Julian rimase in quella posizione, con sguardo perso, per parecchi minuti. rimasi impaziente ad osservarlo. speravo che la rivelazione durasse poco, e che tornasse nel presente al più presto. Mi sentivo stranamente sola in quel deserto, e inoltre aveva la strana sensazione di essere costantemente osservata. Deglutii agitata. non avrei avuto la forza di affrontare qualcuno in quel momento. Avevo avuto troppe brutte notizie. Mia madre era scappata per proteggermi, Io avevo un potere desiderato da parecchi. Julian era destinato a morire se continuava ad aiutarmi...o almeno così compresi. mi sentii in colpa. Capii che la mia scelta di scoprire le mie origini aveva portato al cambiamento di una serie di eventi. o alla creazioni di nuovi destini. sospirai. a chi mai avrei potuto cambiare il destino, semplicemente tornando in questo continente?...non capivo. Era tutto troppo impossibile da comprendere. Ero confusa. Ma almeno di una cosa ero certa... Appartenevo alla foresta nera... Julian mi aveva detto che un tempo si chiamava la foresta di smeraldo. e la regina attuale l'aveva ribattezzata. iniziai a domandarmi quale poteva essere il reale motivo. e forse, avrebbe saputo darmi le risposte che cercavo...se sapeva chi erano i miei nonni...e i miei parenti più cari.... Forse conosceva mia madre... e avrebbe saputo darmi tante informazioni su di lei. sospirai. Tutto era possibile. ma l'unico modo per scoprirlo era andare e controllare di persona. Ero persa nei miei pensieri. mi accorsi che il sole, lentamente, stava calando. Poi mentre osservavo i colori del cielo mescolarsi, per dar vita alla notte, sentii un improvviso vento. che proveniva da ogni direzione. chiusi gli occhi d'istinto. per evitare che la sabbia mi entrasse negli occhi. mi misi una mano davanti per ripararli e mi girai verso Julian. poi, quando il vento cessò, l'abbassai. Julian era ancora immobile in ginocchio. lo sguardo perso e pensieroso. Mi avvicinai cauta. Ero molto curiosa di sapere cosa gli avesse detto. Ma la sua espressione era cambiata. era serio. Alzò lentamente la testa, fino ad osservare L'oracolo. alzai la mia e feci altrettanto. La Sfinge aveva aperto gli occhi, e ora fissava Julian. rimasi per parecchi istanti ad alternare lo sguardo da l'uno a l'altro. In attesa . Poi Julia spostò il suo sguardo verso di me. c'era qualcosa nei suoi occhi, qualcosa di triste, uno sguardo consapevole. che L'oracolo gli avesse detto che era morto due volte?...diventai nervosa sotto il suo guardo indecifrabile. poi lui abbassò la testa , si morse il labbro inferiore pensieroso. infine si rimise in piedi senza alzare la testa.
< Ora sai il tuo futuro Julian... sta a te decidere che cosa fare adesso>
disse L'oracolo. Interrompendo quel silenzio assordante. spostai il mio sguardo verso Julian confusa. piegai la testa di lato. Non sapevo che cosa stava accadendo. Poi Julian sospirò. osservò L'oracolo con sguardo deciso e sicuro di se.
< si...Ora so... ma non posso farlo.... se ciò che mi hai detto è vero...non posso farmi sfuggire quegli eventi.......Non posso ... sarebbe qualcosa che rimpiangerei per tutta la vita...>
disse accennando un sorriso , tra la gioia e la tristezza per la consapevolezza. L'oracolo rimase a fissarlo per qualche istante. mentre Julian osservava la sabbia pensieroso.
< come desideri... allora, fai sempre attenzione agli amici...potrebbero diventare nemici>
disse infine. Poi tornò al suo status di meditazione. occhi chiusi ed espressione rilassata. L'ultima frase sorprese Julian, il quale osservò la sfinge confuso, alzando un sopracciglio. Poi si rivolse a me, mi sorrise, era un sorriso diverso dai suoi soliti. non era malizioso, divertito, o compiaciuto...era un sorriso quasi nostalgico. come se fosse consapevole di qualcosa che non poteva ancora rivelare. Qualcosa che lo rendeva felice, ma lo preoccupava al tempo stesso. scossi la testa. mi stavo confondendo le idee. Provai a ignorare quella mia sensazione risposi al suo sorriso, con uno più cordiale e amichevole.
< che cosa intende secondo te?>
scosse la testa e alzò le spalle. osservò dubbioso la sfinge, e per qualche strano motivo sembrò tornare in se. Il solito saccente Julian.
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Le cronache di Atlantide: le origini
FantasyPRIMO LIBRO DELLA SAGA! Un ragazzo che fugge dai suoi doveri reali Una ragazza che parla con gli animali . Lei non conosce le sue origini Lui le darà le risposte. Estremamente diversi eppure incredibilmente simili I loro destini si incro...