12.

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Mi sveglio la mattina dopo e mi ritrovo il cellulare piena dei suoi messaggi in cui mi chiede di vederci, di venire da me, di incontrarci il prima possibile. Rido al suo italiano malconcio, rispondo dopo un po' negandogli tutto ciò che mi ha chiesto quasi come se fosse un gioco. Faccio colazione e poi faccio un po' di pulizie in casa. Oggi non lavoro in libreria ma in compenso ho il turno lungo al locale: inizio alle nove e finisco alle quattro. E' giovedì e io odio il giovedì.
Metto Bad Bunny in sottofondo e inizio a lavare e spazzare in tutta casa, poi cucino e preparo la tavola. Gaia per le due torna e mangiamo insieme.
"Stasera hai la lunga?" Mi domanda mentre addenta la cotoletta di pollo. "Sì, meglio che non ci penso" sbuffo e mando giù un sorso di Sprite. "Vorrei venire anche io, se gli altri sono d'accordo veniamo a fare un salto" annuncia alzandosi e portando il suo piatto alla lavastoviglie. "Sì dai organizza, almeno corro meno rischio che entrino coglioni" dico e lei se la ride. "Di coglioni ce ne saranno tanti e dovresti approfittarne" risponde. "Non ci tengo proprio" scuoto la testa disgustata e lei ride ancora. Sparecchiamo e ci mettiamo sul divano a guardare la tv spazzatura che passa a quest'ora Mediaset.
"Devo lavare ancora in camera mia, mi annoio a morte" dico sospirando. Stamattina mi sono messa a fare altre cose e non ho terminato la mia stanza ma devo farlo o rimanderò ancora e non è il caso. "Io la mia la faccio dopo, ora sono stanca" risponde e io mi alzo "Io vado un attimo" dico e vado al bagno riempiendo il secchio d'acqua con un misurino di detersivo per pavimenti. Entro in camera mia, apro il balcone, alzo tutto da terra, spazzo e poi inizio a lavare. Metto un po' di musica per avere compagnia ma ad un certo punto una voce sovrasta anche Ed Sheeran. Mi guardo intorno e non capisco chi è, poi all'ennesimo 'Cenicienta!' guardo fuori dal balcone e lo vedo. Mi guarda con un sorriso ampio sul viso, i capelli scombinati e il solito pantaloncino senza maglia. Rido di rimando e lo saluto con la mano, lui ricambia ma poi mi fa dei gesti per dirmi chissà che ma che non capisco. Alla fine capisco solo le mani congiunte come a pregarmi, poi fa il gesto del cellulare e io lo prendo vedendo una sua videochiamata in entrata su Instagram. Rispondo fingendomi annoiata ma in realtà sono contenta che mi stia cercando lui. "Te prego Cenicienta, fai vedere qualcosa?" Mi domanda mettendo il broncio. "E tu mi chiami per questo? Pensavo fosse qualcosa di serio Fabian, ciao" faccio il gesto di riattaccare ma mi ferma. "Aspetta aspetta.. dai, solo qualcosa, ti voglio vedere. Vuoi venire da me?" Mi domanda e di nuovo mi fa ridere, possibile che non capisce quando gli dico le cose? "Cosa non capisci di 'no'? Non sono quel tipo di ragazza.." Dico e lui sbuffa. "Mi mancano i tuoi spogliarelli, quelli solo para mi" ribatte con la voce rauca e gli occhi sempre fissi nei miei. "Devo attaccare, ho da fare" rispondo, quasi in imbarazzo, non ne avevamo mai parlato e pensavo di non doverlo mai fare. "Va bene, non insisto più" annuisce ma prima di attaccare continuo. "Guardami, okay? Non andare via" dico e subito sorride. Attacco e torno a prendere la scopa e il secchio per lavare i pavimenti. Gli mostro qualcosa e faccio qualche ballo sensuale ma allo stesso momento ironico e lui sembra compiaciuto e divertito. Quando il mio teatrino finisce lui prende il cellulare e mi manda un messaggio.

Fabianruiz52

Quanto devo aspettare per averti?

