"che c'era in quel borsone?" io e papà ci siamo sempre detti tutto, come quando ti confidi con la tua migliore amica e lei ti tiene la parte
"delle cose di Kyle"
"quel ragazzo è strano come dicono?"
"strano, pazzo, ma non cattivo"
"ho sentito che è scappato"
"chissà da quale inferno"
"non conta nulla scappare da li, se te lo porti in testa"
Beh in effetti i suoi pensieri di mezz'età non erano del tutto sbagliati, qui non può e non vuole uscire, non ha contatti nemmeno con suo fratello e i genitori non sanno come comportarsi...
"come fa a guarire?"
"diciamo che come con la droga, non si guarisce, ma puoi imparare strategie di vita migliori"
"cosa sai sui soldati?" ora sono troppo curiosa, ciò che dice lui, anche se non sa nulla di Kyle, coincide con i suoi problemi
"quando decidi di entrare nei Marines, non è come entrare e farti soldato. Ti cambiano e ti fanno diventare una macchina, con gli occhi sempre vigili e un sonno leggero. Ho sentito che fanno le gare a chi sta sveglio di più... e solo a pensarlo pare impossibile. Lì numerano tutto, proiettili, giacche, cibo e armi, non hai scampo se ci entri e non sei capace di adattarti."
"perché numerano i proiettili?"
"non so precisamente, ma tra i Marines di una compagnia si fa a gara per chi uccide più nemici, la maggior parte dei soldati diventa tale perché gli piace tutta questa faccenda dell'uccidere e del tenere saldo il valore del proprio paese."
"è orribile"
"già, ma tanti lo fanno perché vogliono rendersi disponibili e fare il minimo di dolore per il migliore dei beni..."
"secondo te Kyle come è stato?"
"Kyle era un buon ragazzo, lo è ancora spero e credo, ma con qualche problema da risolvere. Se è scappato vuol dire che si era adattato, ma si era convinto di quanto brutto fosse lì"
"sembra che sia ancora lì"
"è normale, l'importante è che non ti abbia fatto male, perché lì interverrei io"
"n-no, non mi ha nemmeno toccata" istintivamente mi copro le mani con la coperta e ritorno a guardare la televisione
"non ti innamorare di uno così, ha troppi fantasmi per la testa, troppe cose..."
E chi ha mai parlato di amore?
Pff...
Mi alzo presto la mattina, chiamo Karen e risponde quasi subito
"ciao Megan! Come va lì in casa?!"
"buon Giorno, non saprei, ho dovuto stare a casa per un po', mi sono ammalata..."
"oh mi dispiace tanto"
"lì c'è Lara però, volevo chiederle quando lei e suo marito sareste rientrati"
"abbiamo un grande appalto, lo stiamo demolendo per rifare fondamenta e palizzate di sostegno, io potrei anche venire domani se ci sono problemi..."
"no, nessun problema"
"sono contenta... Megan, hai per caso vista se Kyle sta meglio?"
"non saprei, mi dispiace" sudo e spero non senta la mia voce tremolante
"oh fa nulla, sentiamoci al più presto!"
"certo, e lei mi invii le foto della casa passo per passo, mi appassionano queste cose"
È il momento di rientrare in casa Douglas.
Mi lavo con acqua bollente, pronta per ritornare nel campo minato, ma la mia figura allo specchio mi ferma dal continuare a vestirmi.
C'è una netta differenza tra un braccio e l'altro, uno è normale e l'altro tende all'olivastro, inoltre sono dimagrita e sulle costole ci sono due piccoli graffietti.
Quei due graffi me li ha fatti lui, nella foga di trascinarmi in macchina.
Così come con tutte le altre cose che vedo davanti a me...
La gioia di Jason è come sempre al massimo, come se avesse atteso quel momento da una vita e mezza, Lara mi saluta e mi abbraccia calorosamente
"aspettavano solo te" mi sussurra nell'orecchio
MI stavano aspettando?
Mi guarda con occhi languidi e stringe la mia mano tra la sua ed uno straccio, Jason continua a saltare ed urlare, è già in pigiama, anche se l'ora di cena deve ancora venire
"mi sono portata avanti, c'era polvere fino al mento"
"grazie, e mi scuso di tutto"
"oh non sei tu che si deve scusare" in poco più che 10 minuti la porta si chiude e risento l'eco dei miei pensieri in salotto.
Entrambi aspettavano me?
Jason lo credo, ma Kyle... no assolutamente.
