Dopo esserci girate due ore di centro commerciale finalmente io e Camilla torniamo a casa esauste. Sono appena le 18:00 di venerdì, ma siamo in ritardo come al solito complice il fatto che abbiamo invitato i nostri parenti a cena fuori per comunicare la nostra partenza. Con Tiziana ci vedremo direttamente lunedi mattina in aereoporto, lei qui é sola e vuole lasciarsi anche lei alle spalle un rapporto impossibile con un uomo piu grande e sposato, non ci ha messo molto ad accettare la mia decisione di partire. Non ha nessuno a cui chiedere il permesso o a cui dire addio, i genitori sono morti circa due anni fa quando lei aveva 23 anni e ha cominciato a lavorare con me proprio per non pensarci. Le sono rimasta solo io e sapevo che partendo lei mi avrebbe seguito.
Io e Camilla invece dobbiamo salutare tutti e abbiamo pensato di farlo stasera insieme, pronte a sopportare anche pianti e strilli vari, ma si sa in due é tutto piu semplice.
"Gio che ti metti stasera?"
"Semplice Cami, ho tutto in valigia ho lasciato fuori poca roba"
Si il mio mini appartamento sembra un campo di battaglia, pieno di borse e borsoni, motivo per cui abbiamo invitato i nostri genitori fuori, qui non c'è spazio e avrebbero capito senza neanche darci il tempo di spiegare.
Camilla piano piano ha portato tutto da me tra ieri e oggi che la mamma non era a casa e da stasera per questi ultimi due giorni si ferma qui, cosi da poter finire di preparare tutto insieme e poi partire.
Tiro fuori un paio di pantaloni neri a vita alta, una cinta dorata, e un maglioncino bianco abbinato agli stivali, niente di troppo eccessiovo ma nemmeno scontato.
Sono alta circa 1.75, non sono magrissima ma ho tutto al punto giusto, capelli lunghi lisci e biondi. Non mi ritengo una super fica ma neanche una che non si nota.
"Come sto?" Camilla esce dal bagno con un vestitino grigio chiaro, corto davanti e piu lungo dietro con un velo. Decolté nere e giubbotino nero corto! É piu bassa di me, di circa 10 cenimetri, capelli lunghi castani e due occhioni enormi, uno spettacolo, anche lei con le curve al punto giusto.
"Stai benissimo sei una figa" dico ridendo lei mi fa la linguaccia e torna a truccarsi.
Finiti anche gli ultimi preparativi per la cena usciamo con la mia macchina, una bellissima Audi A 1 nera opaca comprata dopo tanti sacrifici con i miei svariati stipendi. Abbiamo prenotato in un ristorantino non lontano da casa, una zona molto chic cosi da poter ammirare il panorama oltre che mangiare bene.
Si, amo le belle cose. Il mio lavoro dopo un inizio difficile mi ha portato a permettermi molti lussi che prima non avevo, una casa in una bella zona, una bella macchina, cene nei migliori ristoranti di Roma, viaggi, gioielli e vestiti di marca, tutto cio che una ragazza a 25 anni sogna. Sono molto soddisfatta della mia vita, se non fosse per l'amore impossibile con Alessio potrei dire di avere tutto, amiche leali, lavoro che amo, una famiglia benestante e svariati sfizi che posso togliermi.
Arriviamo al ristorante in tempo per vedere i miei parenti salutarsi con quelli di Camilla e aspettarci fuori. Parcheggio e scendo a braccietto con Camilla un po per sorrgerci sui tacchi un po per avere il sostegno l'una dall altra. Appena ci vedono tutti ci vengono incontro tra baci, abbracci complimenti e domande. Sono molto soddisfatti del nostro lavoro, ora non so se lo saranno anche della nostra scelta.
Ci sediamo al tavolo e cominciamo ad ordinare, parlando del piu e del meno principalmente del lavoro. Non sanno dei nostri "amori" non perche ci sia qualcosa da nascondere ma perche se dicessi ai miei che la decisione l'ho presa anche per "scappare" da un ragazzo mi prenderebbero per matta. Io voglio che loro capiscano che cio che abbiamo deciso non é solo per loro ma anche per una nostra crescita professionale, e poi se non dovesse funzionare si puo sempre tornare indietro.
Dopo aver finito gli argomenti e anche l'antipasto decido che é il momento di lanciare la bomba. Decido di farlo io perche Camilla é sempre stata negata per gli annunci, e di questo passo non avremmo detto niente fino al caffé.
"Mamma, papa, Zia ( la mamma di Camilla, cosi la chiamo io ) io e Camilla dobbiamo darvi una notizia. Dopo questi due anni passati qui abbiamo appreso molto e imparato molto, e ci sentiamo pronte per fare un salto in avanti. Abbiamo deciso di aprirci un nostro studio medico e di cambiare posto, di partire. Siamo abbastanza mature e professionali da poterlo fare, siamo in tre e abbiamo la voglia matta di provarci..." tutti compresa Camilla mi guardano a bocca aperta e in silenzio. É zia a rompere il ghiaccio "scusa e quando partite? Perche non ce lo avete detto prima?"
"Perche sapevamo come l'avreste presa e detta con tutta sinceritá non vogliamo farci smorzare l'entusiasmo anche perche i biglietti sono gia stati fatti e la decisione é stata presa. Partiamo lunedi mattina"
"E dove andreste?" Questa volta é mia madre a parlare. Quando rivelo la meta tutti per poco non si strozzano con l'acqua.
"É solo per 6 mesi come prova e se dovesse andar bene penseremo se stabilirci o meno. E comunque é nostra l'attivitá possiamo venire quando vogliamo e stessa cosa voi. Non avete mai creduto a cio che facevamo e vi abbiamo dimostrato che sbagliavate. Permetteteci di dimostrarvi ulteriormente che é stata la scelta giusta..." alle mie parole rimangono tutti in silenzio, vedo nei loro occhi dissenzo ma sanno che non avrebbe senso contraddirmi, sono il tipo di ragazza che quando si mette in testa una cosa la fa e loro lo sanno meglio di tutti. Annuiscono e continuano a mangiare. La cena finisce nel silenzio piu totale, mi aspettavo queste reazioni ma non sono disposta a tornare indietro. Alla fine della cena ci salutiamo tutti con un caloroso abbraccio, mia mamma quasi con le lacrime e mio papa con un sorriso. Lui é l'unico che mi ha sempre appoggiato e anche questa volta seppur non dice niente per rispetto di mamma so che é cosi. Dopo un ultimo bacio io e Camilla ci giriamo in direzione della macchina pronte a affrontare altre due sfide, Celeste e Alessio.
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A UN MILLIMETRO DAL CUORE
Fanfiction"La vita passa, le persone se ne vanno, le cose cambiano, ma il mio punto fermo continui ad essere tu" Quante cose cambiano, che siano anni, che siano mesi. Indecisioni, discussioni, emozioni, confusioni, parole non dette e discorsi inconclusi che...