Pensa ad altro Fabi

Non riesco

Mi dispiace, devo andare, un bacio

...
Ciao Cenicienta


*

Poso di nuovo tutto nello stanzino e poi torno al mio pomeriggio noioso. Mi odio perché vorrei correre da lui e lasciarmi fare tutto ciò che vuole, vorrei vederlo ridere, vorrei conoscerlo meglio. Vorrei attraversare la strada e tuffarmi nelle sue braccia e non andare più via. Ma è meglio per me se non lo faccio, so come sono i ragazzi. Vogliono solo una cosa e poi non ti cercano più. Probabilmente anche Fabian è così ma finché riesco a tenerlo legato a me ci proverò.
In passato ho avuto diverse esperienze simili, ragazzi che mi corteggiavano, mi dicevano che ero per loro la più bella del mondo, la perfezione, la loro vita eccetera; ma poi poco dopo che avevano ciò che volevano mi lasciavano con qualche scusa. L'ultima storia simile l'ho avuta un anno fa, da quel momento ho deciso di non legarmi a nessuno almeno fino a che non avrei avuto la sicurezza che fosse legato a me quanto io lo sono a lui. Ci sono sempre riuscita fino ad oggi, fino a Fabian. Non so cosa ha, non so cosa mi ha fatto. Non mi ha mai promesso niente, non ha mai parlato di qualcosa che non fosse quanto desidera il mio corpo ma io spero in altro. Quasi sicuramente ci resterò male e lo so, ma voglio tentare.
Assorta nei miei pensieri non mi accorgo che si è fatta l'ora di prepararmi per andare a lavoro. Mi faccio una doccia veloce, mi preparo e scendo. Gaia mi dice che mi raggiungerà dopo così vado via senza preoccuparmi troppo di alcunché.
Raggiungo il locale, mi metto il completino che hanno scelto per questa sera e vado in scena.
"Ciao, fai spettacoli in privato?" Un ragazzo alto e scuro, con la barba folta mi avvicina e alza la voce per farsi sentire. Mi abbasso per rispondergli e lui porge l'orecchio verso di me. "Sì ma solo ballo, non faccio altro" dico e lui annuisce. "Lo so, mi va bene. Mezz'ora quanto?" Mi chiede ancora. Sono quasi tentata di sparare un prezzo alto perché non ho tanta voglia di appartarmi con qualcuno che non sia Fabian, ma poi penso che è il mio lavoro e devo essere professionale. "Cinquanta euro" rispondo, facendogli anche uno sconto, mi sembra un bravo ragazzo. "Va bene. Mi accompagni tu?" Con un movimento della testa indica i privé alle mie spalle e io gli faccio segno di seguirmi. Entriamo in uno stanzino con le luci rosse soffuse, lui si siede su un divanetto e io inizio a muovermi lentamente sul palo. Mi guarda attentamente senza fare niente di sguaiato o volgare, non tenta di toccarmi o di provarci con me. Alla fine mi fa i complimenti e mi dà i cinquanta euro come da accordi. Fossero tutti così.. Appena va via torno sul palco e ballo ancora fino all'orario di chiusura.
Torno a casa distrutta e mi addormento subito. La mattina dopo, come ieri, mi svegliano i messaggi di Fabian.

Fabianruiz52

Ti affacci? Ti voglio vedere

Oggi

Stamattina ci sei? Dimmi di sì

Ciao Fabian, sì sono a casa. Dimmi..


Vuoi venire da me? Non ho allenamento stamattina e voglio vederti

Affacciati
Visualizzato.


*

Corro subito al balcone e dopo qualche secondo c'è anche lui. Mi sorride e mi prega di andare da lui. "Chiama qualcun'altra Fabi, io non posso" rispondo facendogli la linguaccia. "Eddai, che ti costa.." Fa la faccia d'angelo che non è ma io di nuovo nego con la testa. "Un bacio" glielo mando con la mano e lo saluto "ci sentiamo, devo andare" dico e lui sbuffa. "Va bene ma non finisce qui. Ciao" mi saluta anche lui e me ne torno in casa. Oggi non devo andare in libreria ma stasera ho di nuovo il turno al locale quindi devo organizzarmi bene la giornata cercando di non farmi distrarre troppo dall'idea di Fabian che mi cerca.

Nati dalla tempesta | Fabián RuizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora