Capitolo 77 - Una cosa tira altra

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"Federico ma sei scemo!"
Lo sbatto contro la macchina con cattiveria,
"Adam smettila!"
"No, lo potevi fermare!"
"Che cosa potevo fare?"
"Fermarlo!"
Non riuscivo a capire più niente, ho mille pensieri e la paura costante che possono fare del male ancora a Sara.
Si, sono uno stupido mi dovevo fermare a prendere quello schifo di roba vedendo di non avere i soldi, ma non riuscivo a resistere.
"Adam andiamo!"
Ascolto Cody e salgo in macchina dando una spallata brusca a Federico.
Il viaggio di ritorno è stato lunghissimo, guardavo fuori dal finestrino la città passare, cercavo qualcosa per distrarmi le luce i rumori del traffico ma niente riusciva a togliermi dalla testa Sara e la sua voce.
"Cody, lasciami qui!"
"Ma Adam!"
"Sta sera voglio stare per conto mio."
"Va bene!"
Ferma la macchina e scendo, il mio appartamento è poco distante da qui, prendo un bel respiro profondo e inizio a camminare e dal quel passo lento senza rendermene conto sto correndo più veloce che posso ho bisogno di sfogarmi in qualche maniera ed ora l'unico modo che ho è questo correre fino al mio appartamento.
Non riesco a capire perché mi sento così legato a lei, alla fine se ci penso non abbiamo avuto chi sa che quanti momenti insieme, ma cavolo quelle emozioni che ho provato no le posso cancellare sono state brevi ma... intense!
Ormai nel mio appartamento non ci è rimasto quasi niente ho venduto tutto per avere quel minimo di soldi per salvarla, unica cosa che mi è rimasta è il materasso del letto.
Perché ho accettato, lo sapevo a cosa sarei andato in contro quel giorno!
Perché cazzo?
Perché poi ho dovuto conoscere unica ragazza che è riuscita a rifarmi provare qualcosa dopo tanto tempo?
Perché l'ho voluta portate lì con me in quella sera?
Perché l'ho baciata quella notte?
Se, non avessi accettato quello stupido lavoro ora non dovevo nessun soldo e non mi trovavo in questa situazione.
Sto passando da drogato perso, che non riesco a stare senza una dose, hai suoi occhi, ma non è così.
Però è la storia che ha raccontato Emanuel, perché anche lui non può dire niente riguardo a quel giorno.
Era una cosa semplice andavo con il furgone in quel garage, dei tizi lo caricano con dei bidoni con dentro la droga e il mio compito era portarlo al capannone dove era Emanuel, ma la polizia era a un incrocio più su ad aspettarmi pronta, io ho provato con tutto me stesso a far perdere le tracce del furgone, cavolo conosco New York come le mie tasche, ma quel giorno non ci sono riuscito me li trovavo sempre alle calcagna come se sapevano ogni mia mossa e infine unica cosa che ho potuto fare è stata lasciare il furgone nascosto in un luogo e scappare, pensavo che la mattina il furgone fosse ancora lì, ma non è stato così. Quando siamo arrivati con Emanuel il furgone non c'era più.
Eh li che Emanuel ha rivolto tutti i soldi della partita e grazie dio non era nemmeno tanto grande sennò...
"Adam!"
"Adam!"
"Federico è riuscito a prendere altra metà dei soldi!"
"No, li voglio!"
"Ma Sara?"
"Ci penso io!"
"Eh come?"
"Gli do li mio appartamento, tanto ormai è vuoto dentro non c'è più niente, però è in un ottima zone e se vuole lo può rivedere e ci fa un bel po di soldi!"
"Eh dopo tu?"
"Troverò un posto!"
"Allora perché non ci hai pensato prima?"
Dice Federico venendomi incontro
"Perché stavo pensando ad altro a come salvarla e scusa se non ci ho pensato subito!"
"Tranquilli voi due!"
"Fa sta tranquillo lui!"
"Ora che si fa?"
"Torniamo li!"
"No, voi no! Io torno li!"
"Ma Adam!"
"Niente ma! Stavolta si fa come dico io!"

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