<Jeremy, April, quanto tempo> mio padre salutò i gemelli.
<Il ritorno del figliol prodigo. Peccato che tu abbia scelto la fazione sbagliata> sibilò April.
<Sei sempre stato diverso, Chris, ma eri nostro fratello e nostra madre non voleva che ti dessimo fastidio. Sono davvero felice che ora lei non sia qui a fermarci> sorrise maligno Jeremy.
<Lo credo bene che non è qui. Mi meraviglierei del contrario visto che solo poco tempo fa nostro padre l'ha decapitata davanti a tutti> gli comunicò Christopher. I tre sgranarono gli occhi, esterrefatti.
<Bugiardo!> esclamò April. <Perché mai lo avrebbe fatto?!>
<Perché nostra madre sapeva la verità su mia figlia fin dall'inizio e non gli ha mai detto niente. Pensa al suo stupore quando ha scoperto del suo tradimento> si beffò di loro. Nei loro occhi vide montare la rabbia, e si mise in posizione di difesa.
<Marcus, Liam, voi andate avanti con Samantha, io e gli altri ci occuperemo di loro> ordinò. Mi girai per protestare, in preda al panico per la paura che potesse succedergli qualcosa. Non solo non me lo sarei mai perdonata, non sarei neanche più riuscita a guardare mia madre negli occhi. Marcus e Liam mi afferrarono proprio nel momento in cui i demoni si scagliarono contro mio padre e gli altri Guardiani, e mi teletrasportarono nel corridoio all'aperto subito dopo l'entrata del viale.
<No! No! Non posso lasciarlo indietro! Abbiamo promesso a mia madre che ci saremmo protetti a vicenda!> urlai dimenandomi. <Papà!>
<Lui è un Principe degli Inferi, Sam, non si farà uccidere facilmente> disse Marcus cercando di tenermi ferma.
<Ma anche due di quei demoni lo sono! Lui...>
<Lui si ricorda perfettamente della promessa che avete fatto a tua madre e sono sicuro che la manterrà, Sam. Ora dobbiamo andare ad imporre il sigillo, solo così riuscirai ad aiutarlo> fece Liam, che mi teneva per l'altro braccio. Nonostante volessi tornare indietro con tutta me stessa, Liam aveva ragione: se davvero volevo aiutarlo, dovevo sbrigarmi a sigillare quei maledetti Inferi! Guardai i miei compagni e annuii, proseguendo verso l'uscita di quel breve corridoio. Appena fuori, creammo delle sfere d'energia e illuminammo l'area.
Ci trovavamo in uno spiazzo circolare occupato da diverse tombe chiuse dietro delle porte nere. Anche al centro dello spiazzo vi erano delle tombe, e avevo paura di non riuscire ad identificare quella giusta, ma poi vidi che una, a differenza delle altre, era in pietra rossa.
"Deve essere quella!", pensai. La indicai ai ragazzi e ci avvicinammo lentamente, guardando bene in ogni direzione.
<Guarda un po' chi si rivede> rise una voce. Sentii quasi i capelli rizzarmisi in testa, ma non per la paura. Non avevo mai provato una rabbia così intensa in vita mia. Strinsi i denti così forte che pensai si sarebbero rotti. Alzai lo sguardo e tre demoni superiori apparvero sul tetto delle tombe che occupavano il centro dell'area in cui ci trovavamo. A malapena mi resi conto che fossero due ragazze e un ragazzo, perché avevo occhi solo per quella che stava in mezzo al gruppo. I capelli neri legati in una coda di cavallo, gli occhi castani non più forzati in una finta espressione di cortesia. Avrei dovuto aspettarmi un tiro del genere. Quella stronza di Celine voleva che soffrissi fino all'ultimo.
<Sam?> chiamò Liam. Il modo in cui pronunciò il mio nome mi fece capire che vi era una domanda inespressa.
<Voi due occupatevi di quelli ai lati, a lei ci penso io> risposi, tenendo gli occhi fissi su quella sporca assassina.
<Falle il culo> m'incitò Liam, mentre lui e Marcus si lanciarono verso i loro avversari.
Mi mossi talmente velocemente che mi feci impressione da sola. Il suono del mio pugno che impattò sulla mascella di Claire fu uno dei più meravigliosi che avessi mai udito. La scaraventai giù dal piccolo tetto e le tirai un calcio nelle costole, togliendole il respiro. Sputò un po' di sangue dalla bocca e si rialzò in fretta, evitando un calcio dall'alto che stavo per sferrarle. Con la gamba spostò la mia, facendomi perdere l'equilibrio e invertendo i ruoli. Riuscii a spostarmi prima che mi colpisse in faccia, ma non appena mi rialzai, mi restituì il pugno, spaccandomi il labbro. Mi asciugai con il dorso della mano e la guardai in cagnesco.
STAI LEGGENDO
L'Angelo Perduto
FantasySamantha Della Torre è una detective di Scotland Yard che vive una vita tranquilla, divisa tra casa, lavoro e qualche uscita con la sua migliore amica. Strani omicidi iniziano, però, a verificarsi in città. Quando viene attaccata da un essere mai vi...