Capitolo 55

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Kyle POV
il sedile dell'auto è praticamente attaccato al volante, mi convinco per la decima volta in un giorno di quanto Megan sia piccola.
Risistemo tutto, riesco ad eliminare ogni sua traccia, perfino i capelli sul volante.
Ma rimane il suo profumo. Caldo e intenso.
Chiudo più volte gli occhi a lungo per provare a non pensare a lei ad ogni mia inspirazione.
Arrivo da Connor, ci conosciamo fin da quando eravamo piccoli, condividevamo le vacanze assieme e passavamo ore ed ore a bucare il ghiaccio del lago vicino a casa sua, quando anche d'estate qui su c'erano - 7 gradi.
Ora si sta meglio, ma mancano quei momenti.

Sul vialetto di casa sua a darmi il benvenuto è il vecchio Halo, mi ricordo quando ancora era un bel cucciolo di Bovaro del Bernese.
"Ciao orso" mi confido da amico
"Dovevi avvisarlo con una chiamata, oppure un messaggio, ora morirà per la felicità"
"Amico" dico con affetto, lo so che lui scherza per sotterrare la magia del momento.
Dopo anni di guerra, avevo perso ogni sua traccia e lettera.
"Smettila, non farmi piangere, solo abbracciami forte. Devo sapere che sei vivo, e la tua voce non basta"

Salto i gradoni e lo investo con le mie braccia, lui fa cadere la birra appena aperta a terra e Halo non esita a seguire la scia di alcol leccandola
"Sei vivo, sei vivo"
"Lo sono"
"LO SEI!"
______
"Sei qui da solo?" Mi chiede
"No, Sono qui con Jason e"
"Mamma e papà, ho una voglia matta di abbracciare anche loro, mi ricordo di aver ricevuto una piccola foto di Jason, ora sarà cresciuto"
"Certo, ma non ci sono qui i miei"
"Ah, allora sei qui con JJ e basta"
JJ, come lo chiama Megan.
"No"
"Oddio" manda giù un sorso di birra, posa la lattina e torna avanti, ritirando il poggia gambe della sdraio
"Tu? Hai una... LEI?!"
"Io non ho proprio nulla, se non la voglia di andarmene da qui"
"Ooooh smettila musone, chi è?"
"Allora, prima di tutto smettila, secondo lei è la babysitter di Jason, non ci parliamo mai"
"La voglio conoscere"
"No!"
"Portami Jason allora"
"Sei troppo furbo, e io non sono stupido. Verrebbe anche lei"
"BINGO"
"no davvero, lei non c'entra nulla con me, anzi, non dovrebbe nemmeno conoscermi"
"Perché?"
"Perché merito di starmene solo, insomma"
"Non ti vedo da anni! E tu mi dici questo?! Sono stato solo anche io!"
"Ma tu sei stato qui al fresco a conservarti"
"Fratello, io...."
"Io sono stato nella sabbia bollente a cercare di tenermi su, lei non può sopportarmi"
"Mi dispiace...."
"Parliamo di altro"
"Va bene, lei com'è?" Gli di un pizzicotto e una bella sberla, ma capisco che non ha intenzione di cambiare discorso
"È bella, ha grandi occhi verdi e sorride sempre"
"Avete in comune che avete occhi grandi"
Corrugo la fronte e cerco con tutto me stesso di capire che cavolo sta cercando di dire.
"È buona?"
"Si"
"È forte?"
"Si"
"Avete mai litigato?"

È un amico, il mio migliore amico, è giusto raccontare tutto e dirglielo.
Che le ho fatto male.

"Di sicuro non eri tu a farlo direttamente"
"Perché non mi sgridi?"
"Privilegi del traumatizzato da guerra" mi apre la terza birra, la accetto e mi metto comodo. Racconto tutto, forse spinto troppo dall'alcol, ma per la prima volta esprimo ciò che sento.
E se le cose dette da ubriachi sono pensieri sommersi da sobri....
allora sono nei guai con me stesso.
Con il mio cuore.
"E lei? Cosa ha fatto per ridurti così?" Scherza
"Nulla, ha solo seguito Jason e fatto la sua vita. Si preoccupa troppo, ma almeno lo fa"

Rientro a casa, barcollo un pochino, dopo aver bevuto borre a volontà ciò che voglio fare è stare a letto.
Magari con Megan, raccontarle tutto e farle 1000 domande.
La sento canticchiare una canzone stupida, dice

"Ora faccio un panino
Con il prosciuttino
Per questo bel bambino!"

Io ridacchio e mi faccio scivolare le chiavi della macchina, il rumore è sordo e credo proprio di averli spaventati entrambi
"Stava già facendo buio" dice lei indaffarata a tagliare un panino in due, Jason mi saluta e porta i due indici sulle guance per farmi capire che la pappa è buona.
"Ci sarebbe un panino anche per me?" Sbiascico qualcosa che spero voglia dire tutto ciò.
Leggo disapprovazione in Megan, e questo a Kyle non piace.
A Kyle ubriaco soprattutto.
Si pulisce velocemente le mani, da il panino a Jason e con movimenti veloci viene da me.
"Non ti deve vedere così, che hai fatto?" Sembra arrabbiata
"Nulla" ora sono nervoso
"Vai su"
"Non mi dici che devo fare" manco l'appoggio del muro e mi auto spingo direttamente sulle scale.
Incasso e salgo.

3 ore dopo:
Sono sul letto da ore, ho gli occhi spalancati fissi su un piccolo buchino che io stesso avevo scavato con un chiodo arrugginito all'età di 6 anni.
Lo fisso e non posso pensare ad altro che a lei.
Ho rovinato tutto ancora una volta.
Forse sono meno ubriaco, e fare una doccia non mi darà altro che buone cose.

Esco dalla doccia, forse troppo velocemente che mi gira la testa, ho bisogno di mangiare e bere acqua.
Solo quella Grazie.
Mi affaccio sul corridoio e vedo la stanza di Jason chiusa, ormai lui è a dormire e sono sicuro al 100% che Megan sarà giù a bere la sua tisana.

Scendo con i capelli ancora gocciolanti, a piedi nudi e con i pantaloni della tuta che ho sporcato di vernice ancora quel giorno che ho dipinto la stanza di JJ
Lei non è lì.
Nessuna tazza pronta.
Nessuna tazza fumante.
Nessun filtro buttato nell'umido

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HEY BELLESSE 🧃

Sono a casa da 3 settimane, e festeggerò il mese hahahahah
AI professori piace riempire il registro elettronico con link, documento inapribili e compiti con SCADENZE.

se avete voglia e capitate qui, proprio qui, commentate da dove venite, c'è anche da voi il virus?

-mappleluzz 🦠

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora