Capitolo 23

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"Vai da lui?"
"Non so, io non ho molto a che fare con lui"
Mento un pochino, e lei sembra accorgersene
Lo sguardo di Kyle è come ghiaccio freddo sulla schiena, sento i capelli alzarsi dietro il collo, sento le guance infiammarsi e un mal di pancia fortissimo
"Sai più te di lui che tutti noi qui"
"Non proprio, se ne sta per le sue, e poi non lo vedo mai..."
"Ma è da minuti che ti guarda senza muovere un muscolo"
"Ti devo dire una cosa" Jay rimette il suo braccio attorno alle mie spalle e si avvicina al mio viso
"Ti sta guardando perché ci sono io"
"Cosa stai dicendo?" Dico titubante
"Io e lui andavamo a Football assieme, è geloso"
"Smettila" mi alzo e mi accorgo solo dopo che quell' alzarsi era l'inizio della mia camminata verso Kyle.
Persone si spostano e persone mi seguono con lo sguardo. C'è chi ride e chi fa no con la testa, ma ora sono davanti a lui e non posso fare altro che leggere i suoi gesti.
Stende le mani lungo i fianchi e sbatte gli occhi
"Finalmente, pensavo ti fossi pietrificato"
"Non dovresti farti vedere vicino a me"
"Allora facevi a meno di venire qui e pretendere di non farti beccare a guardare i miei amici"
"Non guardavo loro"
"Jay, lo conosci?"
"Dovrebbe essere morto quel coglione" alla sua affermazione sento i talloni portarmi indietro
"Io... non credo sia il momento di parlare"
"Jason piange, son venuto per lui"
"I tuoi sono a casa"
"Abbiamo litigato"
"KYLE?!"
"vieni da me e metti a dormire Jason, poi ritorna qui con i tuoi amici"
"Doveva essere la mia serata libera, è pesante vivere da voi"
"Per me suppongo" abbassa il viso e mi osserva il vestito.
Un semplice vestito nero per niente provocante.
"Ormai so che starò troppo per farmi aspettare da loro"
Mando un messaggio a Eliah e mi dileguo dall'uscita posteriore del locale.
"Ti accompagno"
"NO KYLE, HO UNA MACCHINA E SO DOVE ABITI"

Tolgo nervosamente I tacchi, faccio gli ultimi metri a piedi nudi e salgo in macchina.
Quello che voglio fare ora non potrei farlo, colpa de carattere pessimo di una persona chiamata Kyle e convinta di dover trattare male tutti.
Metto la prima e poi subito la quarta.
Lui ha una BMW nero opaco, la riconosco perché mi pedina dietro come se non potessi fermarmi improvvisamente e distruggergliela.

Entrò in casa Cooper e trovo Jason seduto sul tappeto, intento a giocare con le macchinine, con il naso gocciolante e il ciuccio bagnato di saliva a terra.
"Jason"
"Megan!" Mi abbraccia con due macchinine blu in mano, le mie gambe fredde entrano in contatto con il suo corpicino caldo.
Entra anche Kyle, lo sento dal suo profumo forte e speziato.

"Vai via" dice piano Jason, si avvicina a lui, gli cerca di dare due sberle sulla giacca di pelle, ma quello che da è una piccola pacca insignificante
"Ora andiamo a prepararci per dormire"
"Lui non viene" dice
"No, Kyle se ne sta calmo qui"

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora