Capitolo 52.

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L'amore si nutre soltanto di amore.


𝐆uardavo ripetutamente il mio telefono nell'attesa e nella speranza che Liam mi richiamasse presto..

Ero tornata a casa finalmente e mi ero ripromessa di parlare con lui e chiedergli del tempo per me stessa.

Dovevo dare un taglio netto a tutto.

Dovevo fare la cosa giusta, per me e per Liam.

Questa storia stava durando troppo, non era giusto che mentissi ancora a Liam e non era giusto che mi accontentassi di lui.

Ormai era chiaro, non provavo nessun trasporto per lui, era giusto dirgli la verità ed era giusto che pensassi a me e prendessi una decisione definitiva.

La notte passata con Maluma era stata la goccia che aveva fatto traboccare il vaso. Non sarei mai dovuta spingere fino a lì e rimanere con lui per la notte, eppure, ancora una volta, avevo ceduto a causa del mio sentimento che, essendo forte, troppo forte, aveva prevaricato su tutto dandomi la conferma di cosa volessi davvero, anzi, dandomi la conferma di chi volessi veramente.

Non mi ero mai sentita così, era come se da quando avevo conosciuto Maluma fossi rinata, lui mi faceva sentire viva, mi faceva provare emozioni che non pensavo di poter mai provare.

Il desiderio di voler stare con lui cresceva di giorno in giorno pur sapendo che fosse sbagliato.

Sapevo che era giunto il momento di dirlo a Dylan, meritava di saperlo, ma soprattutto, dovevo liberarmi di questo peso.

Avrei accettato le conseguenze, me ne sarei fatta una ragione, ma Dylan avrebbe saputo tutto.

Il mio telefono iniziò a squillare e sullo schermo comparve il nome di Liam, presi un lungo respiro e mi feci coraggio.

Potevo farcela.

«Ciao Liam..» lo salutai non appena poggiai l'apparecchio all'orecchio, «Madison!» mi richiamò con tono entusiasta, «Ti disturbo?» gli domandai mentre mi attorcigliavo una ciocca di capelli fra le dita, «Stai scherzando? Tu non mi disturberesti mai» affermò lui e quasi sorrisi.

Sarebbe stata più dura di quanto pensassi.

«Stavi lavorando?» domandai, «No, ho finito adesso... e avevo proprio intenzione di chiamarti...» mi rispose, «Oh sul serio?» domandai sorpresa, «Si perché mi è venuta in mente un'idea! Una brillante idea!» affermò lui, rimasi in silenzio aspettando che parlasse, non potevo negare di essere terribilmente nervosa però.

«Vorrei portarti a casa dei miei stasera!» propose facendomi rimanere di stucco.

Ero scioccata, voleva già presentarmi alla sua famiglia?

Come poteva farlo dopo tutto quello che ci era successo?

«Madison?» mi richiamò notando il mio silenzio, «Si, io... sono qui...» mormorai, «Qualcosa non va?» domandò con un tono preoccupato, chiusi gli occhi maledicendomi.

Gli avrei spezzato il cuore e non me lo sarei mai perdonata.

«Io... io in realtà non credo sia una buona idea...» confessai scuotendo la testa, mi sentivo davvero uno schifo, «Perché non dovrebbe? domandò lui non capendo, «Pensi sia prematuro? Se è così smettila di pensarlo! Io voglio davvero portarti a casa dei miei, ti adoreranno!» affermò entusiasta, chiusi gli occhi e sospirai.

MI DECLARACION » MALUMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora