XIII

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[Elena's point of view]

≪Come spieghi il fumo, allora?≫ mi incalza mia madre senza allentare la presa sul mio braccio.
≪Dei ragazzi avevano fumato nel locale e...≫ mi interruppe spalancando la bocca in un enorme "o", sorpresa.
≪Così hai fumato anche tu! Oddio ho una figlia drogata≫ si lamenta lei dimenticandosi per pochi attimi della mia esistenza.
≪Abbassa la voce!≫ la rimprovero ≪E comunque non mi sono drogata e non ho neppure fumato, ma cosa pensi? Ho ancora quindici anni!≫
In questo momento fa la cosa che meno mi sarei aspettata facesse: mi abbraccia dondolando a destra e sinistra.
Dopo un paio di minuti la fermo altrimenti avrebbe continuato all'infinito, ed io, non ho tutto questo tempo a disposizione.
≪Dobbiamo andare, mamma≫ le dico cercando di scollarmela di dosso ≪Avranno finito di spiegarlo a Joshua da un pezzo≫
Eh si, sono riuscita a scampare il lungo monologo riguardante la vita semidivina spiegata ai novellini. Come posso spiegare loro le cose se neppure io le ho capite?
≪Elena!≫ qualcuno, dal salotto, chiama il mio nome.
Ne approfitto e mi precipito fuori dalla mia stanza prima che mia madre possa accusarmi di "spaccio di sostanze illecite". Lei ne è capace.
Arrivo nel salotto e li vedo ognuno seduto sulla propria parte di divano intenti a farsi i fatti loro: Frank gioca con uno strano tubo a molla e Hazel cerca di disincastrargli le dita; Percy fa fluttuare in aria dell'acqua che poi fa ricadere in un bicchiere di plastica; Leo sta cercando di spegnersi i capelli, da poco incendiati e ancora fumanti; di Piper e Annabeth nessuna traccia.
≪Si?≫
≪Serve uno dei tuoi rimedi≫ mi spiega Jason comparendo dalla cucina.
≪Rimedi?≫ ripeto confusa.
Rimedi di che se io non so neppure prepararmi la zuppa senza far esplodere mezza America?
≪Josho-coso è svenuto!≫ interviene una voce maschile.
≪Devo andarlo a schiaffeggiare?≫ intuisco saltellando.
≪Ti prego, non farlo sanguinare≫ mi consiglia Percy alzando lo sguardo verso di me e rovesciando l'acqua sul tappeto.
Lui la osserva e, con un'espressione un po' terrorizzata è un po' divertita, corre verso la cucina gridando: ≪Mi serve uno straccio!!≫.
≪Dove...?≫
≪Sono nel garage≫ mi indica Hazel.
Annuisco e arrivo nel garage mentre trattenengo a stento le risate per la faccia di Percy.
≪Dov'è la vittima?≫ chiedo spalancando la porta.
Piper e Annabeth saltano sul loro posto rivolgendomi delle occhiate omicide.
≪Mhh...≫ dice Piper grattandosi il mento ≪Annabeth, hai per caso visto un ragazzo svenuto da queste parti?≫ chiede girandosi verso di lei.
Annabeth aggrotta la fronte pensierosa e poi scuote la testa ≪No, dietro di noi non c'è nessun semidio svenuto, no no≫.
Alzo le braccia sopra la testa e mi avvicino a loro.
≪Okay, okay. Quanto forte posso schiaffeggiarlo?≫ chiedo divertita inginocchiandomi accanto al corpo inerme di Joshua.
≪Non ucciderlo≫ mi implora Piper poggiandomi una mano sulla spalla.
≪Ma che scherzi?≫ dico sarcastica, ma le ragazze mi prendono sul serio ≪Comunque come mai è svenuto?≫
≪Troppe informazioni insieme≫ mi spiega Piper.
≪Si≫ concorda Annabeth in tono accusatorio ≪Piper è stata un po' troppo impulsiva≫
Annuisco e mi giro verso Joshua.
A noi due Evans, penso.
Questa è la mia piccola vendetta per quello che ha fatto ieri sera. Poteva restarsene a casa invece di rifilarmi un ballo dopo l'altro. È colpa sua se è successo... quella cosa... con Nico.
"Facciamo anche merito, dai"
Cosa ti dico di solito a questo punto vocina odiosa che dovrò bruciare non so come e con che cosa?
"Hai proprio ragione! Ecco cosa mi ripeti spesso...!"
No, ti darò un indizio: inizia con D e finisce con ISSOLVITI.
Okay, forse la sua non è una colpa-colpa, ma una colpa-merito, dipende da come si evolverà la cosa, ma ciò non mi fa cambiare idea su di lui, quattro schiaffi non glieli toglie nessuno, indipendentemente dal fatto che devo risvegliarlo. Com'è che si dice...ah... due piccioni con una fava!
Il primo schiaffo gli lascia un alone rosso sulla faccia che scompare dopo sette secondi -li ho contati, eh- il secondo ne lascia uno un po' meno duraturo, ma non ho il tempo di dargliene un terzo che spalanca gli occhi e si massaggia le guance guardandosi attorno spaesato.
Ha la stessa espressione che aveva Nico. Ah, che ricordi...
"E dillo che lo pensi...!"
Mai.
"Ma è vero!"
Fottiti.
≪Ahi...≫ geme Joshua ≪Perchè?≫
≪Uh≫ gli tendo una mano e lo aiuto a mettersi in piedi ≪Eri svenuto≫ mi spiego.
≪Ti sei vendicata, okay. Non farlo più≫ ammicca lui.
≪Vendicata?≫ chiedo io nervosa.
Non mi accorgo di stare martoriando l' orlo della maglietta finché Annabeth non me lo fa notare.
≪Per cosa si dovrebbe vendicare Elena, precisamente≫ chiede Piper con un'aria incuriosita.
≪Nulla!≫ intervengo mettendo una mano sulla bocca a Joshua.
Non sono sicura che si possa riferire a quello che è successo ieri. Potrebbe anche alludere al compito completamente sbagliato di algebra che gli ho fatto a scuola, ma finchè non ne sono sicura non potrà parlare. E comunque sia, io sono dislessica: numeri e lettere non sono il mio forte.
≪Come nulla?≫ esclama Joshua contrariato spostando la mia mano ≪Quel bacio non era da nulla≫
Non sono mai stata più felice di rifilare un calcio nei gioielli di famiglia a qualcuno, mai.
Mentre Mr. NonMiFaccioIFattiMiei si contorce dal dolore mi becco le occhiate perverse delle due semidee che non badano minimamente al figlio di Apollo. Mi batto, inevitabilmente, una mano sulla fronte.
≪Piper, ho sentito bene?≫ le chiede Annabeth incrociando le braccia al petto.
La figlia di Afrodite la imita e risponde ≪Ha proprio detto bacio≫ accompagnata da un sorriso a trentadue denti.
Essendo figlia di Afrodite vuole sapere tutto su queste questioni, ma dalla mia bocca -e da nessun'altra- uscirà una parola su questo. Non vedo il motivo di annoiarle con tutte queste smancerie varie eccetera, eccetera, eccetera.
Cerco velocemente una scusa, non sono mai stata brava, ma adesso più che mai devo riuscirci.
≪Ragazze si sarà sbagliato...≫
≪Ti toccavi la maglia nervosamente≫ mi accusa Annabeth.
≪Quel calcio ne è la prova≫ concorda Piper indicando con un cenno della testa Joshua che sta barcollando cercando di trovare un modo per rimettersi in piedi.
Un po' mi dispiace per lui. Forse ho esagerato... NAH, se lo é meritato.
≪Ne riparleremo, okay?≫
Non aspetto la loro risposta e corro verso la porta. Non appena metto la testa fuori dal garage mi sento tirare indietro per la maglietta.
≪Aiuto!≫ urlo mantenendomi allo stipite della porta con entrambe le mani.
≪Ragazze?≫ sento Hazel chiamarci ≪Che succede?≫
Sono troppo occupata in questo momento per risponderle, ma Annabeth e Piper mi precedono urlando: ≪Nulla!≫
Per un solo secondo, uno soltanto, mollo la presa con il mignolo e mi ritrovo con il culo sul parabrezza della macchina di mia madre. Mi ucciderà per questo.
≪Chi, dove e come?≫ mi incalza Piper.
≪Nessuno, da nessuna parte e in nessun modo≫ mi difendo scendendo dall'auto e precipitandomi verso il portabagagli.
≪Età?≫ prova Annabeth, ma non risponderò a nulla di tutto ciò.
Scuoto la testa.
≪Descrivilo...!≫ propone Piper.
Scuoto ancora più forte la testa.
≪Scusate≫ si intromette Joshua ≪Io lo saprei...≫
A quel punto sbotto: ≪Ma allora sei tu che vuoi essere picchiato!≫
≪Pensala come vuoi...≫ borbotta, ma almeno si sta zitto.
≪Chi è?≫ chiedono le due ragazze a Joshua.
≪Con tutto il rispetto≫ mi affretto a dire ≪Che vi frega sapere chi ho baciato?≫
≪Allora è vero...!≫ ammicca Piper.
Mi lancio la migliore maledizione che mi viene in mente e sbuffo frustrata, mi stanno facendo salire lo stress a livelli stellari.
≪Ne riparliamo, magari dopo Agosto del 2030?≫ propongo guardandomi attorno e cercando una via di uscita, ma non ne vedo neppure mezza.
Sia Piper che Annabeth si sono sistemate ai lati della macchina impedendomi di andare sia a destra che a sinistra.
Nella testa inizia a balenarmi un piano, un piano pazzo e stupido, ma pur sempre un piano. Tu guarda cosa mi tocca fare per evitare questo tipo di conversazioni.
≪Leo va a fuoco!≫ urlo in indicando la porta alle loro spalle.
Si girano entrambe ed io ho il tempo di accovacciarmi sotto l'auto. Inizio a strisciare più veloce che posso per arrivare alla porta. Non ho minimamente pensato al fatto che potrei rimanere incastrata qui sotto, ma per il momento devo uscire da questo garage.
≪Li!≫ esclama Joshua.
≪Dove?≫ chiede Ananbeth.
Certo che per essere una figlia di Atena non è stata molto in gamba a capire quello che stavo cercando di fare, ma il mio piano è così stupido che non le avrà neppure sfiorato la mente.
≪Sotto l'auto!≫ esclama ancora il figlio di Apollo.
Adesso, ditemi voi, se non è vero che i calci nelle palle se li va cercando da solo.
Comunque, ero sotto l'auto, sono ormai quasi giunta alla porta; abbasso la maniglia e corro il più velocemente possibile verso il salotto.
Mi butto su una poltrona e cerco di assumere un'espressione normale per quanto possa esserlo ciò che ho appena fatto.
Sento dei passi che si intensificano e spero che, quando Piper e Annabeth faranno irruzione nel salotto, abbiano la decenza di non continuare a farmi le stesse domande di prima di fronte a mia madre.

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