Capitolo 28

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•••••••••• ore 21:00
Entro in casa Douglas e respiro un profumo diverso
"È permesso?"
"Prego Megan!" Karen mi saluta e così anche Jason
"Cos'è questo profumo?" Chiedo
"È la torta al cioccolato che sta cuocendo nel forno"
"Allora ho fatto bene a venire prima"

I saluti sono veloci, Jason ormai non piange più, è convinto che se ci sono io, tutto è più bello e questo mi fa piacere...
"Ci sentiamo il più presto possibile" mi baciano
"Salutaci Kyle" sussurrano a Jason
"E tu sta attenta alla torta"
"Non brucerà" prometto
"Non dal bruciare, ma da questo golosone!"
Almeno loro ridono

La casa sembra tornata alla normalità di 2 giorni fa, silenzio e calma, Jason si perde alla televisione e io resto a guardare il forno ventilare
Le mie gambe si lasciano andare e la schiena si appoggia piano alla sedia, gli occhi pesanti guardano sfocati il timer
Mancano 12 minuti
Chiamo Jay
"Ciao bellezza"
"Hey macho, non potrò uscire"
"Per Kyle?"
"No"
"Sa fare la guardia a suo fratello"
"Smettila, dove sei ora?"
"A casa, aspettavo la tua chiamata"
"E ora? Che sai del mio no?"
"Andrò a farmi una bella rossa"
"Buona fortuna"

Sapevo che suo fratello era meglio.

"Megan" è Jason
"Dimmi"
"Voglio andare da Kyle" e ora?
"Non è in camera?"
"Lui è giù"
Ah già, vero
"Meglio che per stasera lo lasci sfogare"
"Non sta bene" piange
"No, no amore. Sai cosa? Chiamami quando il timer dice 2, io vado giù a vedere"
Fa si con la testa e si pulisce il naso con la manica del pigiama

Non mi resta che scendere all'inferno
Lui è ancora lì, intento a sollevare il suo peso a ritmi veloci che io non riesco ancora a comprendere
Ogni sollevamento lo fa sbuffare
Ora, non sono un medico, ma quel suono così cupo mi fa pensare ad un sovrallenamento.
Ancora una volta, e nello stesso giorno devo fermarlo
"Vai su e chiudi la porta"
"Dopo che tu sei uscito"
"Smettila, sei stata una eroina oggi al parco, non vuol dire che devi continuare"
"Jason piange, vuole stare con te"
"Ti hanno presa apposta, vai via"
Stronzo.

———————
Tiro fuori la torta calda dal forno e rischio gravemente un'ustione.
Accompagno Jason in camera e lo coccolo fino a che le sue braccine non cadono morte lungo i suoi fianchi.

Mi addormento sul divano, troppo stanca per coprirmi o andare su in camera, riesco giusto a spegnere la televisione e boom, a terra.

Sogno mamma, con me e papà, sogno anche il borsone che ho buttato ormai tempo fa, e mi chiedo dove sia andato, se sia ancora lì, o se qualcuno se lo è preso...

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora