Appena pensai ad un luogo tranquillo, l'immagine del parco in cui andavo a correre si impresse nella mia mente e in un attimo mi ritrovai lì. Questa volta non mi ero teletrasportata solamente di qualche metro, ero riuscita a raggiungere un posto che non stavo guardando con i miei occhi. Sembrava che tutto stesse succedendo troppo in fretta.
Mi sedetti sotto un albero e iniziai ad inspirare ed espirare profondamente. Cos'era successo? Cos'era quell'energia che aveva invaso il mio corpo? Avevo sentito un potere enorme crescere dentro di me, ma quel potere aveva qualcosa di profondamente sbagliato, di malvagio. E per un attimo anche io mi ero sentita malvagia. La voce che era fuoriuscita dalla mia gola con quella risata non sembrava neanche la mia. Ero terrorizzata, ma allo stesso tempo, quando quel potere si era impossessato di me, mi ero sentita invincibile e cattiva. E questo non andava bene per niente.
Ritrovata la calma, tornai al mio appartamento. Sapevo che l'indomani avrei dovuto parlare con i ragazzi, ma in quel momento non volevo altro che andare in bagno a fare una doccia. Dopo aver asciugato i capelli, indossai una maglietta che arrivava a circa metà coscia. Ero pronta per andare a dormire e a lasciarmi quella giornata alle spalle, quando sentii una voce provenire dalla poltrona nella mia camera.
<Lo sai per quanto tempo io e Marcus ti abbiamo cercata?> disse Liam. Non riuscivo a vederlo per via della scarsa luce che penetrava dalla finestra, ma percepivo la rabbia nella sua voce.
<Avevo bisogno di stare da sola> dissi semplicemente. Non gli feci notare quanto fosse da maniaco il fatto di essere seduto al buio nella mia camera da letto.
Un suo sospiro accentuato mi fece capire che si era morso la lingua prima di dire qualcosa per la quale lo avrei colpito all'istante.
<Ti va di parlare di quello che è successo oggi?> chiese invece.
<A quale parte della giornata ti riferisci di preciso? A quando questo pomeriggio mi hai dato della sgualdrina o a quando questa sera mi hai visto lanciare un'enorme fiammata?> domandai acida. Non ero una persona che portava rancore, ma il suo umore altalenante iniziava a stancarmi. Accesi la luce per guardarlo in viso e vidi una cosa che di sicuro non mi aspettavo: un'espressione dispiaciuta.
<Mi spiace per quello che ho detto pomeriggio. Non penso che tu sia una sgualdrina, ero solo arrabbiato perché Marcus...>
<Perché Marcus cosa, Liam? Perché pensi che lo abbia fatto solo per ferire te? E perché mai venendo a letto con me avrebbe dovuto ferire te? Non siamo amici. Un amico non si comporta come ti sei comportato tu fino ad ora. La maggior parte delle volte che ci vediamo trovi una scusa per attaccarmi verbalmente, e questo gli amici non lo fanno> gli feci notare interrompendolo.
La sua espressione s'incupì, come se ancora una volta volesse rispondermi per le rime, ma invece disse qualcosa che mi sorprese. <Da quando Lidia è morta non ho più avuto rapporti con le donne. Non rapporti che andassero oltre il semplice sesso, intendo. Tu sei la prima ragazza con cui provo a creare un legame che non si sviluppi solo a livello fisico, ma è difficile farlo dopo tutti questi anni e la tua lingua lunga di certo non aiuta> disse lui leggermente rosso in viso. Era la prima volta che gli sentivo dire qualcosa che mi sembrasse veramente sincera.
<Dev'essere stata un'esperienza molto dura> dissi, subito pentendomi di quella frase così scontata. Ovvio che fosse stata dura. La sua fidanzata era morta dannazione! All'improvviso sentii un po' di gelosia nei confronti di quella ragazza. Era una cosa stupida da pensare, ma era così. Lei aveva conosciuto un Liam che io non avrei mai potuto conoscere, perché una parte di lui era morta con lei: la sua adolescenza, la sua spensieratezza. Il Liam di adesso era cambiato e avevo il presentimento che, per lui, nessuno avrebbe potuto reggere il confronto con Lidia. Ero convinta che non si potesse reggere il confronto con una persona morta. Quando qualcuno che ci è davvero caro muore, intorno a lui si costruisce una sorta di bolla, che lo rende intoccabile agli occhi delle persone che lo hanno perso e irraggiungibile per molte persone che lo seguiranno. Da come si era comportato Liam dopo la morte di Lidia, si capiva che non fosse riuscito ad andare avanti, perché il vuoto che lei gli aveva lasciato dentro era incolmabile.
"Deve amarla molto", pensai.
Il fatto di aver usato un verbo al presente mi sorprese, perché era esattamente così. Ero convinta che Liam non fosse riuscito ad andare avanti perché in fondo lui l'amava ancora e credevo che lo avrebbe fatto per sempre. Quello che si dice è vero: dopo la morte di una persona cara, non si volta mai pagina; è come se invece di chiudere una porta, la socchiudessimo e basta, per non dimenticare, ma così facendo si rischia di rimanere intrappolati nel ricordo di quella persona. A volte si preferisce continuare a soffrire piuttosto che andare avanti. Ma dopotutto, chi ero io per giudicare? Io stessa non avrei mai superato la morte di Rose. Avrei imparato a conviverci, certo, ma non avrei mai dimenticato le sensazioni che provavo in sua presenza, quanto stessi bene quando ero con lei.
Dopo quella che mi parve un'eternità, Liam alzò lo sguardo e parlò. <Terribile> disse semplicemente. Poi sembrò tornare in sé. <Ora è meglio che vada. Posso chiaramente vedere quanto tu sia stanca. Tornerò domani. Avviserò io Marcus che sei a casa, a meno che tu non lo voglia qui...>
<Preferisco stare da sola al momento, grazie>
Lui mi squadrò per un lungo istante, quasi senza accorgersi di starmi guardando in maniera piuttosto eloquente. Ma di sicuro mi sbagliavo. Non aveva mai dato segno di provare un qualche interesse nei miei confronti.
Sembrò tornare al presente, mi salutò farfugliando qualcosa e se ne andò. Rimasi immobile per qualche secondo dopo che se ne fu andato, ma alla fine decisi di andare a letto, senza dare troppo peso ad una cosa che, sicuramente, avevo solo immaginato.
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L'Angelo Perduto
FantasiSamantha Della Torre è una detective di Scotland Yard che vive una vita tranquilla, divisa tra casa, lavoro e qualche uscita con la sua migliore amica. Strani omicidi iniziano, però, a verificarsi in città. Quando viene attaccata da un essere mai vi...