Quella notte non riuscii a dormire bene. Per tutto il tempo avevo sognato sfere infuocate che mi venivano a dosso. Continuavo a schivarle, ma alla fine una era riuscita a colpirmi. Quando avevo provato a rialzarmi, un piede mi aveva rimandata giù, impedendomi di respirare. Mi ero preparata allo scontro con il Kudrax, ma quando avevo alzato lo sguardo, una persona esattamente uguale a me mi fissava sorridendo malignamente. Il sogno era finito non appena la me malvagia mi aveva lanciato una fiammata in pieno volto.
Mi alzai intontita e andai in cucina a preparami un caffè.
<Ne vuoi uno?> chiesi a Marcus, avvertendo la sua presenza dietro di me. Ero sicura che non fosse Liam. Qualcosa, nel suo sguardo di ieri, mi faceva credere che non lo avrei rivisto per un po'.
<Vuoi spiegarmi cos'è successo ieri?> domandò.
Come potevo spiegargli qualcosa che neanche io riuscivo a comprendere? Mi voltai e lo fissai senza dire una parola.
<Quello che hai fatto non è per niente normale, lo sai questo?> disse preoccupato.
Alla fine decisi di parlare, dopo aver preso un profondo respiro. <Pensi che non lo sappia? Neanche io so cosa mi sia successo. Un attimo stavo fuggendo dal demone e l'attimo dopo ero così piena di adrenalina da non riuscire più a trattenere tutta quell'energia. Il mio corpo si è mosso quasi senza che me ne rendessi conto, come se un qualche istinto primordiale si fosse impossessato di me. So che non dovrei essere in grado di fare certe cose, ma non so cosa dirti! L'unica opzione plausibile è quella di cui abbiamo discusso, ma anche secondo Liam non è possibile. Mi ha comunque detto che avrebbe fatto delle ricerche>.
Lui soppesò le mie parole e dopo qualche secondo si avvicinò e mi strinse per le spalle.
<Nessun angelo crederebbe che una cosa come questa sia possibile, quindi fidati di me e di Liam e aspettiamo sue notizie. Nel frattempo vorrei proporti una cosa> disse titubante.
<Cosa?> chiesi curiosa.
<Ciò che è successo ieri è pericoloso ma anche molto utile come strumento di protezione. Hai letteralmente disintegrato quel demone. Quindi stavo pensando di provare a farti esercitare a controllare questo tuo potere. Visto che hai detto che ieri hai come perso il controllo del tuo corpo, non pensi che sarebbe meglio provare a dominare la situazione per una eventuale prossima volta?>
Ripensai a come mi fossi sentita la sera precedente e decisi che non volevo più provare quelle sensazioni, così chiamai a lavoro e mi diedi malata.
<Allora> disse Marcus una volta che fummo saliti sul tetto. <Come hai fatto ad evocare quella fiammata? È successo qualcosa in particolare? Descrivimi la scena>
<Non credo che sia successo qualcosa di preciso, so solo che vedere quel mostro in faccia mi ha fatto ricordare la morte di Rose e...>
<Rose?> chiese Marcus interrompendomi. In quel momento realizzai che lui non sapeva niente di Rose e di quello che le era successo. Presi un altro profondo respiro ed iniziai a raccontargli tutto, anche se parlarne mi risultava ancora molto difficile.
<Non ne sapevo niente> disse Marcus affranto quando ebbi finito. <Mi dispiace davvero tanto Sam>
<Non preoccuparti> gli risposi con un leggero sorriso.
<Preferisci lasciar stare per oggi o...>
<Assolutamente no> risposi decisa. <Rose non vorrebbe che mi lasciassi andare in questo modo, quindi preferisco imparare a combattere, così che una cosa del genere non ricapiti più>
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L'Angelo Perduto
FantasySamantha Della Torre è una detective di Scotland Yard che vive una vita tranquilla, divisa tra casa, lavoro e qualche uscita con la sua migliore amica. Strani omicidi iniziano, però, a verificarsi in città. Quando viene attaccata da un essere mai vi...