XXXIV

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[Elena's point of view]

Il dolore ci mette molto tempo a svanire, ma mi sento sollevata quando le fitte cessano di torturarmi l'intestino e sono in grado di ingoiare la saliva senza credere di andare a fuoco. Ho tenuto gli occhi sempre aperti, senza sbattere le palpebre neppure una volta e credo mi abbiano presa per morta, ma sono viva, per adesso lo sono.
Le ragazze non so con quali forze mi hanno portato nella cabina tre e adesso sono rimasta sola, rinchiusa qui. La mia preoccupazione principale è quella di aver bevuto un intruglio strano e che potrei essere sopravvissuta a tutto quel dolore per poi sentirmi dire che era una vendetta da parte di Liliana, ma la sua espressione preoccupata non lascia interrogativi.
Mi sento così bene adesso che riesco persino a rilassarmi e attingo a tutta la mia forza di volontà per poter riuscire a chiudere gli occhi. È come essere in paradiso, è tutto tranquillo e per alcuni attimi credo di essere morta, ma Caronte non si fa vedere e ne sono abbastanza felice.
Riapro gli occhi e quasi cado dal pegaso quando vedo che non sono più nella mia cabina.
Si, avete letto benissimo, mi è bastato chiudere gli occhi per pochi minuti per ritrovarmi in volo.
Ho la fronte premuta contro un giubbotto troppo familiare; inspiro a lungo e non ho dubbi, la fiala ha funzionato.
"Oppure è un messaggio post-mortem"
Viva l'ottimismo!
≪Elena.≫ mi sento chiamare così alzo la testa e incontro tre paia di occhi intenti a fissarmi.
≪Si?≫
≪Come va?≫ mi chiede Joshua.
Bene, lasciati guidare dalla visione.
Cazzo, allora guidami.
"Ti sei sentita male dopo aver mangiato un hamburger ammuffito."
Cosa? Che? Io? Ah... giusto, l'aiuto della visione. Grazie mille.
≪Meglio, grazie.≫
≪La prossima volta potresti anche però controllare che il pane non sia verde prima di ficcartelo nello stomaco≫ mi ammonisce Nico e, a causa della mia posizione, sento la sua voce nella testa, letteralmente.
≪Mhh mhh≫ concorda il figlio di Apollo guardandomi divertito.
≪Allora? Quanto manca?≫ chiede Liliana impaziente.
≪L'esercito è lì≫ dice Nico indicando dei mostri che sono disposti a semicerchio di fronte a una montagna
≪Tutto qui? Possiamo incenerirli in una frazione di secondo≫
"Si, 'fanculo l'effetto sorpresa"
Stai parlando con me? Ehi, non è affatto divertente.
"Devi dirlo!"
Ah.
≪E 'fanculo l'effetto sorpresa, dobbiamo coglierli alla sprovvista o Elena fuggirà.≫
Non mi va di fare il pappagallo, ho aggiunto quello che mi andava di aggiungere. Non è illegale.
≪Ha ragione, ci divideremo in due gruppi. Uno entra li dentro e un altro si occupa dei mostri all'ingresso≫ concorda con me Nico.
≪Quale ingresso?≫ chiede Liliana.
≪È una grotta, Lily, un covo≫
≪L'hai chiamata Lily?≫ chiedo storcendo le labbra.
"Ahh, cosa stai facendo?"
≪Non è la prima volta che mi chiama così, Elena, sono due settimane che rompe con questo soprannome e te ne accorgi solo ora?≫
≪Sarà stato l'hamburger≫ mi giustifico.
≪Probabile≫ fa Joshua guardandomi storto.
"Facciamo così, io ti aiuto, ma tu non peggiorare la situazione. Attieniti al copione"
Non esiste nessun copione! Facciamo in un altro modo, io faccio le domande che voglio e tu mi aiuti a sistemare i pasticci che combineró
"Basta che non ci fai saltare tutti in aria"
Come?
"Nulla."
Ha appena detto che potrei saltare in aria. Ecco cosa si intende dicendo che le parole fanno male.
≪Io e Liliana ci occupiamo della vestale≫ afferma Joshua.
≪No.≫ dice fermo Nico ≪Per quando non mi piaccia la situazione io e te dovremo occuparci dell'esercito mentre Elena e Liliana dovranno entrare≫
≪Cosa cosa? No io non ci entro li.≫ fa Liliana stringendosi a Joshua che però non oppone resistenza.
≪Dobbiamo.≫ intervengo ≪Lo dice la profezia≫
≪Che si fotta! Io li non ci vado, non avrei modo di evocare nessun tipo di folgore≫ strilla.
≪Liliana, calmati. Neppure io avrei controllo sull'acqua, ma dobbiamo andare≫
So che ne usciremo vive da là, ma non riesco a controllare l'ansia che pervade il mio corpo. Nonostante la sicurezza di essere sopravvissuta già a tutto questo non riesco a non pensare che qualcosa andrà storto, va sempre tutto storto se si sta parlando di me.
≪Bene!≫ sbuffa mettendosi in piedi sulla groppa del pegaso.
≪Cosa vuoi fare?≫ chiede Joshua allarmato.
≪Suicidarmi, Josh, voglio suicidarmi. Ma secondo te?≫
Josh?
"Altro soprannome, non fare domande"
Vabbene.
≪Liliana?≫ la chiamo ≪Che fai?≫
≪I figli di Zeus possono volare, cioè non è la parola adatta ma è quello che facciamo≫ incrocia le braccia al petto e si lascia cadere di spalle rimanendo a mezz'aria sopra la testa di Joshua che la guarda con gli occhi spalancati.
Fantastico, semplicemente fantastico. Posso farlo anche io quindi!
"Non ti azzardare!"
Okay, okay. Ho capito, proverò al Campo Mezzosangue e farò finta di nulla.
"Brava"
≪È perfetto!≫ esclama Nico ≪Atterriamo dietro quell'edificio li e voi due aggirerete l'esercito volando sulle loro teste. Liliana credi di poterla sostenere?≫
≪Non c'è problema≫ fa lei annuendo compiaciuta.
È felice di poter dimostrare quando grandi siano i figli di Zeus, olé.
≪Non sono così pesante≫ faccio notare dando una testata alla schiena di Nico, che peró ride.
≪Voi che farete?≫ chiede Liliana.
≪Combatteremo, sai non è difficile≫
≪Fate attenzione≫ dice Liliana guardando Joshua negli occhi.
Ecco come sboccia un'amore! Finalmente ho capito quando si sono messi insieme!
"Tecnicamente, lo sono da più tempo"
Che? Anzi, non dirmelo, atteniamoci al copione.
"Impari in fretta"
Grazie.
Atterriamo nel punto prestabilito e ordino ai pegasi di restare qui immobili.
"Oregon ti sta leggendo la mente, tranquilla, non sente la mia presenza, ma tu non devi pensare a me"
Oregon, qualcosa non va?
Nitrisce forte una volta e si alza sulle zampe posteriori.
≪Che ha?≫ mi chiede Nico spuntando accanto a me.
Salto in aria per la sorpresa e mi porto una mano sul cuore ≪Nulla, brutti presentimenti.≫
≪Vieni≫ mi prende per mano e mi porta un po' più lontano da Liliana e Joshua che sperimentano le capacità della figlia di Zeus nel volo.
"Bene, segui le mie precise indicazioni. Non cambiare una virgola o sei fregata"
Tranquilla, non cambierò nulla di nulla.
"Dimmi"
Che ti devo dire?
"Lo devi dire tu a questo qua!"
Ah, sii più specifica.
≪Dimmi≫
≪È probabile che non sopravviveremo tutti a questo, lo sai?≫
"Annuisci e fingiti spaventata"
Faccio come mi è stato consigliato e prendo grandi respiri come se stessi cercando di allargarmi i polmoni di venti ettari.
≪Senti...Elena, io...≫ Nico evita il mio sguardo e muove ritmicamente una gamba.
Non ho bisogno di nessun suggerimento.
≪Mi stai spaventando.≫ lo avverto.
"Come lo sapevi?"
Sesto senso, cara.
≪Non devi spaventarti≫ mi rassicura prendendomi entrambe le mani ≪Solo, cerca di tornare intera≫
"Chiedi perchè."
≪Come mai?≫ chiedo guardando il suo anello a forma di teschio; mi stupisco a vederlo li, credevo lo avesse perso, perché durante la passeggiata non c'era al suo dito.
≪Devi farlo o non saprai mai cosa devo dirti≫ fa lui sorridendo leggermente.
"Non puoi dirmelo adesso?"
≪Non puoi dirlo adesso?≫ chiedo.
≪E poi non avresti più motivo per salvarti la pelle, no grazie. Ti preferisco viva≫
"Di questo parola per parola mentre ti avvicini a lui piano: Se credi che tornerò solo per la curiosità..."
Mi sporgo in avanti ≪Se credi che tornerò solo per la curiosità...≫
"...ti stai sbagliando di grosso; poi bacialo con passione"
Tu sei pazza, possiamo tagliare il bacio? Ci sono Joshua e Liliana.
"Credi che non vi siate mai baciati prima?"
Non di fronte a loro, credo.
"Devi farlo, devi fingere che questo sia l'ultimo bacio dato alla persona che più ami al mondo"
Dammi una spinta in più, ho bisogno di uno stimolo. Non sono cose per le quali si recita.
"Accenderti i capelli con il Fuoco Greco vale?"
Okay. Afferrato.
≪...ti stai sbagliando di grosso.≫ gli sorrido e trattengo una risata.
Solo io posso scoppiare in fragorose risate prima di andare in guerra, per la seconda volta.
Mi avvicino a lui e poggio le mie labbra sulle sue, sciolgo le nostre mani e gli cingo il collo mentre lui poggia le sue mani sui miei fianchi. Non riesco a soffocare delle risatine, dovute alla strana situazione, che hanno sicuramente attirato l'attenzione di Joshua e Liliana. Ciò è palese in quanto il chiacchiericcio di sottofondo non esiste più.
