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Il mare oggi sembra una tavola per quanto è calmo. Il solo ormai è basso e sta per tramontare. Io e lui siamo qui, guardiamo il mare affacciati ad una terrazza del parco Virgiliano, non ci guardiamo, avremmo entrambi molto da dirci ma preferiamo goderci il silenzio e lo spettacolo che ci offre la natura.
"Ho parlato con Nikola" dice d'un tratto, attirando la mi attenzione. Mi volto verso di lui inghiottendo un fiotto di saliva e roteando gli occhi nella sua direzione. "Prenditela pure con noi se vuoi, ma per cortesia Fabian, lascia fuori la sua famiglia" dico. Lui mi guarda aggrottando le sopracciglia, si schiarisce la voce e si stacca dalla ringhiera a cui siamo appoggiati. "Non sono una spia" dice con un filo di voce "e poi volevo parlarti proprio di questo" annuncia, avvicinandosi di nuovo a me. Annuisco, so che questa è la resa dei conti. "Io e lui abbiamo chiarito ed è stato lui stesso a parlarne con la moglie, io non l'avrei mai fatto" scuote leggermente la testa restando con gli occhi nei miei. "Perché gliel'ha detto?" Chiedo stranita, non sento Nikola da quando sono andata via da Dimaro e non sapevo avesse preso questa decisione. "Non voleva più nasconderle niente, ha preferito essere sincero" dice. Faccio segno di sì con la testa e lui prosegue. "Ora a parte questo, voglio chiarire anche con te" prosegue. Lo sguardo duro, le mani in tasca, la distanza abissale tra di noi mi suggeriscono che non ha nessuna intenzione di tornare con me. Abbasso lo sguardo sconfitta, io in noi ci credevo davvero. "Certo, siamo qui per questo" dico, guardandolo un attimo. "Perché sei stata con lui?" Mi domanda, spiazzandomi. Non mi aspettavo una domanda del genere, proprio no. Resto a bocca aperta per qualche secondo, poi cerco le parole giuste per spiegargli come mi sentivo. "Ero nervosa e delusa, avevo bisogno di rilassarmi" spiego "non sapevo chi fosse, te lo ripeto. Non mi sarebbe mai passato in mente di stare con un tuo compagno di squadra" termino e la sua espressione si indurisce ancora di più, se possibile. "So che sono stato mancante nei tuoi confronti.." Mi avvicina e mi prende la mano, stringendola. Il mio sguardo passa dai suoi occhi alle nostre mani intrecciate, che significa questo gesto? "E so che se io fossi stato più presente e meno stronzo, tu non saresti stata con lui" continua cercando ancora i miei occhi. Deglutisco e annuisco, è la verità. "Sì ma Fabian.." Faccio un passo verso di lui accarezzandogli il viso rasato da poco. "Non voglio dire che non ho responsabilità, non voglio addossarti la colpa perché non è così, io potevo benissimamente evitare anche se non stavamo insieme" dico veloce come un treno. I suoi occhi nei miei, profondi più che mai mi mettono agitazione e mi calmano nello stesso momento. "No" scuote la testa, stringendomi di più le mani. "Non mi interessa di chi sia la colpa, so che però entrambi abbiamo sbagliato. Anche io sono stato con delle ragazze, non una e due, ma tante.." Mi guarda smarrito in attesa di un mio gesto di perdono che arriva subito: prendo la sua mano e me la porto sul petto per poi baciarla. "Non ti ho trattato bene e tu mi hai perdonato, mi hai fatto capire che ci tenevi davvero a me nonostante tutte le mie cazzate" dice facendo un passo verso di me. Appoggia la sua fronte alla mia, il suo respiro mi sfiora la pelle, chiudo gli occhi. "Ora tocca a me dimostrarti che ti amo e che per te sono disposto anche a superare questa cosa. Ti amo e non voglio perderti, da oggi in poi ti giuro che mi troverai sempre al tuo fianco, ci sarò sempre anche se sarò incazzato o deluso, io sarò con te" dice a bassa voce portandosi le nostra mani strette al petto. I miei occhi iniziano ad inumidirsi e un sorriso sincero si impadronisce del mio viso. Lo amo, lo amo da morire e mi mancava averlo così vicino. Respiro a pieno il suo profumo, mi perdo nelle sue iridi scure e mi sento finalmente bene.
"Anche io ti amo Fabian, hai saputo scombussolarmi la vita come una tempesta tropicale, mi hai travolto coi tuoi mille difetti e le tue mille cazzate, con le tue trovate strane, col tuo modo di amarmi. Ti amo per questo e ti amo ancora di più per come sei con me e per come mi fai sentire. Voglio solo te, non ho dubbi" dico con gli occhi inchiodati ai suoi. Sorride dolcemente e poi mi bacia la fronte. I suoi occhi scivolano di nuovo nei miei e mi manca l'aria quando ricomincia a parlare. "Allora è deciso, ci amiamo e non abbiamo dubbi" dice col sorriso che contagia anche me "ah e io non ho mille difetti, ne ho a stento un paio" mi corregge ironico facendomi scoppiare a ridere. "Sì certo, un paio di migliaia" rispondo io e lui finalmente mi bacia. Mi bacia e finalmente so che è di nuovo mio, so che sono finalmente dove ho sempre sognato di essere: tra le braccia dell'uomo che amo e che mi ama.

FINE.

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Grazie a tutte ancora una volta! A presto😉❤️

Nati dalla tempesta | Fabián RuizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora