Capitolo 1

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Jason è uno dei bambini più belli che io abbia mai visto, ha ancora i denti da latte e quando sorride sono bianchi e belli tondi.
I suoi occhi sembrano pozze ghiacciate, al sole diventano bianchi e i suoi boccoli biondi fanno impazzire ogni mamma che viene al parco con il proprio figlio.
Ormai sono 4 anni che vado dalla sua famiglia,
La famiglia Douglas, e non potrei essere più felice.
Devo stare molto con Jason, perché la madre Karen e il padre Liam sono via per lavoro dalla mattina alla sera tarda.
La scuola ormai l'ho finita e posso permettermi di tornare a casa anche a mezzanotte inoltrata.
Spesso mi chiedono se sono io la mamma di Jason, ma rispondo di no, apparte gli occhi azzurri io e lui non abbiamo nient'altro in comune.

Oggi il parco è pieno di mamme e passeggini, i bambini si confondono e corrono urlando, Jason prova a stringere qualche amicizia, ma nessuno lo vuole
"Sai che facciamo?" Lo prendo in braccio e gli sposto i ricci dalla fronte, lui dispiaciuto fa segno di no
"Andiamo a fare una bella torta"
"Lamponi, lamponi!"
"Coi lamponi, sì!"
Sgambetta fino alla strada e mi aspetta, si gira sorridente e allunga il suo braccino paffutello
"Vieni, vieni! Lamponi!"

Quel bambino sarà la mia rovina, mi dico.

A casa corre su dalle scale, più che altro ci si arrampica su a peso
"Dove stai andando?!"
"Cambiare"
"Sbrigati che dobbiamo andare a prendere i lamponi in giardino"

Urla di gioia e sparisce dalla mia vista
Preparo la farina, il lievito, le uova, il latte, il sale e lo zucchero
Apro la porta finestra della cucina e una fila immensa di lamponi tinge di rosso il mio panorama
Mi tira la gonna del vestito e corre a prendere il suo cestino prendi lamponi
"Uno, due, tre, quattro" lì conta fino ad arrivare a dieci e ricomincia ancora
Sua mamma mi chiama al telefono
"Ciao Megan! Tutto bene?"
"Stiamo facendo la crostata di lamponi"
"Allora va alla grande! Senti Megan, io e Liam staremo via stanotte e domani fino a tardi, un venditore ci ha chiamati per una nuova casa da ristrutturare e il viaggio sarà lungo. Ti va bene stare lì a dormire e controllare Jason?"
"Assolutamente!" In verità dovrei andare ad una festa domani, ma passare tempo con quel bambino  supera qualsiasi altra cosa.
"Usa pure il bagno e ti do il permesso di entrare nella terza porta a destra lungo il corridoio delle camere, prendi quel che vuoi e usa quel letto. copriti che di sera fa freddo. Jason sai già come trattarlo, mi dispiace che starai sola"
"C'è Jason"
"Poi parleremo del compenso"
"Non si preoccupi, a domani"
"Ciao bella, ti ringrazia anche Liam"
"Nulla, a presto"

Sono le 19:00 Jason ha fame e intanto che la torta si raffredda gli chiedo cosa vuole per cena
"Würstel e ketchup!"
"Va bene, ma dopo andiamo a letto presto, la mamma e il papà sono fuori stanotte"
"Dobbiamo lasciare la torta anche per loro"
"Giusto"

Ore 20:00
Intanto che Jason si insapona fino alle orecchie, scrivo a papà che stasera sarò via, lui risponde immediatamente e mi augura la buona notte, mamma non risponde, lei risponde mesi dopo per via dell'odio che ha per i telefoni
"Vieni che ti asciugo"
Mi spruzza l'acqua addosso e mi abbraccia senza l'asciugamano addosso
"Mi hai tutta bagnata! Jason!"
Lui ride e tossisce dall'acqua che ha mandato giù, saltella ed è tutto libero
"No, ora ti vesto che prendi l'influenza"

Passano 40 lunghi minuti, che sono un'abitudine per me, e finalmente gli tiro su le coperte e lui si ficca il pollice in bocca.
"Buona notte lampone"
"Io mi chiamo Jason!" Sorride sbausciando sul dito
Non posso fare la doccia se lui non si è addormentato, non posso rischiare che si spaventi o che si faccia male scendendo dal letto con le sbarre
Ma devo comunque stare attenta a non svegliarlo, intanto vado nella camera che Karen mi aveva detto e non vedo perché è dovuta sempre stare chiusa a chiave
Le pareti sono bianche, il letto è sfatto e il pavimento è lucido
Di foto non ce ne sono e l'unica cosa che vedo riempita per bene è l'armadio
Un infinitá di maglie enormi per me, e pantaloni di tuta altrettanto grandi
Saranno quelle di Liam, penso.
Prendo una maglia nera lunga e un paio di pantaloni  grigi.
Jason dorme da qualche minuto e così mi chiudo in bagno. Lego i capelli e mi faccio una doccia veloce
Mi cadono le braccia quando penso al fatto che devo fare il letto
E le lenzuola?
Dove saranno?
Mi infilo la maglia e noto con piacere che è lunga abbastanza per coprirmi anche le ginocchia, evito i pantaloni abnormi e li rimetto al loro posto
Profumano di menta.

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora