Capitolo 24

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I miei occhi si stanno chiudendo, copro Jason fino al mento e lo accarezzo prima di chiudere la porta e stiracchiarmi la schiena.
È così stressante avere 19 anni e dover fare tutte queste cose, quando Jason la mamma ce l'ha e il fratello dovrebbe come minimo considerarlo.
"Credi che domani potrò dormire fino alle 11:00 e mangiare latte a pranzo, oppure manderai via ancora i tuoi?"
Lo attacco frustrata e completamente invasa dalla rabbia
"Resta qui"
"No, Kyle. I tuoi domani saranno qui e passerete l'ultimo e unico giorno assieme prima di rivederli fra settimane"
"Se piange? Se chiama te e vede venire me? Sai quanto odio parlarti e dirti queste cose, io e te non ci conosciamo per nulla, ma Jason cerca te e non me"
"Anche Eliah, Ally e Jay mi hanno cercato durante queste due settimane, ma ho scoperto che non mi posso dividere e generare una seconda me"
"RESTA QUI!"
Urla e tutta quella rabbia che ho avuto fino al secondo prima diventa ansia e voglia di fuggire, blocca la porta con il braccio e mi spinge via dall'uscita.
I tacchi Sono buttati al lato della porta e il cellulare è in macchina, convinta di essere ritornata presto a casa.
"Stammi lontano" piango perché è quello che una persona fa quando ha paura e viene ferita.
La casa Douglas non era più la gioia del mattino e nemmeno il posto sicuro che tanto desideravo.
"Jay non è quello che credi"
"E spiegami, cosa avrebbe fatto di così tanto brutto da allontanarlo dalla mia vita?"
"Non sta a me dirtelo"
"Cose gravi come quelle che hai fatto al figlio di quella cassiera?"

I suoi occhi si trasformano.
Forse qualcosa di lui lo avevo scoperto.
E forse tra le altre cose, era la cosa peggiore.

Mi lascia.
Ed io sono costretta a stare lì.
Sbatte la porta e Jason piange...
Incubo.

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora