Capitolo 63.

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Tu che hai scombinato tutto.

𝐌i chiusi la porta di casa alle spalle e, come per liberazione, sospirai profondamente.

Seguire le lezioni quella mattina fu davvero arduo.

Dylan mi aveva detto che sarebbe stato meglio se fossi rimasta a casa ma sapevo che mi sarei solo persa nei miei pensieri, sapevo che avrei passato l'intera giornata chiusa nella mia stanza a pensare e onestamente ero stanca di pensare.

Stavo male, molto male, avevo il cuore a pezzi.

Ero delusa e triste ma dovevo andare avanti, dovevo lasciarmi tutto alle spalle e dimenticare Maluma.

Era andato via da due giorni ed io non facevo altro che pensare a questo, non riuscivo ad accettare il fatto che se ne fosse andato senza avermi parlato un'ultima volta.

Sapevo che era ancora troppo presto, sapevo che per risanare le ferite ci voleva tempo e a me serviva proprio del tempo per guarire e stare bene di nuovo.

Ma soprattutto, mi sarebbe servito tempo per dimenticarlo.

«Come stai?» mi chiese Dylan baciandomi poi i capelli, gli sorrisi e scrollai le spalle, «Bene...» risposi poi tornando con lo sguardo sul piatto, lui tirò indietro la sedia e prese posto di fronte a me.

«Ne sei sicura? Sai che puoi dirmi la verità..» affermò incrociando le braccia poggiandole sul tavolo, senza mai togliermi gli occhi di dosso.

«Credo di stare bene... non lo so..» mormorai scrollando appena le spalle, «Sono passati appena due giorni, vedrai che con il tempo starai meglio...» disse lui per poi sorridere, cercando di rincuorarmi, «E' probabile...» confermai annuendo.

«Credevo davvero che le cose tra di noi potessero cambiare» dissi poi con lo sguardo basso, perso nel vuoto, «Lo credevo anche io..» confessò lui annuendo, «Che senso ha tutto questo? Che senso ha il mio amore per lui ed il suo amore per me se non possiamo stare insieme?» domandai alzando le mani guardandolo, già con lacrime agli occhi.

«Vorrei avere una risposta. Vorrei che fosse tutto più semplice.. vorrei che le cose fossero diverse fra di voi..» rispose lui guardandomi tristemente.

«Lui dovrebbe essere diverso...» replicai guardando il vuoto, facendo un mezzo sorriso, «Già...» mormorò Dylan annuendo, «So che non dovrei dirtelo ma...Abbie questa domenica fa il compleanno...» disse poi guardandomi, sospirai pesantemente.

«Ma puoi decidere di non venire!» continuò poi, mettendo le mani avanti, «Vorrei non andare ma... non mi sembra carino nei suoi confronti... lei ha fatto tanto per me, si è comportata da vera amica» replicai passandomi una mano sul viso.

Con tutto quello che era successo, avevo proprio dimenticato il compleanno.

«Come posso non andare dopo tutto quello che ha fatto per me...» dissi ancora, ero davvero combattuta.

«Fai ciò che ti senti!» affermò lui alzandosi accarezzandomi i capelli accennando un sorriso.

Il punto era proprio questo.

Cosa mi sentivo di fare?


MI DECLARACION » MALUMADove le storie prendono vita. Scoprilo ora