Capitolo 25

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È mattina, i miei piedi sono troppo indolenziti e le mie gambe troppo stanche per camminare autonomamente nel corridoio delle camere.
Striscio contro il nuoto, convinta di svegliare Jason
"Ciao Megan"
"B-buon giorno signora Cooper"
"Vai a riposarti, ci penso io" il suo sorriso è bellissimo come sempre ma non riesce a nascondere il rammarico di chissà quale cosa successa la sera prima.
Il padre di Jason mi abbraccia calorosamente una volta scesa in cucina, come se fosse un papà mi prepara il caffè e sa benissimo di dover mettere un cucchiaino di zucchero.
"Io e Karen dobbiamo farti delle scuse enormi, il lavoro è troppo"
"Ma sono sicura che stiate andando bene!"
"Noi parlavamo di te, forse ti abbiamo richiesto troppo"
"Ma Lara mi aiuta molto, non preoccupatevi, davvero"
"Kyle"
"Lui, non ci incontriamo mai"
"Non ti ha fatto male vero?"
Mi seccano le parole in gola "no, come ho già detto è sempre fuori"

Entra in cucina anche Karen con Jason
"MEGAN!" urla lui
"Ciao peste!" Mi abbraccia e con facilità mi salta in braccio.
"Quando partite?"
"Partiamo domani mattina, hai la serata libera... vai a bere qualcosa con i tuoi amici o con tuo padre. Te lo meriti"

Il fresco della mattina mi pizzica il naso, la macchina è coperta da uno strato lieve di brina e dalla mia bocca esce vapore caldo.
Il viaggio per casa si blocca spesso, anche alle 7:00 di mattina le code non mancano ed è lì che Kyle attraversa la strada senza guardarsi attorno.
Sta correndo in maglietta e brighino, non porta normali scarpe da ginnastica.
Porta degli scarponi. Pesanti e di un verde scuro.
Qualcuno mi suona dietro e non so se parcheggiare o seguirlo...

Forse è giusto abbandonare la seconda idea, lui non ha bisogno di una spalla su cui piangere e di certo non di me.

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora