[Elena's point of view]
Mannaggia a chi ha inventato Joshua Evans.
Lui sì che sa come rovinare i primi baci, se volete dei consigli vi posso dare il suo numero, senza problemi.
Con le sue braccia "super muscolose" mi solleva letteralmente da terra lasciando sbigottita non solo me, ma anche Nico che credo gli stia gettando il malocchio in greco antico, ma non ne sono sicura a causa delle luci psichedeliche.
≪Lasciami!≫ mi ribello scalciando.
Lui, tutt'altro che gentilmente, mi lascia.
≪Volevo solo essere d'aiuto≫ si giustifica sorridendo con un lato della bocca.
Mi sventolo la mano di fronte alla faccia per ricacciare il fetore di alcool. Ha quindici anni, ma beve come se avesse appena perso casa, lavoro, famiglia e non avesse fatto neppure l'assicurazione.
≪Elena!≫ sento che qualcuno mi sta chiamando.
Mi metto in punta di piedi e cerco di guardare il più lontano possibile. Queste luci non aiutano affatto, per non parlare della musica che minaccia di farmi esplodere il cranio. Finalmente scorgo una mano -che appartiene a Piper- muoversi freneticamente.
≪Joshua, aiuta Nico per favore≫ non rimango lì ad aspettare una sua risposta.
≪Piper!≫ la chiamo mentre prendo a gomitate le persone che mi si piazzando di fronte ≪Piper!≫
Finalmente riesco a raggiungerla; la figlia di Afrodite muove le labbra, ma non riesco a capire se stia parlando o giocando al mimo.
≪Come?≫ urlo mettendo una mano vicino all'orecchio.
Lei alza gli occhi al cielo e mi si avvicina all'orecchio urlando: ≪È tardi!≫
Mi sottraggo alla sua presa e mi massaggio l'orecchio. E vabbene che non avevo sentito, ma urlare così è eccessivo. Annuisco e mi allontano alla ricerca di Joshua e, di conseguenza, di Nico. Dopo un paio di minuti li vedo chiacchierare al bancone e mi stupisco a vederli conversare senza picchiarsi o giurarsi odio eterno. Da quanto avevo capito, a Nico, non andava molto a genio Joshua.
≪Ehm... Nico≫ lo scuoto per un braccio ≪Dovremmo andare≫
Lui annuisce e poi si avvicina ancora al mio orecchio. Questo gesto mi fa rabbrividire.
"La sto perdendo..."
Oh, ma grazie mille dell'aggiornamento flash, ora dissolviti.
≪È lui≫ mi dice.
Non faccio in tempo a chiedergli nulla di più che mi ignora e torna a parlare con Joshua. Lui chi?
≪Allora Evans, dicevi?≫ gli chiede interessato il figlio di Ade.
≪I miei sono fuori e non so dove dormire, non è che≫ mi indica con un cenno della testa e poi si gira a guardarmi ≪Potresti...?≫
≪Se stai nel garage per me va bene≫ dico scherzosa, ma sia lui che Nico mi prendono sul serio ed io poco dopo mi ritrovo a dover spiegare a mia madre come mai c'è un ragazzo che vuole dormire nel nostro garage.
≪È uno dei ragazzi della profezia≫ mi giustifico.
≪Come lo sai tu?≫ mi chiede battendo il tempo sul parquet.
≪Me lo ha detto Nic-≫
≪Oh, Mr. Allegria te lo avrebbe detto? E cosa è questa puzza di fumo e alcool?≫
Se si è arrabbiata per questo, mi chiedo cosa farà quando saprà cosa è successo al locale, ma non deve necessariamente saperlo, no?
≪Eddai! Solo una notte!≫ cerco di fare gli occhi dolci.
≪Come faremo con i pegasi?≫ mi incalza ancora più innervosita.
≪Abbiamo un giardino!≫ dico indicando la porta che da sul giardino sul retro.
≪Lo pulisci tu, però, il casino che combineranno≫
≪E posso mangiare quanta Nutella voglio, affare fatto?≫ cerco di trattare, ma lei scuote la testa, irremovibile.
E, mentre istruisco Joshua su quali cavi non deve toccare assolutamente se ci tiene alla sua insulsa vita da uomo finito e super alcoolizzato, mi ritrovo a pensare perchè mia madre lasci dormire un perfetto sconosciuto in casa nostra, ma non mi faccia mangiare la Nutella quando mi pare e piace; dovete sapere che mia madre ha una cassaforte, ma non ci mette i soldi, bensì i barattoli di Nutella, è una cosa normale? no che non lo è, ve lo dico io.
Mi butto vestita di tutto punto sul letto e chiudo gli occhi per sette minuti prima di riaprirli, per potermi alzare e indossare il pigiama, e ritrovarmi di fronte una persona. Mi trattengo dall'urlare, per evitare di disturbare gli altri, o bestemmiargli contro, e mi limito a spingerla di lato. Mentre io scendo dal letto più veloce della luce, la persona, si alza e tenta di aggrapparsi alle lenzuola del letto, invano, continuando a cadere rovinosamente sul pavimento. Certo che, per essere un ladro, è piuttosto impacciato. Tasto il comodino alla ricerca della lampada.
≪Eccola!≫ esulto poco prima di premere il pulsante.
La luce chiara illumina le lenzuola bianche ed io scorgo una testa nera e le maniche di un giubbotto da aviatore.
≪Nico?≫ chiedo alzando un sopracciglio ≪Dio, mi hai spaventata≫
Ormai ho capito che non è un serial killer e posso tornare sotto le coperte al calduccio e al riparo dal freddo; si, io sento freddo anche a Luglio, sappiatelo.
Non ho nessuna intenzione di parlare con nessuno, voglio dormire fino al prossimo solstizio.
"E dillo che vuoi farti i film mentali su quel bacio..."
Vaffanculo. Non. È. Vero.
≪Lasciami stare, va a dormire!≫ bisbiglio da sotto le coperte.
Giuro che se non si allontana fra otto secondi lo scaravento giù dall'Empire State Building, tanto è qui dietro l'angolo.
≪Non sei curiosa di sapere come ho saputo che lui è figlio di Apollo?≫ mi chiede scuotendomi.
Non aveva mai accennato al fatto che Joshua fosse un figlio di Apollo, ma me lo spiegherà domani o fra qualche millennio.
≪Me lo dici domani≫ ribatto.
Mi sento un gladiatore dopo aver vinto la battaglia quando sento dei passi e una porta che si chiude: musica per le mie povere orecchie.
Dopo quella musica a palla mi ci voleva proprio un bel po' di silenzio.
Non vi piace il silenzio? È così...uhm...silenzioso...(?)
Alzo la testa e guardo il cuscino.
≪Buonanotte≫ sussurro.
Il cuscino non mi risponde, ovvio.
Appoggio la testa su di esso e chiudo gli occhi.
≪'Notte≫
≪Chi cazzo c'è nella mia stanza?≫ urlo fregandomene del fatto che potrei aver svegliato una qualsiasi persona nel raggio di chilometri.
Mi aspetto di vedere una figura incappucciata con una falce spuntare dalle tenebre, ma per mia enorme fortuna non c'è nessuna figura incappucciata.
Qualcuno piomba sul letto rompendomi un paio di costole e facendomi saltare qualche centimetro più verso il centro.
Giuro su quanto ho di più caro che gli stacco le dita del piede se non mi lascia dormire per minimo trentasette ore.
≪Esci≫ lo incito spingendolo giù dal letto, ancora.
≪Eddai≫ protesta lui aggrappandosi alle lenzuola.
≪No≫ ribatto e, prima che possa dire o fare qualsiasi altra cosa, aggiungo ≪Domani, mi racconti tutto quello che vuoi, ma fa finta che io sia negli Inferi, tutto okay? Lo spero, perché ho sonno≫
Il figlio di Ade rimane in silenzio per alcuni secondi, come se la domanda che gli ho posto comportasse conoscere la fisica quantistica in arabo antico. Mi giro verso di lui e distinguo un'espressione difficile da decifrare, ma non ho il tempo di fare altro che aggiunge congiungendo le mani: ≪Ti prego≫
Mi sta sgualcendo tutte le lenzuola ed io odio le lenzuola sgualcite quasi quanto odio chi mi sveglia presto la domenica mattina -ciao mamma!- perciò la smetto di spingerlo.
≪Dieci minuti e poi fili sul divano≫
Lo sento esultare un "si!" silenzioso e poi mi si siede accanto ed inizia a parlarmi della conversazione con Joshua.≪E poi ho sentito una voce e ho capito che era lui≫ spalanca le braccia e per poco non mi colpisce ≪Elena? Mi hai sentito?≫
Porto le mani di fronte alla bocca mentre sbadiglio e annuisco.
≪Sei stanca?≫ mi chiede lui guardandomi di traverso, come se se ne fosse appena accorto.
≪Capitan Ovvio≫ dico roteando gli occhi ≪Posso dormire adesso o vuoi dirmi cosa hai mangiato per colazione, vita, morte e miracoli della tua famiglia?≫
≪Bè ci sarebbe una cosa che vorrei chiederti...≫ inizia lui.
≪No ti prego, domani. La mia era una domanda retorica. Voglio dormire. Dormire. Chiaro il concetto o vuoi un disegnino?≫
≪Non sarebbe una brutta idea la mia≫ ammicca lui.
≪Nico≫ sbuffo esasperata ≪Fila sul divano, per favore.≫ gli indico la porta e spero segua la direzione del mio braccio non solo con lo sguardo, ma anche con ogni suo osso e muscolo alzando le sue chiappe dal mio letto.
≪Ma è scomodo≫ protesta lui.
≪Vuoi dormire con Joshua?≫ consiglio.
≪No!≫ esclama scuotendo la testa ≪Neanche se mi pagassi≫
≪Allora dormi sul pavimento se non ti piace proprio per nulla il divano≫ propongo.
Nico strabuzza gli occhi e mi guarda inclinando la testa ≪Io pensavo che potessi dormire qui...≫
≪Certo...≫ dico sorridente e i suoi occhi luccicano per un secondo, poi aggiungo ≪...sul pavimento, però≫
≪Cosa? No volevo dormire su qualcosa di più morbido del pavimento≫
≪Il divano≫
≪Eddai, solo sta sera. Ti prego≫
≪Da quando sei così...così...uhm...poco Nico?≫
Sono sicura al cento per cento che il Nico che conosco non avrebbe insistito così tanto sul raccontarmi dei suoi "brividi lungo la schiena" e neppure a propormi di dormire insieme. Se lo poteva levare dalla testa di dormire sul mio stesso letto. Per quanto mi piacerebbe, se mia madre dovesse sgamarmi mi ficcherebbe in lavatrice e laverebbe a secco. Non è nei miei pieni una cosa del genere.
"Hai detto che i piani sono fatti per essere stravolti"
Già, e tu, quando verrai travolta da un camion?
"Credo mai, mi dovrai sopportare"
Povero mondo...
≪Devo cantartelo?≫ mi chiede, quasi sbuffando.
Sto per rispondergli con un no secco e bell' asciutto quando realizzo che non se ne andrà di qua se non dopo aver dormito su questo "comodo letto" e che non ho altra scelta se non dirgli di si.
≪Nico?≫
≪Si?≫
≪Se fai qualcosa che può darmi fastidio giuro che sarà la tua ultima notte. Niente calci o pugni, né monologhi nel sonno o cose da sonnambulismo e tieni le mani a posto, chiaro?≫
Nico assottiglia gli occhi confuso e poi alza l'indice come per esporre una cosa di vitale importanza e poi aggiunge con un sorriso. ≪Giusto per la cronaca, sei tu quella che russa≫
Sbuffo accennando un sorriso e, senza dire altro, mi infilo sotto le lenzuola.
Appoggio la testa al cuscino e guardo Nico combattere con le lenzuola; quando finalmente riesce a sistemarsi appoggia la sua fronte alla mia e sento le guance prendere fuoco.
≪È troppo dirti che mi sei mancata?≫
Annuisco, ma in realtà non sarà mai troppo. È sempre bello sentirsi dire che si è mancati a qualcuno. Seeeempreeee.
Imbarazzata giro la testa dall'altro lato ≪Nico, non cantare nel sonno.≫
Spero per Nico che riesca a dormire in santa pace altrimenti dovrò spezzargli le ossa, femore dopo femore, costola per costola.
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il segreto
Fanfiction☞[sequel di la profezia]☜ Elena si risveglia nel luogo peggiore che si possa visitare sulla faccia della terra, anzi del sottosuolo, e il suo primo incontro dal suo risveglio le rivela che la sua profezia non riguarda solo lei. Elena dovrà decidere...