25 DICEMBRE
*Federico's pov*
Ho sempre amato il natale, fin da quando sono piccolino. Ero il primo in famiglia che spalancava gli occhi alle 7 di mattina per poter uscire dalla mia stanza e correre ad aprire i regali. Non ascoltavo mai mia mamma, e restavo sveglio fino a tardi per cercare di beccare babbo natale, ma non ci sono mai riuscito. Crescendo ovviamente ho capito che la cosa importante non erano i regali, ma era passare quei giorni in famiglia. Molto spesso il natale era uno dei pochissimi periodi che potevo prendermi di pausa, e sono sempre sceso a Carrara dai miei. Da quando ho conosciuto veronica le cose sono un pochino cambiate, facevamo la spola tra la mia famiglia e la sua nel primo periodo, poi abbiamo capito che passare del tempo solo io e lei ci piaceva di più e siamo quasi sempre partiti per qualche meta esotica per staccare la testa dalla routine quotidiana. Questo decisamente è il natale più strano che sto passando da quando ho memoria. Mi sistemo il ciuffo davanti allo specchio e finisco di abbottonarmi la camicia, ho una cena molto importante e non voglio fare brutta figura. Stamattina ho fatto la cosa che probabilmente dovevo fare tempo fa, e mi sento molto più leggero. Veronica aveva di gran lunga superato il mio limite di sopportazione e non ce la facevo più...con lo schiaffo a celeste poi, aveva tirato fuori un lato di sé che non potevo tollerare. Ebbene sì, l'ho definitivamente lasciata e lei ha preso le sue cose lasciando dubai, diretta non so assolutamente dove. Le ho anche detto che quando torno a roma voglio che le sue cose siano sparite da casa mia, esattamente come lei deve sparire dalla mia vita. Sono stato cattivo a lasciarla a natale? Forse si, ma sono sicuro che lei non ne fosse molto sorpresa. Le cose tra di noi si sono inclinate da tempo, e non aveva più senso stare con una persona per la quale non provo più nulla. Soprattutto se a poca distanza, qualche piano più sopra del mio, c'è una ragazza del quale sono innamorato da quasi un anno e non posso più farmi scappare l'occasione di averla nella mia vita. È proprio lei che è ignara di tutto, e sicuramente non si aspetta che tra poco mi presenterò alla porta della sua stanza insieme almeno ad alessandro. Mentre noi due siamo già pronti e vestiti, decisi ad andare a rimettere in carreggiata le nostre vite in questa notte così magica, stephan è sdraiato sul suo letto, con un pantalone della tuta e i capelli ancora bagnati dalla doccia
"Zio, ti vuoi muovere? Andiamo"
"Andate, io non vengo"
"Stephan, dai cazzo...è la sera di natale, vieni con noi"
"No, non ho intenzione di farmi rovinare anche il natale vedendo lei che sta tutta la sera al telefono con il suo fidanzato. Andate davvero, io starò qui...mi faccio portare qualcosa in stanza e poi mi guardo un film"
"Ste"
"Fede, è tutto ok davvero...andate"
"Se cambi idea sai qual è la loro stanza"
"Lo so" riporta lo sguardo sul telefono e mi esclude automaticamente dalla conversazione. Io guardo alessandro che alza le spalle, ci dispiace lasciarlo qui da solo ma penso anche che abbia bisogno di riflettere e che alla fine verrà con noi, ne sono quasi sicuro. Mi guardo allo specchio un ultima volta e poi mi metto in tasca una scatolina...non so perché qualche giorno fa mi è venuto in mente di prendere un regalo a celeste, forse perché dentro di me già sapevo come sarebbe andata a finire...spero solo che non me lo sbatta in faccia. Ho un po d'ansia, e non mi capitava da tempo per una ragazza...
"Ale, e se ci sbattono la porta in faccia?"
"È una possibilità Fede, ma noi almeno ci abbiamo provato. La vuoi celeste no?"
"Da morire"
"E allora andiamo...alla fine, a natale siamo tutti più buoni e magari anche loro perdoneranno più facilmente quello che le abbiamo fatto passare"
"Si ma tua moglie non ha menato camilla.."
"Ex moglie prego, vedrai che celeste saprà come farsi passare sopra la cosa" l'ascensore suona e io vorrei solo scappare via, che dio me la mandi buona. Sono il primo a bussare alla porta, fai che almeno non me la sbatta sul naso
"Arrivo" sento proprio la voce di celeste da dietro la porta e potrei giurarci, il cuore mi sta per uscire dal petto. La porta si spalanca e me la trovo davanti a pochissima distanza, la sua espressione è impagabile.
"Fede...voi che"
"Ciao, possiamo entrare? Cioe noi...avete già cenato?"
"No, veramente ancora no"
"Vi va se ceniamo insieme? Io, vorrei parlare un attimo con te prima"
Anche gioia e camilla hanno raggiunto la porta non capendo cosa stia succedendo, e quando ci vedono restano di sasso tanto quanto celeste
"Ci dovete della spiegazioni sicuramente, ma va bene. Ordiniamo qualcosa e ceniamo insieme" si spostano e ci fanno passare, l'assenza di stephan sicuramente si nota e vedo gioia stranirsi. Decido che per una volta devo fare qualcosa io, la prendo un attimo da parte mentre gli altri sono impegnati a scegliere che cosa ordinare
"È rimasto giù...gioia, se ci tieni a lui fai qualcosa adesso"
"Fede, non è semplice"
"Se ci tieni è semplice...io l'ho capito tardi, ma l'ho capito. Ho lasciato veronica stamattina, e sono venuto qui per dire a celeste che ci voglio provare davvero"
"Federico, ti conviene essere serio stavolta perche il terrazzo non è tanto lontano...e ci metto due secondi a farti volare di sotto"
"Sono serio, davvero. E tu pensaci a quello che ho detto...non buttate tutto quello che avete. Infondo è Natale no?" Le sorrido e poi la lascio lì a pensare, spero di averla convinta a scendere da stephan perche ho la netta sensazione che lui non salirà stasera. È ferito, davvero tanto, e non ce la fa a superare la cosa da solo. È il momento di sistemare la mia di vita, prendo da parte celeste e la porto sul terrazzo per isolarci un attimo da tutti gli altri
"Mi hai portata qui perché veronica ti ha detto di buttarmi di sotto? Non vorrai avermi sulla coscienza"
"Non sto più con veronica"
"Che cosa?"
"L'ho lasciata celeste, l'ho lasciata stamattina e la voglio decisamente fuori dalla mia vita prima di subito"
"Ce l'hai fatta a capirlo che non era adatta a te, complimenti...meglio tardi che mai"
"E non ho capito solo quello" faccio un passo avanti e mi avvicino a lei, tanto da far scontrare i nostri nasi, e le alzo il viso per poterla guardare dritta negli occhi
"Federico, non reggo un altra volta"
"Ho capito che voglio fare davvero sul serio con te, ho capito di aver perso un sacco di tempo e di averti fatto del male inutile...solo perché avevo paura di buttarmi, paura di uscire da quella che era la mia normalità ed essere felice davvero. Scusa, per tutto quanto. E soprattutto scusa se sono rimasto immobile l'altra sera, mentre veronica ti ha dato quello schiaffo che assolutamente non meritavi. Ho combinato io tutto questo casino e voglio davvero risolvere, davvero...perciò sono qui a chiederti se vuoi ancora fare sul serio con me" ho detto tutto d'un fiato, perché sono sicuro che altrimenti mi sarei bloccato come un deficente. Lei mi guarda, probabilmente allibita. Trema, non so se per il freddo o altro, ma nel dubbio mi levo la giacca e gliela metto sulle spalle in attesa che dica qualcosa. Non dice assolutamente nulla, sorride e mi abbraccia stretto...penso di non averla mai sentita così tanto come adesso. Me la sposto di poco solo perché devo baciarla perforza, non posso aspettare ancora. Sono stufo di buttare sempre tutto, questo no. La sento sorridere sulle mie labbra e io faccio altrettanto, quando riapro gli occhi mi perdo nei suoi e lo sento fino alla punta dei capelli...è spaventoso. Rientriamo dagli altri, con una consapevolezza in più, questo natale mi ha portato la felicità nella vita e non potrei chiedere altro. Ci sediamo sul suo letto, me la metto sulle gambe e le stringo la vita appiccicandola piu verso di me. Guardo alessandro, che è affianco a Camilla ma ancora si ostina a mantenere le distanze...lo fulmino con lo sguardo e gli indico il terrazzo, a me ha portato bene perché non dovrebbe farlo anche con lui
"Perche vi guardate voi due?"
"Perche alessandro deve muovere il culo" lo dico un po più ad alta voce, sperando che mi senta e che finalmente si decida ad aprire bocca nel modo giusto
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A UN MILLIMETRO DAL CUORE
Fanfiction"La vita passa, le persone se ne vanno, le cose cambiano, ma il mio punto fermo continui ad essere tu" Quante cose cambiano, che siano anni, che siano mesi. Indecisioni, discussioni, emozioni, confusioni, parole non dette e discorsi inconclusi che...