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Cena aziendale, così la chiama Fabián. Mi ha 'costretta' a venire, dice che ci sono le fidanzate e le mogli di tutti i suoi compagni ed è il momento giusto per presentarci al pubblico. Ho un po' d'ansia, non sono mai stata in questi ambianti vip e mi sento fuori luogo. Però per Fabián sono disposta a fare un sacrificio e ad accettare questo ruolo da wag a cui sono ancora poco abituata. Non è una cena elegante ma neanche sportiva: ho comprato una tuta da Elisabetta Franchi e dei bei tacchi neri, elegante sì, ma non troppo. Fabián ha messo una camicia a collo coreano e un pantalone nero. Entriamo al ristorante e ci scattano foto a non finire. Fabián mi presenta ai suoi compagni e alle mogli, qualcuno lo conoscevo già, altri mi erano completamente nuovi. Poi uno, uno che vedo entrare da lontano mano nella mano con la moglie, mi spezza il respiro.
"Ah ecco Nikola, lui è come te, ritardatario cronico. Vieni che te lo presento.." Fabián mi tira per una mano e mi fa avvicinare a questo Nikola. Alto, moro, spalle larghe e sguardo dolce: è il ragazzo moro con cui ho fatto sesso nel locale dove lavoro, non ho dubbi. Anche lui quando mi vede cambia espressione e capisco che si sente ancora in colpa. "Niko questa è Martina, la mia fidanzata. Marti lui è Nikola e lei sua moglie Nevena" ci presenta e io stringo la mano ad entrambi. "State insieme da tanto?" Domanda Nikola a Fabián. "Diciamo che ufficialmente da un mesetto più o meno, ma ci frequentiamo tra alti e bassi da otto mesi" spiega lo spagnolo. Lo sguardo di Nikola corre subito verso di me che lo abbasso imbarazzata. Ma è possibile che accadono tutte a me? Con tanti ragazzi liberi e sconosciuti in una citta con due milioni di abitanti come Napoli, chi mi doveva capitare? Il compagno di squadra sposato del mio attuale ragazzo. Ma io veramente sono allibita, io e le gioie non ci incontreremo mai nemmeno per sbaglio. Continuiamo a parlare per un po', poi con la scusa che ho visto Piotr con Carolina, la sua ragazza, mi allontano e ritorno a respirare. Per tutta la sera non faccio che cercare di evitare Nikola e so che anche lui ci sta provando. Ma il destino si sa, fa brutti scherzi. Vado in bagno e quando esco c'è anche lui. Sta uscendo dai bagni degli uomini, si guarda intorno e quando capisce che siamo da soli mi avvicina. "Stavi già con lui?" Mi chiede e capisco subito a che si riferisce "ho già i sensi di colpa che mi tormentano per mia moglie, non voglio aver fatto del male anche a lui" spiega, con lo sguardo triste. "No, non stavamo insieme però.." mi interrompo e abbasso lo sguardo. Come glielo spiego? "Però?" Mi incalza e devo continuare. "Però avevamo già una specie di storia, ci prendevamo, ci lasciavamo. Io ho sempre voluto lui. Era lui a bussare fuori la porta del privé quando io e te stavam.." Mi interrompe guardandosi ancora intorno. "Io e te niente Marti, nessuno deve saperlo, ok?" Se ne è pentito perché sa che se qualcuno lo sapesse scoppierebbe un putiferio e non vuole e onestamente nemmeno io. "Certo, nessuno. Stai tranquillo" dico e lui mi ringrazia andando poi via. Torno anche io in sala e mi comporto come se nulla fosse, cerco di essere quella di sempre e Fabián non si accorge di nulla. D'altronde non l'ho tradito, non stavamo insieme ed era lui a non volermi. Era il periodo in cui mi trattava male e io ero libera di fare ciò che volevo. E poi non sapevo che quel moro fosse un suo compagno di squadra, non ne avevo idea né Nikola me l'aveva mai fatto capire quindi non mi sento in torto verso Fabián . Però è meglio se non lo viene a sapere, per me è stata una cosa insignificante che mi è solo servita per rilassarmi, niente di più.
Dopo la cena io e Fabián torniamo a casa sua e resto a dormire da lui. Domani parte, il campionato è finito e lui ha gli europei con la Spagna under 21. Ci vedremo tra un mesetto e ora abbiamo bisogno di salutarci per bene prima di separarci.

Nati dalla tempesta | Fabián RuizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora