Capitolo 51

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"mi dispiace" non risponde alle mie scuse
"sei nelle mie mani"
"n-nelle tue mani?" l'immagine di noi assieme mi passa nell'anticamera del cervello
"tuo padre si fida di me"
"anche io"
"non capisci, se succedesse qualcosa, qualsiasi cosa..."
"non succederà nulla"
"sicura?"
"nulla di brutto" aggiungo. Volta la faccia e mi guarda, cambia la marcia ed accelera

"quanto manca?"
"tre tornanti e siamo arrivati"

Il giorno dopo
Fuori c'è ghiaccio da far paura, ma dentro il caldo ha la vinta, Jason è perennemente in fissa con il cane e sembra non accorgersi nemmeno dei tuoni furibondi di notte. Sempre se il cucciolo dorme con lui.
Sono in salotto, a guardare un film a caso, quando Kyle fa la sua entrata, bello come pochi
"tutto bene?"
Me lo chiede lui. Corruccio le sopracciglia e giro la testa verso di lui "si...?"
"bene"
Quel ragazzo mi manda in ghingheri.

Sono passate solo poche ore dalla mezzanotte, ed io sono ancora sveglia a guardare la neve fuori.
Ho già detto che a me la montagna non piace, il freddo, il ghiaccio sul cruscotto delle auto e i piedi freddi. Odio i piedi freddi.
Ho addosso calzettoni pesanti e pantofole morbide, ma nulla. Ho freddo.
Inizio ad ascoltare un Podcast e mi perdo nella voce profonda del narratore.
Controllo intanto vecchi messaggi archiviati, ma lo schioccare di una maniglia mi fa buttare il telefono via dalla paura, una figura oscura illuminata dalla luce del corridoio fuori è fermo diritto. Come se non lo avessi osservato abbastanza, lo guardo ancora un po'
"sta nevicando" dice
"vedo" l'episodio continua nelle mie orecchie
"vieni fuori con noi"
"Jason non può uscire"
"è troppo tardi ormai" non lo vedo sorridere, ma so che lo sta facendo
"qual bambino si ammalerà!" mi alzo di scatto, infilo il felpone peloso e passo oltre Kyle, corro verso l'entrata e già sento le urla di Jason
"JJ!"
"nevica!!!" salta da una collina di neve all'altra con il cane che lo segue mangiando neve con gioia. Un sorriso mi compare, devo ammetterlo, ma non posso lasciarlo al freddo "andiamo dentro JJ, domani nevicherà comunque, ma ci sarà il sole a scaldarci un po'"
Attento il vialetto e quasi scivolo, arrivo da lui e lo afferro prima che si butti nella neve "facciamo domani?"
Una palla fredda di neve mi arriva sull'orecchio. Mi volto di scatto nella direzione di provenienza, c'è Kyle sorridente con la mano carica di palle di neve "ci sei dentro ormai" me ne lancia altre due, le becco tutte per non cadere a terra cercando di evitarle.
Vuole giocare?
Giochiamo.
Prendo un mucchio di neve e lo schiaccio bene, causando alle mie dita un gelo pazzesco, lo colpisco sulla coscia, sempre meglio di niente. "non ti mettere contro di me Kyle Douglas"
Un'altra palla di neve mi arriva dietro sulla schiena, questo è Jason.
"okay, okay fratelloni, mettetevi pure contro di me"
Inizia un casino di neve, dove nessuno vede più nulla, se non il cielo pieno di fiocchi di neve illuminati dai pali della luce.
Una stretta al cuore mi arriva imprevedibile. Kyle ride, non solo a bocca chiusa, ride proprio.
Mi chiedo se in lui, dentro la sua testa disordinata ci siano ancora le scene orrende di qualche mese fa, o se si sono spente per un momento.
Congelate dal tempo.
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Piccola constatazione della bellezza che non avrò mai

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Piccola constatazione della bellezza che non avrò mai.
-mappleluzz⌨️

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora