capitolo 14

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< signorina... si svegli>

Mi sentì scuotere le spalle da due mani leggere e piccole. La voce squillante, era lontana e indistinta come un eco.

< la prego signorina è tardi!!>

Lo scossone fu più violento. Feci un grugnito di irritazione. La voce si faceva più chiara.

< la regina non approverà la vostra assenza... la prego signorina>

Alla parola regina, spalancai gli occhi per lo stupore.  sollevai la testa. Il cuscino non era altro che il libro di storia. Mi ero addormentata mentre studiavo. Aprì ripetutamente le palpebre. E mi misi sulla schiena. Fissai Jacqueline un po’ assonata e confusa. Strofinandomi gli occhi con la mano. Lei era visibilmente agitata

< signorina è in ritardo .... deve prepararsi>

Sgranai gli occhi e mi misi in piedi." Maledizione il ballo" pensai. Fissai il mio riflesso allo specchio, era orribile. La guancia con i segni del libro. Ero gonfia per la dormita. I capelli scompigliati. Come avevo fatto ad addormentarmi così velocemente? scossi la testa mortificata. E osservai Jacqueline con un briciolo di speranza.

< dio ...dimmi che non è troppo tardi.... come faccio a presentarmi in questo stato?>

Le chiesi, indicando il mio viso con le mani. Lei mi osservò mortificata. Poi sorrise.

< sono le 7, lei si faccia la doccia... io penserò al trucco e all'acconciatura.... non tema ci metterò pochissimo>

E così seguì il suo consiglio. Mi lavai in fretta e furia , ignorando la strana sensazione, piacevole, che l'acqua mi faceva provare. Non appena uscì dal bagno , Jacqueline sbatte le mani, asciugandomi in un istante. Sia il corpo che i capelli. Dovevo farmi insegnare quel trucco, mi sarebbe stato utilissimo. Subito, dopo avermi passato la biancheria, mi mise una sorta di corpetto intorno alla pancia e strinse.

< questo le farà  la vita perfetta per farle indossare al meglio il vestito, non ché le serva, visto che è già formata bene, ma non si sa mai... mangiando qualcosa di troppo...>

Strinse il corpetto con estrema forza e mi mancò l'aria, lasciandomi a bocca spalancata per la sorpresa.

< è previsto che respiri?>

Chiesi alla fine confusa. Lei mi sorrise e annuì. Poi mi aiutò ad indossare il vestito verde acqua, che le avevo visto portare ,nella mia stanza, il giorno prima. Fu abbastanza facile da mettere, ma ero sicura che, la vera impresa, sarebbe stato toglierlo. Visto che me lo allacciò con una cerniera, che avevo in mezzo alle spalle, e che si mimetizzava benissimo nella stoffa.Mi osservai allo specchio... con mio stupore mi stava alla perfezione... Mi metteva in risalto la mai vita, che era dritta, con quelle delizziose curve che mi modellavano, sino ad arrivare ai fianchi. Il petto sembrava generoso ma non eccesivamente, anzi era molto modesto. Ne troppo, ne troppo poco, una via di mezzo. .... sorrisi al mio riflesso, con uno sguardo ebete di compiacimento. Non ero affatto male. Poi osservai il mio viso e i miei capelli, ed impallidii. Jacqueline se ne accorse e si affrettò a rassicurarmi.

< signorina non si preoccupi, si sieda qui e ci penso io>

mi fece sedere su una sedia, difronte alla scrivani di fronte al letto.  Si mise davanti a me, e dopo aver maneggiato due secondi con i miei capelli. E un po’ con il trucco, diede una sbirciata all'orologio che possedeva lei, sgranò gli occhi . e alla fine schioccò le ditta e sorrise.

< Ecco fatto>

mi prese per le spalle e mi fece mettere in piedi, poi mi portò difronte allo specchio e mi lasciò ammirare. Rimasi sbalordita. Non sembravo neanche io. Il trucco era leggero e semplice, avevo un ombretto verde acqau in tinta con il vestito, ma era molto chiaro, si intravedevano più i brillantini. Avevo un po’ di fard  che mi rendeva le guance rosee, Mi aveva messo solo un po’ di lucidalabbra, in quanto avevo le labbra già rosse di mio. I capelli erano stupendi. Mi aveva fatto una sorta di cerchietto con una treccia. mentre gli altri capelli mi ricadevano morbidi sulle spalle e sul petto, Mi aveva creato dei boccoli stupendi. Rimasi sbalordita nel vedermi così diversa.  Spalancai la bocca per lo stupore.

Le cronache di Atlantide: le originiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora