Capitolo 47

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La tentazione è troppa, cerco di star spenta con la testa, e mi rigiro più e più volte nelle coperte calde.

Ma non finisco per abbandonare la voglia di andare da lui, chiudo gli occhi e zittisco il mio cuore.

2 settimane dopo
Il nostro rapporto è cresciuto, ora mi saluta sempre, mi offre spesso ciò che mangia lui e lo vedo sorridere, anche se fievolmente.
Con Jason è cambiato, spesso sono già svegli e intenti a mangiare quando mi alzo, e JJ ne sembra felice.
"Oggi andiamo al supermercato? Dobbiamo prendere un po' di robe" bacio Jason sulla guancia calda
"Se non vuoi venire, non fa nulla" dico a Kyle
"No, vengo"
"Davvero?"
"Come farai con tutte quelle borse e un bambino che salta qua e là?" Mi sorride.
Penso ancora ai nostri due corpi e non vedo l'ora di riattaccarmi come colla a lui.
E forse anche lui pensa lo stesso.

Al supermercato:
Non c'è tanta gente, ma nemmeno poca, un po' come quando ci sono i saldi e i negozi sono più vivi. Ma non abbastanza...
Metà della casse sono vuote e istintivamente mi viene da cercare la signora di tanto tempo fa.
La trovo, intenta ad aprire la cassa numero 4, è bella, ha capelli neri e ricci, la sua pelle è cioccolato e porta un grembiule color bordeaux.
Vorrei andarle in contro, e parlarle, dirle che non è colpa di Kyle, dirle che anche lui sarebbe morto.
Ma chi sono io per d'ore ciò?
Mi potrebbe benissimo dire che suo figlio però non c'è e che ormai nulla conta troppo.
Dicendoglielo le porterò gioia? No
Cambierà qualcosa a casa sua, con suo marito?

Entro nella fila degli scaffali dei biscotti, ho totalmente perso i due fratelli, troppo impegnata a leggere gli occhi di quella donna.
Prendo un po' di tutto, forse troppo e cerco loro due. Li trovo a guardare il banco dei dolci, lo mangiano con gli occhi, un po' come io mangiavo con gli occhi Kyle.

Li lascio fare, prendo pane e poche altre cose, la maggioranza di esse le ha già caricate Kyle
Arriva il momento della cassa, vorrei andare verso quella più lontana dalla signora, credo sia giusto così.

Ma lui si mette in fila proprio a quella, aspettiamo 10 minuti se non ché lei ci vede.
Ora lo uccide. Ne sono sicura.

No.
Mi sorride, sorride a Jason e lui la chiama "Raru" con una voce felice e divertita.
Momento momento momento... si conoscono?
Credo che Raru sia un soprannome e quindi si conoscono più che bene.
Arriva il momento dove lei guarda Kyle.
I suoi occhi si socchiudono piano, inizia a far passare le cose sul lettore delle codice a barre, lui abbassa lo sguardo e apre la borsa.
Dietro di noi non c'è nessuno, forse è per quello che lei inizia a parlare.
"Ti perdono" lo dice come se fosse leggera, come se il peso di un figlio morto non le desse più fastidio, come se non le bloccasse più la gola.
"Non puoi" sembra quasi arrabbiato, e lei gli posa la mano sulla spalla.
"Ti perdono" lo ripete, convinta e sposta la mano sulla sua guancia.
Lui fa cadere leggermente la testa sul suo braccio e si abbandona alla carezza della donna.

Come se nessuno ci fosse, come se loro due fossero in simbiosi.
"Sento Kalum quando sento te, non è colpa tua"
Lui sta zitto, prende le due borse e piano si stacca.

Sapete la sensazione di essere così sconosciuta? Di dover sorridere, senza far domande?
Così ho sorriso e non ho fatto domande.
"Ciao fagiolino" sussurra la donna a JJ, gli allunga una caramella e gli accarezza i capelli.
"Una cosa alla volta" mi dice sorridendomi.

Quella donna è un angelo in persona.

Ore 23:00
Scocca l'ora nuova, Jason è a dormire da un po', io come al solito a bere una tazza di latte caldo.
"Stammi lontana stanotte"
"P-perché?" Sale dalle scale della taverna
"Anche se senti urlare"
"Kyle... cosa?"
"Prendi Jason e chiuditi in camera"
Nemmeno mi guarda, sale e scompare.

Ora, che sia strano.... fin qui Bingo, ma che sia bipolare..... DAAAAMN BOYYYY

Quella notte le urla si sentono, eccome. Jason si sveglia quasi subito, e Megan non ha mai chiuso occhio. Le urla sono strazianti, come quando si torturano gli animali. Un suono roco e rauco esce dalla bocca di Kyle, Megan cerca di non ascoltare.
Ma è come fingere, e questo a lei non va a genio.
Lui dorme, ma nei suoi sogni è vivo. E sta assistendo alla scena dell'uccisione di Kalum.

Kalum aveva la sua stessa età, abitavano lontani ma avevano sempre una buona scusa per passare ogni minuto assieme. E anche di combattere nella stessa compagnia.
Ogni tanto digrigna i denti e sussurra il suo nome.
E una frase, in lingua straniera.

"aiqtalani"

Continua a ripeterlo, fino ad urlarlo con tutta la sua potenza.
Megan non ce la fa, si alza, e un senso imminente di morte la stravolge.
Cerca di aprire la sua porta, ma chi non la conosceva? Sapeva che lei avrebbe comunque aperto la sua e quella di Kyle...
l'ha chiusa a chiave e non c'è soluzione, se non urlare quanto lui e riempire di Pugni la porta.

••••••••••••
CIAO BELLESSE🍪
Scusate per la mancanza hahahaha
Ora Kyle sta Di nuovo male, e questa volta potrebbe davvero mettere a rischio la vita di Megan, sempre impicciona e troppo apprensiva.

-mappleluzz 🌰

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora