaccare decori ovunque seppur io e Dylan saremmo tornati a casa il venti dicembre, l'Università chiudeva per le feste per cui era ovvio che tornassimo a casa per festeggiare il Natale in famiglia ma avrei comunque decorato casa.

Mi mancava molto la mia famiglia.

Non vedevo l'ora di tornare da loro, ero entusiasta solo all'idea.

«Cosa fai?» mi chiese Dylan entrando in casa seguito da Maluma, io sorrisi, «L'albero!» affermai ovvia, «Non è presto?» domandò mio fratello mentre si toglieva la giacca, «Siamo a dicembre, non c'è un giorno ben preciso per iniziare a decorare casa, io ho deciso che voglio farlo oggi...» affermai di nuovo voltandomi verso i due scrollando le spalle.

«Liam non ha ancora richiamato...» disse lui entrando in cucina, corrugai la fronte, «Cosa c'entra questo con il Natale?» domandai seguendo, «Stai cercando qualcosa per tenerti occupata...» ipotizzò lui versandosi del caffè caldo nella tazza, alzai gli occhi al cielo.

«Non è così!» replicai, «Ok.. Come dici tu...» mormorò lui dandomi le spalle, «Quindi ti ha risposto?» domandò poi, «No» risposi uscendo dalla cucina.

Detestavo ricevere tutto questo interesse per Liam.

«Scusa da quand'è che non vi sentite?» domandò lui seguendomi, «Quasi due settimane» risposi semplicemente, «Non credi sia il caso di richiamarlo? Torneremo a casa tra non molto, non potete lasciarvi così...» affermò sedendosi sul divano insieme a Maluma che fino ad all'ora era rimasto in silenzio.

«Credi che non lo sappia? Non so quante volte l'ho chiamato! Gli ho lasciato non so quanti messaggi e lui non si è mai degnato di rispondermi, per cui, per me, va bene così...» affermai fingendo che fosse tutto ok, «Vuoi che ci parli io?» propose lui guardandomi, «No, è grande abbastanza per capire le cose da solo...» affermai bruscamente, «E poi per dirgli cosa? Cresci e smettila di fare il bambino?» domandai voltandomi, i due inevitabilmente risero.

«Non so se voglio un ragazzo così al mio fianco...» confessai poi, sprofondando sul divano, mio fratello sospirò e scosse il capo.

«Ok, adesso basta parlare di lui! Non voglio che mi rovini lo spirito natalizio» affermai allargando le braccia, «Ecco... cambiando argomento... c'è una cosa che dobbiamo dirti...» disse Dylan, mi voltai, osservandoli entrambi.

«Quando esordisci così mi fai venire l'ansia...» affermai poggiando le mani sui fianchi, Dylan rise, «Nulla di preoccupante» mi rassicurò, scrollando le spalle, «Di cosa si tratta?» domandai.

I due si guardarono di nuovo.

«Maluma... verrà a casa con noi...» affermò, «Come scusa?» chiesi incredula.

Come potevo dimenticare quello che era successo se era continuamente nella mia vita?

Non c'era giorno in cui non lo vedevo.

«Ho già chiamato mamma e papà, per loro va più che bene..» disse Dylan scrollando le spalle, spostai lo sguardo su Maluma, «Perché? Il Natale è importante, non puoi lasciare la tua famiglia..» dissi allargando le braccia.

Io al suo posto sarei rimasta nonostante i problemi.

«Non ho intenzione di passare il Natale con quello..» affermò lui scuotendo la testa, contrariato, «Maluma... secondo me te ne pentirai...» dissi, «No io non credo» replicò lui, «Pensaci bene, vuoi davvero lasciare la tua famiglia? Tua sorella?» domandai guardandolo.

Per me stava sbagliando

Non poteva andarsene solo per John, era una follia.

«Mad, apprezzo il fatto che tu voglia farmi ragionare, ma non cambierò idea, se ieri, solo per una cena mi sentivo in trappola, credi davvero che passerò l'intero Natale con loro?» domandò lui allargando le braccia, sospirai.

«E' quello che vuole, ci ha riflettuto ed è deciso...» affermò Dylan guardandomi, «Ok...» affermai rassegnata.

Ovviamente la cosa non mi andava a genio, pensavo di tornare a casa e lasciarmi tutto alle spalle, anche se per un pò, ero convinta che non avrei visto nè lui nè Liam e la cosa mi andava più che bene.

Avevo davvero bisogno di allontanarmi da tutti per un pò di tempo ma ovviamente con Dylan nel mezzo non potevo essere sicura su niente, quei due erano come fratelli, si supportavano a vicenda in un modo che non capivo per cui potevo immaginare quanto mio fratello volesse aiutare Maluma.

Lo avrei fatto anche io al posto suo, forse però avrei insistito affinché ci pensasse bene.

«Non sarò un problema...» disse Maluma di punto in bianco, «Non ho mai pensato che lo fossi» replicai prontamente, «Però pensi stia sbagliando..» affermò lui con un sorriso, «Si» confermai annuendo, «E' la tua famiglia, capisco i problemi ma è Natale e si dovrebbe stare in famiglia...» affermai alzando un braccio, «Se si ha una vera famiglia si» replicò lui fissandomi.

«Ma tu hai una vera famiglia!» affermai, «L'avevo. Adesso ho un estraneo a casa» alzai gli occhi al cielo, «Senti, penso davvero che tu stia esagerando, John sembra un uomo in gamba, perchè non gli dai una possibilità?» domandai allargando le braccia.

Stavo cercando di farlo ragionare anche se la vedevo difficile.

Lo facevo anche per Abbie e Patricia.

«Non posso! Quell'uomo vuole prendere il posto di mio padre ma è inconcepibile per me!» affermò lui alzandosi, «Lui non vuole prendere il posto di tuo padre...» dissi scuotendo la testa, «Oh si invece! Hai sentito che Abbie lavora con lui?» alzai gli occhi al cielo esasperata, «Lo fa per aiutarla e darle un pò di indipendenza, che c'è di male?» chiesi tornando con lo sguardo su di lui, «Che c'è di male...» ripeté lui trattenendo un sorriso, guardai Dylan che scrollò le spalle, probabilmente era esasperato pure lui.

«Comunque se vuoi che rimanga qui basta dirlo..» affermò poi guardandomi, sembrava dispiaciuto e teso al tempo stesso.

«Cosa? No, non sto dicendo questo..» replicai scuotendo la testa, «Sei sicura Madison?» domandò lui, «Certo! Lo dico per te, non vorrei ti pentissi un giorno...» affermai, «Non accadrà, sono più che sicuro di voler andarmene. Ne ho bisogno..» confessò corrugando la fronte fissando il vuoto.

Se era davvero quello che voleva, non mi sarei più opposta.

«È solo che... non capisco come tu possa lasciarli..» ammisi alzando una mano fissandolo, «Non puoi capirlo infatti» affermò lui duramente.

Stava già cambiando atteggiamento.

«Ad ogni modo, se stare con noi ti farà sentire meglio, sei il benvenuto...» gli dissi infine.

Lui alzò il viso e mi sorrise, un sorriso dolce e sincero.

MI DECLARACION » MALUMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora