capitolo 15

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la ragazza che abbracciava con forza Julian, era bellissima. Il vestito giallo lungo e a fascia, metteva in risalto i suoi capelli biondi, elegantemente pettinati, con una complicatissima acconciature di trecce, che Formavano un perfetto chignon. Alcuni boccoli liberi, le incorniciavano il viso. Sorrideva , un sorriso brillante e lucente, una dentatura perfetta. La pelle del suo viso era delicata e senza imperfezioni. Si stacco dall'abbraccio per ammirare Julian. Gli occhi Blu lo osservavano increduli. E sorpresi. Era felice di vederlo. Era poco più bassa di me. E vedendo che di tacco aveva più o meno 10 centimetri, dedussi che senza , era solo di qualche centimetro più bassa di me. Julian la sorrise di rimando, La Guardò con uno sguardo che non avevo mai visto in lui. Forse Tenerezza.

< Sophie che bello rivederti.. sei cresciuta parecchio in questi tre anni... Incredibile>

< Sai fratellone... si chiama appunto crescere... Non è che solo perché eri via rimanevo sempre bassa>

Disse in tono divertito e giocoso. mentre Julian se sorrise radioso. Aveva detto Fratellone? sentire quel aggettivo mi fece illuminare una lampadina. Ecco dove avevo già visto quella splendida ragazza. Nella foto che Julian teneva sopra il mobile accanto all'ingresso della sua casa. Rimasi sorpresa nel vederla dal vivo. Era veramente bella, e sembrava anche simpatica. Non appena l'aveva salutato si girò verso di me , radiosa più che mai. Sgranando gli occhi per la gioia.

< Tu devi essere Arianna.... Incredibile... nascere e crescere fuori dal proprio mondo, e ricatapultarti dentro all'improvviso, senza sapere niente di niente... >

Gli sorrisi timidamente, e feci spallucce, non sapendo che rispondere. Lei non sembrò prendersela e mi esaminò con attenzione. Poi poso i suoi occhi sui miei e mi sorrise, infine mi fece un occhiolino.

< complimenti... sei davvero molto carina.. e questo vestito ti dona... stai attenta ad alcuni principi che ci sono qui oggi... >

Mi disse L'ultima frase quasi sussurrando. Julian la fissò incredulo e alzò un sopracciglio. Io dissi un timido< grazie > e un < farò attenzione >Per poi risentirmi in imbarazzo. Julian sospirò e scosse la testa.

< non preoccuparti.. li conosco tutti non ti mangiano... Anche se la mia sorellina sembra sapere troppe cose..>

Disse infine scrutandola con attenzione. Sophie abbassò lo sguardo timida poi si rivolse a Julian con sguardo e sorriso malizioso.

< non sono io quella che non tornava da tre anni... ci son state numerose feste ed eventi, a cui io ho partecipato, ho avuto sempre l'occasione di conoscerne alcuni... o di sentire i pettegolezzi delle altre... Come sai.. le voci girano infretta qui>

Disse facendo un occhiolino al fratello. Poi fu distratta da un richiamo, di un altra splendida ragazza bruna. Vestita di rosso. Che la vidi da vicino la tavola dei Buffet, grazie a un momentaneo buco che si era creato. Tra la folla. Sophie si girò di scatto è saluto con la mano.

< ora vado... mi cercano... E quando avremmo tempo mi devi raccontare tutto fratellino...... ora divertitevi..>

detto questo ci diede le spalle e andò verso la sua amica. Rimasi a guardarla incantata dalle sue movenze eleganti. Era perfetta in tutto, come tutte le ragazze che ci circondavano, tutte nobili ed istruite in un certo modo. Dannazione non mi sentivo proprio a mio agio in mezzo a loro. Fissai ogni persona con insicurezza e curiosità. Era tutto nuovo per me. Fin troppo.

< hey? non ti sarai mica spaventata?>

Mi chiese Julian, muovendomi una mano davanti a gli occhi. Mi ripresi e lo guardai. Avevo un espressione un po' triste in volto. quel posto non mi rappresentava. Non in quel momento. Si accorse del mio disagio e cercò di farmelo ignorare.

Le cronache di Atlantide: le originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora