"Vuoi aspettarlo ancora per molto? Vai a dormire che domani devi lavorare" Gaia invece di incoraggiarmi mi fa innervosire ancora di più. Sono quasi due ore che lo aspetto, non mi risponde né alle chiamate né ai messaggi. La cosa che mi fa imbestialire ancora di più è che ha organizzato lui, ha fatto tutto lui. All'una spengo il cellulare e mi spoglio mettendomi il pigiama e cercando di addormentarmi. La mattina dopo vado in libreria, sto incazzata nera e me la prendo con il mondo. "Salve, c'è il nuovo libro di Sparks?" Mi chiede una ragazza bassina, coi capelli lisci e corti. "No" rispondo acida "Arriverà?" mi chiede ancora "No" ripeto, senza aggiungere altro. La ragazza abbassa la testa e mi saluta con un filo di voce andandosene quasi impaurita. "Stavi per mangiartela, che ti ha fatto?" Salvo appare dal nulla e mi fa saltare. "Non sono di buon umore, la ragazza non ha fatto nulla di male" dico in colpa per il mio comportamento. "Vuoi andare a casa?" Mi offre la possibilità di andare a chiudermi nella mia camera e di affondare nel mio letto fino a che non mi passi l'arrabbiatura ma rifiuto, non è giusto. "No, sto bene grazie" rispondo e guardo il cellulare. Fabian non mi ha ancora risposta e gli mando altri messaggi.
Fabianruiz52
Stai arrivando?
Ma vieni o no? Vabbe buonanotte.
Visualizzato.Oggi
Sei vivo?
*
Niente, non mi risponde ancora. Continuo la mattinata in libreria e poi scappo a casa. Me lo ritrovo fuori la porta, di nuovo.
"Quindi sei vivo.." Dico ironica, lui sorride e mi prende una mano "Hai ragione, mi sono addormentato e mi sono svegliato poco fa. Sei da sola a casa?" Gli lascio la mano ed entro in casa, con lui che mi segue. "No, c'è Gaia" rispondo indicando la mia amica che invece di salutarlo con un sorriso e una stretta di mano gli fa il dito medio. "Che mi ama" lui le sorride ironicamente e le manda un bacio che lei schiva fingendo un conato. "Okay è finito il teatrino.. Fabian, cosa vuoi? Ho appena finito di lavorare e ho fame, dimmi.." Mi siedo e aspetto che parli. "Mi dispiace per ieri, ho bevuto qualche birra con un mio amico e sono crollato presto. Facciamo stasera?" Mi guarda negli occhi e mi fa lo sguardo dolce. Devo resistere, devo resistere..
"Non ci sono" dico dato che è la verità, vado al locale a lavorare stasera. "Domani? Alle dieci da te?" Altra proposta che stavolta non rifiuto. "Mandami un messaggio la mattina e ti do conferma" Mi alzo e lo accompagno alla porta. "Sembri il mio procuratore 'chiamami e ti do conferma bla bla bla..' " mi sfotte pure, poi non contento mi prende la faccia e mi bacia a stampo impedendomi di allontanarlo. "Ora te ne vai o ti devo cacciare?" Gli dico scherzando e lui mi saluta chiudendosi la porta alle spalle.
"L'hai perdonato?" Gaia non alza nemmeno lo sguardo dagli spaghetti che sta mangiando in fretta e furia "Non stiamo insieme" rispondo, sapendo a cosa vuole alludere. "No? A me sembra tanto di sì visto come vi comportate" stavolta mi guarda e io guardo male lei. "Vorrei fosse così ma credimi, non lo è" sospiro, vorrei davvero che Gaia avesse ragione ma so che non è così.
Non so ben definire la storia tra me e Fabian, ma di sicuro non stiamo insieme. Non facciamo niente di ciò che fanno due persone che stanno insieme. Non so niente di lui, e lui non sa niente di me. Vorrei conoscerlo meglio, capire cosa nasconde dietro quegli occhi vispi e i suoi modi a volte gelidi e scontrosi. Vorrei conoscere i suoi gusti, i suoi desideri, i suoi sogni. E invece non so niente se non che gli piace il sesso forte, i pompini e il calcio. Cose che più o meno piacciono a tutti gli uomini e che non mi fanno avere nessuna informazione esclusiva su di lui.
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Nati dalla tempesta | Fabián Ruiz
FanfictionTi ho conosciuto in una serata di pioggia e mi sa che quasi quasi ho ritrovato il sole. |Fanfiction su Fabián Ruiz Peña pubblicata il 15-7-19 ✔️|