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"Non capisco perché ti stai facendo attendere tanto.. che ha fatto di male questo ragazzo?" Mi domanda Gaia leggendo gli ennesimi inviti di Fabian ad incontrarci e i miei relativi rifiuti. "Non ha fatto nulla, anzi, mi piace molto" rispondo "E se non ti piaceva che facevi, lo picchiavi?" Ride e fa ridere anche me. "Volevo solo vedere se si stancava subito di cercarmi, ma ora mi sono decisa e voglio stare con lui " dico il vero motivo della mia resistenza alle avances dello spagnolo e lei scuote la testa. "Mi sembrava strano.. Fai bene, goditi il torero e sono sicura che non te ne pentirai" dice maliziosa. "Domani" le faccio la linguaccia e lei sorride.
E' così, ho deciso. Sono stanca di fingere di non voler stare con lui e ci starò appena posso.Lo contatto su Instagram e avviso anche lui.

Fabianruiz52


Domani ci sei?


Sul tardi, perché

Vuoi ancora vedermi?


Ok, dimmi quando sei a casa e ti raggiungo :)


Va bene
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*

Nel giorno seguente vado alla libreria a lavorare più gioiosa che mai, mi sento più radiosa, più solare ed è palese. Il cielo è sempre cupo ma non mi interessa, mi sento come se fossimo in piena estate e sono felice. Anche Salvo se ne accorge e inizia a fare illazioni banali.
"Ti sei fidanzata Martì?" Mi domanda con quel sorrisetto furbo "No Salvo, ma c'è un ragazzo che mi piace" ammetto. "E chi sarebbe? E' nu bravo guaglione o no?" Chiede incrociando le braccia. "I bravi ragazzi non esistono più, sono tutti mascalzoni" dico e lui all'inizio resta interdetto. Poi si schiarisce la voce e risponde. "A te ti conosco, gli saprai tenere testa" dice puntandomi l'indice. "Lo spero, lì c'è molto da tenere testa. E' uno tosto" dico sospirando, so in che guaio mi sto andando a cacciare. "E tu sei più tosta, non ho dubbi" mi dice. Sorrido grata di averlo nella mia vita e lo ringrazio della fiducia che ha in me.
Torno a casa per pranzo e mi inizio a preparare psicologicamente alla serata. Gaia non fa che ripetermi di essere me stessa, di essere naturale ma io ho lo stesso paura. Paura di non piacergli, paura di sbagliare qualcosa. Verso le otto inizio a prepararmi e poi aspetto un suo messaggio. Sono le dieci passate e non ho ancora sue notizie, mi aveva detto che si sarebbe liberato tardi ma ho lo stesso l'ansia. E se si fosse dimenticato? Se mi stesse solo prendendo in giro? Penso qualsiasi cosa, faccio qualsiasi tipo di ipotesi, anche la più catastrofica.
E' da poco passata la mezzanotte quando mi arriva un suo messaggio. Do un urlo di gioia, anche se non capisco che vuol dire.

Fabianruiz52


Via Francesco Caracciolo, n. 129 Napoli

???

Puoi venire tu qui?

Ma dove sei? Cos'è?

Vieni e chiedi di me. Ok?

Va bene, arrivo.

Visualizzato.

*

Non so cosa ha in mente ma ho voglia di scoprirlo. Scendo di corsa e salto in auto. In una ventina di minuti raggiungo il posto che mi ha indicato, è l'hotel Vesuvio sul lungomare. E' bellissimo, maestoso. Non ci ero mai entrata e mi incanto a guardarlo.
"Cerca qualcuno?" Una hostess alla hall attira la mia attenzione. "Salve, sì, cerco il signor Ruiz, Fabian" dico abbassando leggermente la voce. "Ruiz? Un attimo.." dice alzando la cornetta e chiamandolo. "C'è qui la signorina De Marinis.. Martina.. chiede di lei.. sì va bene, la faccio salire" dice annuendo e poi attacca e si rivolge a me. "Quarto piano, stanza n. 27. Il signor Ruiz la attende" mi spiega sorridendo. "Grazie" la lascio e vado all'ascensore che mi porta al quarto piano. Cerco la stanza e busso. Dopo poco mi apre e mi tira praticamente dentro.
"Shh, gli altri ospiti dormono" mi dice sussurrando. Annuisco e lui mi fa segno di seguirlo. Mi porta alla camera da letto patronale che ha l'affaccio proprio sul golfo. Mi fa di nuovo segno di fare silenzio e allora io mi sfilo le scarpe col tacco mentre lui mi guarda. Mi guarda come se il mio fosse un gesto erotico e posso vedere la voglia nei suoi occhi. Scendo dai tacchi, li metto di lato e continuo a guardarlo negli occhi. "Ci hai messo tanto per arrivare" mi dice camminando verso di me. Annuisco, anche a me è sembrata un'eternità. Mi avvicino anche io a lui, siamo divisi solo da pochi centimetri. Centimetri che azzera in un attimo, lanciandosi sulle mie labbra. Mi prende per i fianchi e mi tira a lui, siamo letteralmente attaccati. E' smanioso, mi tocca senza essere eccessivo, mi riempie di attenzioni. Mi tira giù il vestito e io gli sfilo la maglia, poi anche il pantalone. Mi spinge sul letto guardandomi tutta e poggiandosi su di me. Mi bacia lungo tutto il corpo, partendo dalle labbra fino al collo e poi il seno e la pancia. Mi sfila l'intimo e mi lascia un bacio anche tra le gambe, poi risale e con gli occhi torna nei miei. Si mette il condom e inizia a spingere. Non ci diciamo niente, ci godiamo solo i momenti di pura passione che stiamo vivendo. Spinge sempre di più, va sempre più a fondo, mi guarda negli occhi. Sudiamo insieme, il suo sudore mi imperla il corpo, si fonde col mio. Sembriamo un solo essere, come se fossimo gemelli siamesi. Va più veloce, poi rallenta, poi di nuovo veloce. Mi fa perdere il senno, mi sembra di impazzire mentre mi sussurra cose all'orecchio.
Non ha nulla a che fare con la nostra prima volta, se così vogliamo chiamarla. Io l'ho completamente rimossa, per me non c'è mai stata. E' questa la nostra prima volta ed è fantastica. Arrivo al piacere poco prima di lui e mi godo i suoi ultimi affondi prima che esca da me e si sfili il condom liberandosi sul mio ventre ancora ansimante.
"Madre mia.." sospira lasciandosi cadere sul materasso. Io sorrido soddisfatta ma non dico niente, voglio solo che questa notte non finisca. Vado a sciacquarmi e quando torno lo trovo che mi aspetta. "Non lo facevo così da mesi.." Dice con lo sguardo serio, poi mi prende il viso con una mano e mi bacia le labbra. Sorrido, mi ha sfinita ma sono d'accordo con lui . Glielo dico e lui scuote la testa, mi bacia ancora e poi si lascia cadere sul cuscino sospirando.
"Otra vez?" Mi domanda malizioso dopo poco. Annuisco felice, tornando sul letto e ricominciando. La seconda volta è meglio della prima, più profonda, più fisica, più dura. Abbiamo più confidenza, siamo più sfrontati. Gli faccio qualunque cosa e qualunque cosa ricevo.
Fantastico, tutto fantastico.

Nati dalla tempesta | Fabián RuizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora