Capitolo 60

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Entriamo in casa, saluto i miei e i suoi, cerco di non far accorgere Jason del nostro arrivo e invito Kyle a salire verso le camere.
Andiamo in bagno, cioè solo io che lo guido e lui non esita a seguire i miei passi.
Siediti sul coperchio del water, ti devo disinfettare un paio di graffi.
"Va bene"
"Intanto parlami, raccontami"
"Uhm, domani sarà un giorno triste"
"Perché"
"Domani saranno 4 anni dall'uccisione di una donna"
"Chi è?" Vedo che faccio troppo domande, mi zittisco e lo lascio sfogare.
"era una donna esca, era stata obbligata a spiare la nostra base per riportare delle informazioni al nemico, l'ho scoperta mentre stavo tornando da un giro di perlustrazione"
Io ascolto e cerco di non piangere, perché ogni cosa che racconta lui è terribilmente triste.
"L'avrei lasciata andare se fosse stato per me, ma il mio capo l'ha beccata poco dopo e mi ha obbligato di ucciderla, io..."
"Va tutto bene, non raccontare se non te la senti"
"Tu non capisci che mi stai facendo, mi stai facendo tirare fuori tutti i miei incubi peggiori, non riesco nemmeno a capire come tu possa fare tutto questo"
"Allora se ti serve, continua, io ti ascolto"
"Mi implorava ed io non potevo non sentirla, mento se dico che non ho dormito per giorni. L'ho uccisa a freddo, senza nemmeno puntare. Ma l'ho comunque colpita al cuore."
"Quello di cui stava parlando Jay, non intendeva domani vero?"
"Mi conosce bene quel bastardo, anni fa ho pensato di non potermi meritare la vita e di togliermela lo stesso giorno di quella donna, ero sull'orlo dello smarrimento e per molto ci sono stato dentro."
"Non farlo ti prego"
"Non lo farò" per tutto il racconto la sua faccia è stata alzata verso di me, ma gli occhi sono rimasti chiusi.
"Apri gli occhi e promettimi che non lo farai, che non lo penserai nemmeno di sfuggita"
Li apre subito, gli accarezzo la guancia e lui si appoggia piano alla mia pancia. "te lo prometto"

Un abbraccio profondo, dove lui può sentire lo sbattere di ali delle migliaia di farfalle nel mio stomaco.

Mi cinge la vita e rimane lì, il suo respiro è caldo e lento, le sue mani sono legate attorno a me ed io non posso fare altro che sentirmi piena.
Mi sento finalmente sicura.
"Diremo che è stato un ramo a colpirti la faccia" rompo il silenzio
Lo sento ridere e sfregare la sua folta capigliatura sul mio ventre "tu sei troppo per me Megan"
"Però non rovinare tutto, perché sono brava a recitare io, non vorrei avere un attore scadente vicino"

"Mi sa che è quello che ti sei beccata"

——————
"Oddio che hai fatto?!" Si alza sua mamma
"Un ramo, stavamo camminando e non ho visto un grosso ramo penzolare da un albero secco"
"Che dettagli" dice mio papà "vuoi del ghiaccio?"
"No, grazie Capo"
"Non mi chiamo più così"  sorride

Sento singhiozzare la madre di Kyle, ha un fazzoletto al naso e so che sta cercando con tutte le sue forze di non apparire maleducata
"Che c'è mamma?"
"Sei Vivo amore mio, sei vivo" un pianto profondo e singhiozzi pieni riempiono l'atmosfera.

Una serata finita tra le lacrime, ma tra lacrime di felicità se così mi posso permettere di dire.

Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora