Parte 31

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<Non sono molte, in realtà. La prima è che mia madre venga liberata dalla sua prigionia, credo che "il periodo ritenuto sufficiente ad espiare il suo peccato" sia terminato> dissi citando ancora le parole del documento segreto.

<Va bene> accettò con una smorfia.

<La seconda è che le persone coinvolte in tutta questa storia non subiscano delle conseguenze, da parte tua o di chiunque altro, dopo che io vi avrò aiutati. E con persone intendo io, Marcus, mia madre e mio padre>

<Tuo padre?> domandò.

<Ed ecco che arriviamo alla terza condizione: Dana e Christopher, i miei genitori, saranno lasciati liberi di vivere la loro vita ovunque scelgano di andare> sganciai la bomba finale.

<Assolutamente no!> gridò lui. <Non permetterò che un demone e un angelo stiano insieme. È contro natura>

<A me non importa niente di ciò che pensi! Mio padre non è come tutti gli altri demoni. Ama mia madre e nessuna delle tre condizioni è negoziabile. Prendere o lasciare!>

<Questo non è ammissibile, tutto ciò è...>

<Allora mettiamola in questo modo> lo interruppi, ormai al limite della sopportazione. <Io non ho idea di cosa tu voglia da me, ma se ti servo assolutamente vuol dire che solo io sono in grado di darti ciò che vuoi. Quindi mi domando: e se andassi dal Signore degli Inferi e gli raccontassi tutto? Metterei nelle sue mani il mio potere e sono certa che lui capirà in poco tempo ciò che anche tu pianifichi di fare>

Gabriele mi guardò con gli occhi quasi fuori dalle orbite. <Come puoi dire una cosa del genere? Mettere a rischio la nostra razza per...>

<Nelle mie vene scorrono sia il dna angelico che quello demoniaco. Aiutando voi tradirei comunque una delle mie due razze. Ma io scelgo di stare dalla parte degli angeli, dalla tua parte. Questo dovrebbe bastare a farti fidare di me. Garantisco io per mio padre. Accetti, si o no?> chiesi.

Per tutto il tempo le teste di Marcus e Liam si era voltate da una parte all'altra, come seguendo una partita di tennis, e ora guardavano Gabriele, in attesa. Lui mi guardò minaccioso per qualche altro secondo, ma dopo aver preso un profondo respiro, parlò: <Va bene. Accetto le tue condizioni>

<Tutte e tre?> non volevo dargli nessun modo per svicolare.

<Tutte e tre> confermò.

<Bene> dissi e mi voltai a guardare i ragazzi. <Voi due siete testimoni delle sue parole, almeno finché tutto non sarà stato messo nero su bianco e firmato da tutti e sette gli Arcangeli. Non provare a fare scherzi, perché me ne accorgerei, e allora non avremmo più niente da dirci> lo avvisai.

<Giuro su tutti gli angeli che non proverò ad imbrogliarti!> esclamò con una smorfia di rassegnazione. <Questa notte convocherò gli Arcangeli e insieme redigeremo il documento, che anche tu dovrai firmare, e poi farò liberare tua madre. Liam ti chiamerà non appena sarà tutto pronto> annuì, come ad indicare che la conversazione era finita. Lo imitai e mi diressi verso la porta, seguita da Liam e Marcus. Non mi aspettavo che il primo lo avrebbe fatto, ma non mi voltai a guardarlo. Proprio prima di aprire la porta, mi girai verso Gabriele.

<Sai qual è la cosa buffa? Che se solo me lo avessi chiesto come una persona normale, io mi sarei schierata subito dalla vostra parte, ma invece hai preferito mentirmi>

<Per tutta la tua vita hai vissuto tra gli esseri umani. Sono delle creature incredibilmente volubili, chi poteva assicurarmi che avresti fatto la scelta giusta? Se ti fossi innamorata di uno di noi, invece...> mi schernì.

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