Sono talmente assorta nei miei pensieri, che non mi accorgo di star fissando il vuoto, con le mani abbandonate sui fianchi e due ciuffi di capelli arricciati in fronte.
"mangiamo i waffles?!" sento crescere la voce di Jason, chiudo un paio di volte gli occhi, ma sono ancora incantata
"certo" dice la mia voce, anche la mia testa gira, ma i miei occhi rimangono fissi... BASTA MEGAN!
Riprendo coscienza.
Ho pensato molto e fin troppo a Kyle, a come fare con lui, e sono giunta alla conclusione che io non sono nessuno per lui, ma che in fondo potrei aiutarlo a portare la sua testa nella casa dove vive e sulle persone che lo amano, anche se so che tutto questo sarà difficile...
"Kyle è in camera tua" dice JJ senza nemmeno alzare la faccia dal piatto.
"quella camera non è mia, è la stanza degli ospiti, ci può stare come e quando gli va"
"non lo so Megan" e qui mi fa un po' ridere, quell'aria da intellettuale che sta per sfornare la sua teoria rivoluzionaria "non esce da lì da tanto, da quando tu sei andata via"
"cosa?"
"mi hai sentito!" ride con la bocca piena
Sarà l'istinto... omicida non so... ma salgo quelle scale con tanta ansia.
Ansia di vederlo.
Busso, poi capisco con chi ho a che fare ed entro subito.
Lui è seduto contro lo schienale del letto e fissa basso, fissa le sue mani
"dovresti trasferirti, qui ora ci dormo io" la mia tremarella tradisce il mio tono deciso, e quando i suoi occhi sono su di me le mie gambe tremano
Mi guarda diritto negli occhi, porta un felpone nero e un paio di pantaloni grigi, sembra essere freddo...
Mi siedo davanti a lui, lo guardo per un po', guardo le sue mani e poi tutto il suo corpo... da sogni.
"non mi hai fatto male" esordisco
"si invece" mi era mancata la sua voce
"e invece no"
"allora scommetto che non avrai nemmeno un graffio"
"no, non ce ne ho nemmeno uno" la figura di me davanti allo specchio quasi si materializza davanti a me.
"fammi vedere"
"credimi"
"non credo se non vedo"
So che non è nulla di brutto come può essere, ma ora devo dire che aveva ragione...
"il mio cane ama giocare, ieri mi è saltato addosso..."
Si sporge in avanti, la sua mano prende la mia felpa e ne alza il fianco
"lo sapevo" ringhia
"adesso basta, basta, basta, basta" ogni basta che dico e un avvicinarmi a lui "devi smetterla, porta la tua testa qui e dimentica tutto quello che c'era prima"
"non è sem-"
"lo so, ma ora c'è giù tuo fratello che si sta godendo i miei strepitosi Waffles, te li sta mangiando tutti!"
"io non voglio i waffles"
"posso fare le crespelle, posso fare l'uovo sbattuto con il caffè, sono brava a condire qualsiasi cosa con il cioccolato fuso..."
"sei più vicina te a Jason di me"
"allora non lo hai visto quando entri in cucina e urla il tuo nome, non hai mai visto i suoi occhi quando ti vede"
"io avevo una vostra foto"
Wo wo wo aspetta...
Perché lo dice, perché la mia faccia non fa il suo lavoro e spalanca la bocca
"di te, Jason e papà. Ora non c'è più, ma in quella foto eri tu la sorella di Jason, non io."
"se solo parlassi di più con lui, potresti capire quanto tu sia importante"
"perché ti interessa tanto? Sono uno strano io"
"oh lo so bene questo, ma si da al caso che potrei essere strana anche io"
"ah sì?"
"oh sì, ma ora scendi a mangiare qualcosa, devo risistemare la MIA camera"••••••••••
HEY BELESSE🏄🏽♀️
GRAZIE MILLE PER LE 700+ LETTURE!!!!!
Significa molto!
Spero vi stia piacendo... perché la storia è complicata da spiegareP.s. vorrei condividere che sono stata 8 ore e 23 minuti su TikTok... mi faccio un po' schifo hahahaha 🤹🏼♂️
-mappleluzz 🎨
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Cry but do not bleed [ IN REVISIONE ]
Romance⚠️⚠️⚠️ STORIA REALMENTE ACCADUTA ⚠️⚠️⚠️ Piangi ma non sanguinare (cit.) "Sembravi su un campo di guerra" "Ogni medaglia che ho ricevuto, è un incubo in più la notte" Megan Ross è la babysitter Di Jason, un bambino bello e raggiante. Megan è tranqui...