IX

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[Elena's point of view]

Apro gli occhi e, per mia grandissima fortuna, non sono più negli Inferi; quasi mi viene da piangere quando riconosco la stanza.
Mi ricordo di quelle pareti bianche piene di schizzi di vernice e abbozzi di disegni. Di quell'enorme scrivania dove ci ho passato ore a scrivere. Del letto dove sono distesa dove ho versato lacrime per le morti dei miei animaletti; purtroppo non sono mai stata molto brava con gli animali.
Mentre mi alzo dal letto mi chiedo come mai io sia qui -non che mi dispiaccia- dato che ero nei pressi di Los Angeles quando, beh lo sapete...
Cammino verso la porta e man mano che mi avvicino sento delle voci farsi sempre più vivide insieme al brontolio del mio stomaco, spero che mamma abbia avuto la decenza di preparare una torta al cioccolato in questi giorni.
≪Chi era l'oracolo quando c'era lei al campo?≫ chiede una voce abbastanza familiare.
≪C'era una vecchietta stecchita stipata nella soffitta della casa grande; era piena di ragnatele e...≫
Mia madre si blocca quando nota che la sto guardando. Le sorrido calorosamente, come non avevo mai fatto prima ≪Cosa c'è? Sembra che tu abbia visto un fantasma≫
Okay, era proprio squallida.
Mamma si alza in tutta fretta e corre ad abbracciarmi; mi bacia sulla faccia senza lasciarmi respirare e ringrazio il cielo che non abbia il rossetto o solo gli Dei sanno come sarebbe conciata la mia faccia a quest'ora. Giusto per farvene un'idea assomiglierei molto ad un pomodoro maturo.
Fa un passo indietro e mi squadra da capo a piedi con gli occhi lucidi, mi abbraccia ancora una volta e mi tocca la testa nel punto in cui avevo battuto. Ma dico io: con tanto spazio mi vai a toccare proprio lì?
≪Ahi!≫ esclamo facendo un passo indietro.
Lei mi tira per un braccio, mi attanaglia in un altro dei suoi abbracci e mormora ≪Scusa, scusa, scusa, scusa≫ finché qualcuno tossisce alle sue spalle.
≪Ci saremmo anche noi≫ interviene Annabeth con un largo sorriso.
La abbraccio forte e lei fa lo stesso, poi si uniscono man mano Piper e gli altri finchè anche Nico che se ne stava in disparte è stato tirato nella mischia da Jason.
Con la scusa di andare a prendere una sedia, arrivo in cucina e apro il frigo cercando una torta al cioccolato o della Nutella, ma rimedio semplicemente una mela, verde per giunta. Io odio le mele soprattutto quelle verdi, non mi piace neppure il verde.
Porto la sedia nel salotto e mi siedo con loro. Hanno dei sorrisi strani stampati in faccia, sembrano posseduti.
≪Allora? Non ci racconti nulla?≫ mi chiede mamma dopo svariati secondi passati in silenzio.
≪Uh giusto≫
Mi sono completamente dimenticata di essere stata negli Inferi per un po'di tempo. Gli racconto tutto: della strana conversazione avuta con Caronte, il ciondolo che ho preso (e ho ancora, EPIC WIN!), ciò che ci ho trovato dentro; di σκιά, dei guerrieri in armatura, di Greta, di Ade e della profezia che sono riuscita a ricordarmi grazie alle mie capacità psichiche sovrumane, ma tralascio la parte in cui mi ha detto che Hazel è sua figlia, preferisco parlarne a quattro occhi.
≪Mammaaaa!≫ esclamo dopo aver terminato il mio racconto che, stranamente, i ragazzi hanno ascoltato in silenzio ≪Cosa mi dici sulla tua foto nel ciondolo?≫
Lei si guarda attorno imbarazzata. Sembra che stia chiedendo aiuto alle pareti mandandogli un messaggio del tipo "Vi prego, crollate, vi prego." Nel fra tempo che lei cerca di dare forma alle sue spiegazioni io mi ritrovo a fissare Nico che sostiene il mio sguardo. Quando me ne rendo conto mi schiaffeggio mentalmente e distolgo lo sguardo tornando ad osservare mia madre che sembra ancora pregare le pareti e nel contempo di controllare il rossore che avrà ormai fatto di me una tavolozza di colore porpora.
≪Tua madre è figlia di Zeus!≫ esclama qualcuno.
Spalanco gli occhi e mi guardo attorno finchè non vedo Percy con le mani di fronte alla bocca. Annabeth lo sta guardando in cagnesco, come tutti, ma le occhiatacce che gli sta lanciando mia madre sono qualcosa di spettacolare e credo che potrebbe anche fulminarlo (ammesso che ciò che Percy ha detto sia vero).
≪Mamma?≫
≪Figlia.≫
≪Mamma.≫
≪Figlia.≫
Okay, questa scena l'ho già vissuta...
≪Mamma!≫
≪Figlia!≫
≪Basta temporeggiare≫ la rimprovero.
≪Si, okay, okay. Sono figlia di Zeus e quindi?≫ alza le mani al petto come per dire "allora scusa".
≪Hai avuto una figlia con il fratello di tuo padre, non è legale. Almeno credo≫ le ricordo.
≪Cos'è che ti ripeto sempre?≫ mi chiede indicandomi con l'indice.
≪Lascia subito quel barattolo di cioccolata?≫ chiedo facendo una smorfia.
≪No.≫ alza gli occhi al cielo ≪In amore e in guerra tutto è lecito≫
≪Ma non è legale!≫ ribatto.
Avremmo continuato così per tutto il pomeriggio (è pomeriggio vero? Ho perso la cognizione del tempo stando negli Inferi), ma qualcuno tossisce pesantemente più volte di seguito ed io percepisco il messaggio: "Dateci un taglio".
≪Prima che tu tornassi≫ interviene Piper sorridendomi ≪Stavamo parlando della profezia≫
Annuisco e aspetto mi dicano qualcosa, ma non sembrano voler parlare così, inizio io.
≪Giusto! Tu non la conosci..≫ interviene Hazel.
Un sorriso colpevole mi si forma sulle labbra.
≪Ho avuto modo di impararla≫
≪Come?!≫ esclama mia madre.
≪Lunga storia...≫ le dico muovendo le mani in aria per dirle di stare calma.
≪Oookaaay...Cosa intende per figli degli opposti?≫ chiede Frank.
≪Ad esempio mare e cielo, Poseidone e Zeus≫ mi spiega Jason.
≪Aspetta...≫ dico fissando il ragazzo ≪Tu sei figlio di Ze-≫
≪Giove≫ mi corregge lui automaticamente.
≪Giove, okay. Quindi sei mio... zio?≫
Solo adesso l'ho realizzato.
Io non sono un gran che con le parentele e robe simili perciò ho paura di aver fatto una figura di merda colossale. E se con il mondo semidivino funzionasse in maniera diversa? Dio che imbarazzo...
≪Si≫ mi risponde lui, quasi sbuffando.
≪Okay andiamo avanti≫ suggerisco.
E va bene che non sono il massimo come nipote e che è strano, ma almeno fingi di essere felice, e che cavolo!
≪Di conseguenza≫ interviene Piper ≪Dobbiamo trovare un figlio di Ade e di Apollo, uno di...-≫
≪No≫ la interrompo ≪Non è così≫
Mi fissano tutti come se li avessi appena detto che la terra è un trapezio quando, invece, ho semplicemente smontato le loro convinzioni.
≪E come sarebbe?≫ mi chiede in tono accusatorio Nico.
Dio che nervi.
Ade era più simpatico, lo ammetto.
≪Uno per ognuno≫ dico soddisfatta sfidando chiunque a dire che non è vero, ma dalle loro facce capisco che non hanno capito quello che sto cercando di dirgli.
≪Eh?≫ dicono tutti all'unisono sporgendosi in avanti.
≪Ade mi ha detto "uno per ognuno" ciò vuol dire che i semidei sono quattro, ma diretti discendenti degli opposti: uno di Poseidone, che sarebbe il mare; uno di Zeus che sarebbe il cielo; uno di Apollo, che rappresenta la luce e uno di Ade che rappresenta le tenebre≫
Più chiaro di così!
Come risposta alla mia perfetta spiegazione -non per vantarmi, ma io ho doti naturali... (Se certo...)- ottengo dei mormorii di assenso e sorrido compiaciuta.
≪E dove li troviamo? Siamo più di cento al campo≫ interviene Piper.
≪E non parliamo del campo Giove e di Nuova Roma≫ concorda Hazel.
A questo non ci avevo proprio pensato.
Come li troviamo? Un'elezione? Un referendum popolare? Come faremo, come?
≪Non ti ha detto nient'altro Ade?≫ mi chiede Annabeth con un espressione indagatori a sul viso.
≪N-No≫ mento.
≪Sicura?≫ continua lei fissandomi con i suoi occhi grigi che sembrano volermi risucchiare via il cervello.
Così però non vale.
≪Si≫ dico cercando di essere più sicura e di fargliela bere, ma stiamo parlando di una figlia di Atena, non so se l'idea rende.
Annabeth annuisce per nulla convinta e ciò mi fa pensare che la nostra conversazione non finisca qui.
"Perché non le hai detto dello spirito? E che sai di Hazel?"
Fottuta vocina. Perché sì, ecco perché, ora sparisci.
≪Andiamo a fare un giro?≫ interviene spropositamente Leo.
Si è per caso dimenticato che siamo dei Mezzosangue costantemente ricercati da mostri e, come se ciò non bastasse affatto, abbiamo sempre meno giorni per fermare Elena?
≪Ti sei forse dimenticato che dobbiamo ripartire al più presto?≫ chiedo sporgendomi in avanti. Leo fa lo stesso e ci guardiamo per alcuni secondi.
≪Il 5 luglio è ancora lontano≫ interviene Hazel pimpante.
≪C-Cinque? Mi sono persa un passaggio?≫ balbetto.
≪Lo dice la profezia≫ interviene Leo scocciato dalla mia ignoranza ≪Il giorno sacro a Giove: il 5 di luglio≫
Annuisco, poco convinta.
≪Possiamo fare un giro?≫ chiede Piper rivolta a Jason.
≪Certo≫ le risponde lui sorridendo.
I due piccioncini si stanno per alzare quando Percy e Annabeth intervengono all'unisono ≪Veniamo anche noi!≫.
Frank e Hazel si alzano mano nella mano e li seguono.
≪Di Angelo sei con me?≫ chiede Leo pimpante dirigendosi verso la porta.
Il figlio di Ade sbuffa, ma lo segue rivolgendomi uno sguardo quasi speranzoso poco prima di essere spinto da Leo fuori dalla porta di casa.
Eh no! Io non sarò l'unica forever alone.
Mi alzo dalla mia sedia e mi giro verso mamma cercando di interpretare la bambina innocente ≪Scusa, ci vediamo dopo≫
Non aspetto nessuna sua riposta e schizzo via, sbattendo la porta alle mie spalle.
Inspiro un bel po' d'aria fresca e la ributto fuori sorridendo. Sapete, è bello essere di nuovo nel mondo dei vivi, anche meglio di quanto mi ricordassi.
≪Aspettatemi!≫ urlo prima di aggregarmi a quell'allegro gruppo di semidei in cerca di morte.

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