"Più passione!"
Ho solo quindi anni, solo quindici! Cosa intendi per passione?
"Non deve essere un semplice bacetto del cavolo! Più lingua, idiota! Sei stata brava quando è successo per davvero, ma ora non deve cambiare nulla non importa se sia una visione o no. Come il primo bacio, se riesci a farti salire delle lacrime è meglio"
Ho come l'impressione che tu ti diverta molto a fare la regista.
"Mi hai costretta tu."
Improvvisamente Nico cade in avanti e mi ritrovo schiacciata contro il cemento dell'edificio. Mi sono quasi sicuramente rotta un paio di costole, ma a lui o non importa, oppure non ci ha fatto caso, e approfondisce il bacio. Non mi resta che seguire il consiglio di quella pervertita. Per quanto non mi piaccia il fatto di essere stata costretta a baciarlo non mi dispiace affatto.
≪Vedi di restare viva, okay?≫ mi dice abbracciandomi.
Non credevo che mi sarei sentita così leggera in vita mia. In quanto non ricordavo un cavolo delle due settimane trascorse in sua compagnia credevo che dopo tutte quelle cose che gli avevo detto avremmo addirittura smesso di parlarci, invece abbiamo chiarito e ne sono felice. Mi rendo conto solo adesso che tutte quelle cose che gli ho urlato contro non le pensavo davvero, è stata l'insicurezza a spingermi a parlare e a quanto pare lui lo aveva capito.
≪Se la smetti di stritolarmi avrò qualche possibilità di riuscita≫ dico io con la faccia mezza affondata nel suo giubbotto.
Mi lascia respirare e vengo raggiunta da Liliana che mi prende per un braccio ≪Non urlare e non dimenarti o ti lascerò cadere senza pensarci su≫
≪Okay, non lo farò≫ assicuro sorridendo; tenendomi stretta al suo braccio rivolgo uno sguardo a Nico e i miei occhi cadono inevitabilmente sul suo giubbotto da aviatore che nasconde tutto il suo busto ≪Togliti quel giubbotto o ti scioglierai≫ gli consiglio.
Sarei volentieri rimasta ad ascoltare la sua risposta, ma Liliana parte a tutta birra e chiudo gli occhi per la velocità e per evitare di prendermi dei moscerini nelle orbite.
≪Apri quei fottuti occhi, dobbiamo restare così fino al segnale di Josh.≫
Apro piano gli occhi e vedo sotto di me una ventina di ciclopi e varie arpie intente ad affilare i loro artigli e le loro armi ed il problema è che non sono gli unici mostri a guardia della grotta.
≪Secondo me non ce la faranno≫ esordisce Liliana con una buona dose di tristezza.
≪Noi non saremo certo molto fortunate, ma...≫
"Ah, basta! Nessun 'ma', ripeto NESSUN 'MA'!"
≪Ma...?≫ mi incita Liliana guardandomi con i suoi occhi azzurri.
≪Niente, qual'è il segnale?≫
La terra inizia a tremare e si apre uno spacco nel cemento da cui fuoriescono degli scheletri alcuni armati e altri non che iniziano ad attaccare i mostri senza esitazione. Alcuni di loro cadono della voragine, altri vengono scaraventati a terra e fatti a pezzi dagli scheletri, ma ci sono alcuni che non si lasciano intimidire e per ogni mostro caduto almeno cinque scheletri muoiono.
Possono morire gli scheletri?
≪Credo sia questo. Tieniti forte!≫ mi consiglia Liliana ed io concordo tenendomi stretta al suo braccio.
Quando riapro gli occhi siamo all'interno della grotta e si distinguono solo le punte delle rocce, di fronte a noi il buio ricopre ogni cosa, ma è un buio diverso da una stanza senza luce, risucchia tutto e avvolge ogni cosa con estrema velocità tanto che se allungo il braccio non riesco più a vederlo.
≪Capisci perchè odio le grotte?≫ bisbiglia Liliana al mio orecchio.
≪Si≫ rispondo ≪Adesso che si fa?≫
≪Troviamo quella vecchia bacucca e uccidiamola≫ dice ferma.
Il buio si protrae finchè non ne siamo completamente avvolte e una risata stridente echeggia nella grotta. Sento che le mie orecchie potrebbero sanguinare da un momento all'altro.
≪Ammesso che non sia io a uccidere voi, prima.≫ sussurra una voce dietro di me.
Sento una fitta al fianco e porto istintivamente la mano dove mi fa male, ma non sento nulla sotto la pelle, né sangue né tagli.
≪Sarà divertente vedervi morire lentamente≫ esordisce Elena accompagnata da una risata vera, di gusto.
È divertita all'idea di vederci soffrire e non mi stupisco più di tanto perchè anche io non vedo l'ora di vederla crepare nel modo più lento e doloroso che esista sulle faccia della terra.

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