Capitolo 79 - Una notte con te

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"Sei sicura?"
"Si!"
Non so, come iniziare non ho mai fatto l'amore con qualcuno.
Lei mi guarda con quel sorriso spensierato e liberatorio dopo tutto quello che ha passato.
Mi avvicino a lei e la accarezzo dolcemente il viso.
"Tutto bene?"
Mi chiede toccandomi il viso, questo suo gesto mi agita molto, cavolo mica è la mia vera prima volta a già ho fatto sesso e tante altre volte perché oggi mi sento così insicuro?
"No!"
Mi guarda e sorride come se ha già a capito quello che sta succedendo dentro la mia testa, tutte le mie insicurezze verso questo atto a già venuto, ma non come in questo momento.
Si mette a cavalcioni sopra di me, mi accarezza, mi bacia il collo, la guancia e infine fa unire le nostre labbra, inizia a muovere il suo bacino verso il mio e la mia tensione iniziale pian, piano inizia a diminuire per poi scomparire del tutto!
È qui accanto a me illuminata dalla luna che fa brillare il suo corpo nudo perfetto in ogni suo forma.
Non riesco a dormire, ripenso a prima ad ogni momento, a quei baci che poi hanno portato a far unire i nostri corpi in uno solo.
"Adam!"
Mi giro verso di lei e l'abbraccio a me.
"Buonanotte Sara!"

Sara

La mia dannata sveglia inizia a suonare e no la vuole smettere e credo sia normale dato che devo essere io a spegnerla.
Allungò una braccio verso l'altra parte del letto e Adam non c'è più.
Lo sapevo!
Me lo sentivo!
Prendo di corsa il telefono e lo chiamo squilla..
Passano i squilli, ma nessuna risposta.
Mi alzo di scatto prendo le prime cose per vestirmi ed esco da qui.
"Sara!"
"Fede!"
"Dove vai?"
"Da Adam!"
"Ok."
"Scusami!"
Lo supero, corro di sotto per le scale, salgo in macchina e parto!
Durante il tragitto il mio telefono ha continuato a squillare, non so quante chiamate ho fatto, ma voglio che mi risponda, voglio sentirlo ancora.
Ora sono qui davanti a questo capannone del cazzo e non mi pento di non averlo fermato quella volta che mi voleva portare qui, perché volevo conoscere ogni sua sfaccettatura.
Prendo un respiro profondo e scendo decisa, mi dirigo verso quella dannata porta e la spalancò con tutta la forza che possiedo dentro di me.
"ADAM!"
Orami conosco a perfezione questo luogo, giro alla ricerca di lui, vado dietro la sala da ballo e non c'è nessuno.
"ADAM!"
Sento dei passi che vengono dalla stanza dove mi tenevano, corro verso di essa. Spalancò la porta ma lui non c'è ma c'è solo lui.
"Emanuel!"
"Sara, che ci fai qui?"
"Adam, dov'è?"
"Lo vedi qui?"
"No!"
"Allora non è qui!"
"Ora basta Emanuel, mi hai rotto il cazzo dimmi dov'è Adam!"
"Ti pare che se alzi la voce e dici qualche parolaccia mi fai paura e ti dico dov'è il tuo ragazzo!"
"Dimmi dov'è!"
Mi avvicino a lei e inizio a picchiarlo con tutte le mie forze.
"Sara, smettila!"
Questa voce....
No, ti prego..
"Papà!"
"Sara, mi dispiace!"
"Che cosa hai fatto?"
Si, avvicina a me
"No, stammi lontano!"
"Sara, ti prego.."
"Niente di prego, stammi lontano! Dimmi solo dov'è Adam!"
"Adam è... lo guardò e non ci posso credere, non ci credo "NON CI CREDO!"
Stringo i pugni, non so cosa fare
"TU!"
Le lacrime iniziano scendere, l'odio inizia a prendere il sopravvento su di me, non riesco a fermarmi, vado verso di lui e inizio a riempirlo di pugni, urlandogli qualsiasi cosa mi passi per la testa.
Dei sui scagnozi mi prendono e mi bloccano,
"Sara, calmati!"
"CALMARMI! Davvero! TU PEZZO DI MERDA HAI UCCISO IL MIO RAGAZZO!"
"Dovevo!"
"DOVEVI AHAHA, Davvero come rapire me per farti ridare i soldi e farmi quasi uccidere!"
"Sara, ti prego!"
Mi libero dalla presa dei scagnozi e vado verso di lui.
"Ti prego un corno! Non provare ad avvicinarti a me o ha mia madre o alla persona a cui tengo sennò il prossimo a morire sarai tu!"
"No, la farai mai!"
"Caro papà, tu a me non mi conosci, non sai come sono fatta, non sai cosa ho passato avendo un padre come te, tu NON SAI UN CAZZO DI ME! QUINDI NON DIRE CON COSÌ TANTA FACILITÀ CHE NO LO FAREI MAI!"
Lui guarda in basso e guarda la pistola che ho in mano puntata verso di lui.
"Allora ora mi credi!"
"Fino a quando no lo farai, io non ti crederò!"
"No, sfidarmi!"
Ci guardiamo nei occhi, voglio fargli vedere che ho le palle di ucciderlo che per me lui è solo un pezzo di merda e che non vale niente..
"Allora io aspetto!"
"SARA, FERMA!"
Vedo Federico arrivare e seguito dalla polizia.....
Ma cosa sto facendo!
Cado a terra.
Mi sento persa.
"Sara!"
"Federico!"
"Andiamo, ora qui ci pensano loro!"

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