capitolo 41

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dopo la promessa  che Julian mi fece, ci sdraiammo e ci addormentammo quasi all'istante. il viaggio verso la dimensione in cui ci aveva portato  L'oracolo, ci aveva stancato parecchio, come anche l'interminabile cavalcata.. a me aveva spossato la battaglia contro i banditi, che avevo deciso di non menzionare a Julian, giusto per non preoccuparlo ulteriormente.. E sospettai, che aver utilizzato il mio potere mi avesse stancato notevolmente.  quando ci svegliammo, mi sentii fresca e riposata. come se non avessi mai dormito così bene in vita mia. Rimasi sorpresa nello scoprire che Julian si era svegliato prima.  ma avevo notato sin da subito che era piuttosto mattiniero.  Le fatine ci portarono altra frutta fresca. domandai a Julian come era possibile che ci fossero frutti così fuori stagione. La sua risposta fu talmente semplice e ovvia, che mi pentii di averla chiesta.

< Aria...siamo in un mondo magico, dentro un regno magico, dove vivono esseri che si divertono a manipolare la natura a proprio piacimento... ti chiedi veramente come sia possibile?>

mi rispose in tono quasi spazientito. mi offesi. dopotutto io non ero abituata a quel posto, e ogni cosa strana mi sembrava  stupenda o surreale. roteai gli occhi infastidita, mentre un ciuffo di capelli diventava rosa.  Lo ignorai. poi fummo accompagnati da Glaes , Flean e altre fatine, fino alla parete dalla quale eravamo arrivate.  Fu la regina ad aprirci il passaggio, ci salutarono tutti con entusiasmo.

< ritorna a trovarci Arianna...qui sei sempre la benvenuta... e naturalmente anche lei Altezza.>

disse la regina, poco prima che il passaggio si richiudesse alle nostre spalle. feci a tempo a muovere appena la mano in gesto di saluto.  Ritornare alla luce del sole era parecchio strano. Ancora più strano rivedere la natura verde. si sentiva il rumore del vento che spostava le foglie, e il rumore degli uccelli e degli animali ,del bosco, muoversi senza preoccupazione. Sentii il verso degli animali che appartenevano alla custode. Mi aspettai di vederla davanti a noi, ma ,per qualche motivo ,non c'era. Pochi minuti dopo aver varcato il passaggio, ed esserci goduti l'aria fresca e la bellezza dell'esterno, sentimmo dei nitriti felici, raggiungerci al galoppo.

< siete tornati finalmente! avevo paura  che foste rimasti bloccati>

disse Belle non appena ci raggiunse. gli sorrisi e le accarezzai il muso per rassicurarla.

< non preoccuparti Belle... ci hanno gentilmente ospitato... voi come siete stati?>

chiesi curiosa, stavolta fu Rudolf a parlare, mentre si avvicinava a Julian per farsi accarezzare a sua volta.

< benissimo...La custode ci ha rifocillato a dovere, proprio come merita un cavallo reale>

disse alzando il muso in maniera regale e pomposa. assomigliava in tutto e per tutto a Julian. risi per quella mia constatazione.

< allora hai scoperto qualcosa Aria?>

mi chiese Belle incuriosita. io annuii e le sorrisi.

< si…dobbiamo andare alla foresta nera>

Rudolf non disse niente, ma Belle sembrò incupirsi tutto d'una volta. scosse il muso agitata.

< sei sicura?...Non credo sia saggio andare li>

piegai la testa di lato, confusa dalla sua domanda. corrugai la fronte sospettosa. poi mi girai ad osservare Julian, che mi guardava incuriosito, notando la mia espressione stranita.

< che c'è?>

< Belle è preoccupata ..dice che non è saggio andarci>

Julian piegò la testa di lato, ancora più confuso di me. scosse la teta dubbioso, poi tornò ad osservare Belle con sguardo indagatore.

Le cronache di Atlantide: le originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora