XXXVI

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[Joshua's point of view]

Liliana mi stampa un leggero bacio sulla guancia e corre verso le cabine lasciandomi qui impalato come... be', un palo. Si è 'ricordata di una cosa' ed è corsa via lasciandomi senza far niente e con una conversazione in sospeso con lei. Stavamo parlando del suo viaggio nelle Terre Antiche.
Giusto per fare chiarezza, io non ho mai voluto che ci andasse, ma non ho avuto cuore di dirle che non ero d'accordo - sorpresa sorpresa: ho un cuore anch'io- perchè se si fosse trattato di mia madre sarei corso e avrei attraversato oceani a nuoto pur di esserci.
Giusto per distrarla le ho chiesto di parlarmi un po'della sua infanzia, mi ha parlato della sua vita in Palestina e dei dolci che amava cucinare; hanno un nome abbastanza strano a dire il vero e ho fatto fatica a ripeterlo anche perchè la pronuncia è mille volte più difficile, non lo riscrivo per non fare gaff, perdonatemi. Sbuffo silenziosamente e torno sui miei passi incamminandomi verso il padiglione.
È quasi ora di cena e il mio stomaco brontola automaticamente quando il celo si fa buio -l'ho viziato molto, lo ammetto- pcosì mentre cammino mi sorprendo a immaginarmi mentre mangio una bella pizza. È da un po' che non ne mangio una e ne sento la mancanza.
Qualcuno mi da una pacca sulla spalla e mi volto con un sorriso stampato in faccia pronto a salutare Lily, ma svanisce una volta che vedo un ragazzo invece che lei.
≪Non sei Liliana≫ noto.
≪No, direi proprio di no≫ fa lui e si caccia le mani nelle tasche scure ≪Ti ha abbandonato, eh?≫
≪Non sono l'unico a quanto vedo≫ ribatto notando che Elena non è al suo fianco.
≪E tu cosa ne sai?≫ mi chiede in tono accusatorio.
≪Al contrario di quello che tu possa pensare, non diventate invisibili se state insieme≫
≪Ha parlato.≫ dice alzando gli occhi al cielo.
≪Cosa ho fatto?≫ chiedo, ma non mi arriva risposta perchè veniamo entrambi letteralmente investiti da una ragazza dai capelli scuri che rincorre un ragazzo biondo. Ci ritroviamo con la faccia nell'erba e non manchiamo di ritrovarci il viso in parte pieno di fili verdi. Rido per la faccia buffa di Nico e dopo essermi rimesso in piedi lo aiuto ad alzarsi.
≪Mi pare che quelli invisibili siamo noi due≫ dice incrociando le braccia e guardando i due ragazzi.
Avranno si e no dodici anni e mi scappa un sorriso vedendo la loro spensieratezza che posso permettermi anche io visto che ormai è finita tutta la faccenda della profezia e compagnia bella. Esattamente quattro giorni fa, i miei problemi nei confronti della mitologia Greca sono scomparsi e sono finalmente ritornato a ricondurre una vita normale negli standard di un ragazzo per metà divinità.
Nico alla mia destra si ripulisce il giubbotto dagli ultimi residui di terra e fili d'erba borbottando cose non molto carine nei confronti di quei ragazzini.
≪Oh, andiamo, Nico!≫ lo rimprovero spingendolo di lato ≪Sono ragazzi≫
Mi rivolge un occhiata seria e continua a spolverare il suo giubbotto.
≪Cosa facevi tu a dodici anni, sentiamo?≫ lo metto alla prova.
Io, a dodici anni, scorrazzavo per le biblioteche come se non ci fosse un domani urlando come un pazzo e rincorrevo le guardie che mi volevano acciuffare. Era il paradiso.
≪Non mi crederesti mai≫ mi risponde semplicemente e punta lo sguardo sui ragazzi che ci hanno investito pochi minuti fa.
≪Sono pronto a tutto.≫ affermo convinto.
Nico si lascia sfuggire una risata e mi scuote una mano di fronte alla faccia.
≪Credimi, mi prenderesti per bugiardo≫
≪Che cosa avrai mai combinato per passare per un bugiardo?≫ gli chiedo iniziandomi a spaventare.
Che cosa poteva fare?
Riti satanici?
Squartava degli scoiattoli?
Non mi stupirei se me lo dicesse, insomma, lui è un figlio di Ade re degli Inferi, capo supremo delle anime, il Dio di tutto quello che esiste di macabro sulla terra (e sotto).
≪Ehi, non ti spaventare≫ mi rassicura notando il mio tono di voce leggermente allarmato ≪e che credo che nessuno se lo aspetterebbe da uno come me. Anche io penso che sia stupido≫
Se poco fa ero spaventato, adesso sono confuso.
≪Ti prego. Mi scoppia la testa ed ho fame, arriva al sodo≫
≪Giocavo ad un gioco di carte chiamato Mitomagia dove ogni personaggio della mitologia Greca aveva una carta e dei punti di forza;≫ ammette lui ≪era divertente.≫
