Mentre Christopher era sotto la doccia, andai in camera a prendere il caricatore del cellulare, per ridare vita al mio i-phone. Ne approfittai per sdraiarmi qualche secondo, ripensando a tutto quello che era successo. Ero stata, nel giro di pochissimo tempo, risucchiata in un vortice di scoperte disarmanti. Pensare a Liam faceva molto male - non me lo sarei mai aspettata - e Claire...Claire l'avrebbe pagata cara per quello che aveva fatto a Rose. Avevo giurato a me stessa che avrei ucciso l'assassino della mia amica e l'avrei fatto. A tutti i costi! L'avrei...
<Samantha!> sentii urlare dal soggiorno. Mi teletrasportai di corsa, pensando a quanto fossi diventata pigra per scegliere quell'opzione invece di camminare come una qualsiasi persona. Quando fui in soggiorno vidi Marcus completamente allarmato.
<Marcus?>
<Santa miseria, Sam!> esclamò correndomi incontro. <Ma sei impazzita? Che cosa ti è successo?> chiese quasi urlando. Il suo arrivo e le sue urla mi avevano completamente spiazzata.
<L'hai trovata!> disse Liam, che si era appena teletrasportato. Quando i nostri sguardi s'incrociarono, nonostante sapessi di aver fatto una cosa scorretta ricordandogli la morte di Lidia, non riuscii a non guardarlo con rabbia e lui abbassò gli occhi.
<Ma cosa sta succedendo?> domandò Christopher, arrivando con a dosso solo i vecchi jeans, completamente fradicio e pronto all'attacco. Liam e Marcus lo guardarono scioccati: il primo doveva pensare che fosse una mia nuova conquista, mentre il secondo lo aveva chiaramente riconosciuto.
<Non attaccare nessuno papà!> esclamai andando verso di lui, che stava per creare una sfera di fuoco. <Sono Marcus e Liam> spiegai.
Lui sembrò tranquillizzarsi, mentre gli altri due continuavano ad avere una faccia da pesci lessi. <Forse non dovrò attaccare Marcus, ma mi piacerebbe fare due chiacchiere con Liam> disse minaccioso. <Chi è dei due?>.
<Ti prego, le cose sono già un disastro così come sono, non peggiorare la situazione> lo implorai, spingendolo verso il bagno per farlo rivestire. Non sembrò troppo convinto, ma accettò, non prima però di aver lanciato un'occhiata spietata a Liam, che aveva individuato a causa dell'espressione colpevole sul viso.
<Ma come...?> chiese Marcus.
<È una storia lunga quindi...> iniziai, prima di ricordare che non fossimo soli. <Vattene> dissi guardando Liam.
<Dobbiamo parlare> rispose lui con tono duro, stanco di farsi maltrattare. Poteva anche aver riacquistato il suo carattere da stronzo, ma io sapevo esserlo molto più di lui se mi ci mettevo.
<Non abbiamo niente di cui parlare. Ho già sentito abbastanza. Sono stanca di vedere la tua faccia, se non te ne vai giuro su Dio che...>
<Sam!> Marcus mi bloccò, prima che potessi saltargli a dosso; poi si rivolse a Liam. <Non credo che questo sia il momento migliore> disse lanciandogli un'occhiata eloquente. Lui sembrò pronto a ribattere, ma alla fine si arrese e ci lasciò soli.
<Puoi farmi un favore?> chiesi a Marcus prima di dargli delle spiegazioni. Lui annuì paziente. <Potresti prestare degli abiti a mio padre? Ha solo quelli che ha a dosso e sono decisamente rovinati> .
<Torno subito> disse semplicemente.
Quando Christopher si fu cambiato, ci sedemmo tutti e tre sul divano. Dopo essersi fatto una doccia e con dei vestiti puliti, riuscivo finalmente a scorgere il ragazzo che avevo visto nei ricordi di mia madre.
<Grazie ancora per i vestiti. Te li renderò non appena ne avrò acquistati degli altri>
<Si figuri, li tenga pure>.
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L'Angelo Perduto
FantasíaSamantha Della Torre è una detective di Scotland Yard che vive una vita tranquilla, divisa tra casa, lavoro e qualche uscita con la sua migliore amica. Strani omicidi iniziano, però, a verificarsi in città. Quando viene attaccata da un essere mai vi...