Scoppio a ridere così intensamente che perfino i ragazzini che si rincorrevano adesso mi guardano confusi.
Mi asciugo le lacrime e guardo Nico che è del tutto rimasto impassibile ed è adesso che mi rendo conto di aver fatto una figuraccia tremenda.
≪Ah, dicevi sul serio...≫ dico trattenendo le risate.
≪Nessuno mi ascolta mai!≫ si lamenta e mi tira per un braccio verso il padiglione.
La maggior parte dei tavoli sono per metà riempiti da ragazze e ragazzi intenti a chiacchierare. Assottiglio gli occhi e scovo il mio tavolo, ovviamente, ancora vuoto e saluto il figlio di Ade che si dirige verso il suo. Essendo vicini, il mio sguardo cade sul tavolo di Zeus: vuoto.
Inizio a preoccuparmi perchè trovo strano che Liliana non sia riuscita a venire, ma mi ripeto che non può esserle successo nulla perchè all'interno del campo siamo tutti al sicuro e finisco con il godermi la mia cena.
Nella confusione riesco a cogliere un pettegolezzo che accomuna tutti i discorsi dei semidei: "il fulmine di Elena".
Ormai lo hanno battezzato così e nessuno gli farà cambiare idea.
Alzo gli occhi al cielo perché proprio non li capisco, dovrebbero ringraziarla per averli salvati la pelle da quel toro della Colchide e invece non fanno altro che sparlarne.
Ehi!
Non pensate male, la sto difendendo perchè credo che non sia giusto, ma in fondo credo se lo meriti. Per quello che mi riguarda è il prezzo giusto per ripagare i danni causati dai suoi calci.
Rialzo lo sguardo che avevo posato sul mio piatto ormai mezzo vuoto per incontrare gli occhi più belli che abbia mai visto, ma solo per alcuni secondi perchè cambiano direzioni verso uno scellerato che credo si chiami Will Solace.
Parlottano per qualche attimo sottovoce poi Liliana lo tira per una manica facendogli sbattere le gambe contro il tavolo, rovesciando il mio bicchiere e facendosi notare da circa centocinquanta paia di occhi.
Punto lo sguardo su Liliana che assottiglia gli occhi prima di alzarli al cielo -probabilmente per maledire se stessa o le gambe lunghe di Solace- e trascinare Will lontano dal padiglione (e da orecchie indiscrete).
Mi ci vuole tutta la mia forza di volontà per non rincorrerli come uno stalker e sembrare uno psicopatico di fronte a tutto il campo.
Dopo alcuni secondi di disorientamento i semidei scoppiano in una marea di urletti e pettegolezzi che vengono urlati senza pudore. Preferisco, davvero, non riportarvi i contenuti per la mia e la vostra salute mentale. Non ringraziatemi.
Chirone batte un bel po' di volte lo zoccolo sul marmo prima di essere preso in considerazione e ci "chiede", se non ordina, di riunirci attorno al falò sugli spalti dell'anfiteatro.
Come un grande banco di pesci, arriviamo sugli spalti e mi soffermo a guardare le lingue di fuoco; le fiamme del fuoco sono alte e color porpora e rimango incantato così a lungo e intensamente che quando degli altri Mezzosangue mi vengono addosso inciampando non ci faccio caso e continuo a guardare il fuoco.
Sembra una magia, il modo in cui le lingue di fuoco danzano come se stessero provando un ballo è ipnotico.
≪Joshua c'è l'hai già la ragazza≫ mi fa notare Nico trattenendo le risate.
Mi ricompongo e gli scocco un'occhiataccia infernale (dovrebbe capire di che cosa stia parlando) e gli tiro un pizzicotto.
Mormora un 'ahi' appena udibile sopra le voci dei ragazzi e torna a ridere come un allocco.
Causa persa.
Alzo gli occhi al cielo stellato e raggiungo i miei 'fratelli' e le mie 'sorelle' che continuano a parlare tra di loro.
Noto subito che Will non c'è e che neppure Liliana si è fatta viva, ma faccio in tempo a pensarlo che intravedo tre figure avvicinarsi al falò. Quando sono abbastanza vicini al fuoco da essere illuminati e riesco a distinguerne i volti, i miei muscoli si rilassano alla vista della mia figlia di Zeus preferita.

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Bonnesoire (?)
aaaah, finalmente l'estate! :3
Vi chiedo solo una cosina e poi mi dileguo.
C'è questa storia che ho iniziato a leggere e che mi è piaciuta molto, la storia in questione è "Diana: power of elements", se vi interessano gli imprevisti e le coincidenze non coincidenze vi consiglio di leggerla, un bacio e buona estate a tutti!

il segretoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora