CAPITOLO 41

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Gioia pov
Dopo la serata di ieri sono abbastanza sfasata. Stamattina io e Camilla dobbiamo aspettare in casa vincenzo e alessio per organizzare le vacanze di Natale e Capodanno. ci hanno chiamato poco fa dicendo che erano quasi arrivati, ci é risultata strana la cosa ma insomma pur di non farci andare fino in ufficio va bene. Siamo abbastanza provate tutte e tre dopo la vista dei ragazzi ma é passata la cosa e sicuramente passerá brevemente come in precedenza.
Celeste ancora dorme essendosi fermata da me insieme a Camilla mentre io e lei ci siamo appena alzate in attesa di loro. Camilla si precipita in cucina a preparare il caffe mentre io vado ad aprire la porta, ci siamo appena alzate e menomale, visto che loro sono di arrivo nel giro di 5 minuti.
Apro la porta ancora assonnata e ancora incazzata con alessio non avendo chiarito la situazione precedente, e me li trovo davanti vestiti sempre impeccabili e con i cornetti in mano. Gli faccio segno di entrare stropicciandomi gli occhi e Alessio si avvicina per darmi un bacio, io mi giro dandogli la guancia, non risolviamo cosi stavolta.
Andiamo tutti e tre in cucina e anche loro salutando Camilla si siedono.
"Allora ..." dice Vincenzo
"Come mai a quest ora siete qui? Non dovete essere in ufficio?" Dico io sperando che Alessio colga la frecciatina direzionata a lui,
"In realta volevamo dirvi una cosa... Avete presente il viaggio dell' Azienda dal 20 al 7? Noi siamo stati invitati" dice Vincenzo.
"Quale quello a Los Angeles?"
"Si"
"E ci andate?" Chiedo scrutandoli entrambi. Entrambi con occhi bassi annuiscono e io e Camilla ci guardiamo.
"Cos e sta storia?" Dice Camilla
"Amore non possiamo dire di no"
"A quindi passiamo Natale e Capodanno separati? Va bene"
Camilla si sposta dal bancone della cucina e se ne va con Vincenzo che le va dietro.
"E tu non dici niente?" La mia domanda adesso é direzionata a Alessio.
"Che devo dirti?"
"A certo prima il lavoro poi il resto. Vai, ma non so se mi trovi al ritorno" davanti alla mia frase alza gli occhi e mi guarda,
"Come scusa? Per un viaggio?"
"No Ale non é un viaggio. É il viaggio, i week end, una convivenza... tu aspetti sempre che le cose vadano bene solo al lavoro, di noi come va va e io non voglio essere messa in secondo piano"
"Ma cosa dici? Ho detto a tutti che stiamo insieme e si vede pure che altro ti serve?"
"Non mi serve che tu lo dica a tutti cazzo mi serve che tu lo dimostri a me. sono stanca di chiedere sempre attenzioni" dico sbattendo le mani. Ho gli occhi lucidi e il cuore in gola, sto cercando di trattenere le lacrime il piu possibile per non dargli anche questa di soddisfazione
"Io sono cosi e lo sai, lo hai saputo quando mi hai detto ti amo e quando ci siamo fidanzati"
"E forse a me non sta piu bene"
"É per quello che hai rivisto ieri sera?"
"Che cosa c'entra lui? Non ci stavo minimamente pensando e per te e per gli atteggiamenti del cazzo che hai"
"Certo. vabbe io domani parto. Quando torno ne parliamo"
"Non so se ci sarà ancora qualcosa di cui parlare."
"Ma vaffanculo Gioia"
"Ma vacci te" gli dico spingendolo in dietro e uscendo di casa.
Sono stanca di essere messa da parte, sarebbero state le nostre prime vacanze insieme eppure lui preferisce fare facciata con i capi. Non é decisamente quello che voglio per me. Minimamente.
Decido che é ora di prendere in mano la nostra vita, così dopo aver camminato per un po davanti a un agenzia di viaggi entro.
Voglio regalare anche a noi qualcosa di speciale per queste due settimane, scegliero la meta per le nostre vacanze e saremo nuovamente spensierate. Quando si torna si vedra, ma per il momento voglio pensare a me.
Camilla pov
Mentre io mi diriggo verso la camera Vinzenzo mi segue tenendomi per il braccio
"Amore non fare cosi"
"Amore un cazzo, ti rendi conto che passeremo le vacanze separate? Ti pare normale?"
"Lo so lo so e non sai quanto vorrei cambiare le cose..."
"E allora fallo"
"Non posso e lo sai... non posso cazzo"
"E allora poi non tornare da me!"
"Cosa? Butti due anni cosi?"
"La vuoi una famiglia con me? Lo vuoi un figlio? Un matrimonio?"
Lo vedo deglutire e non rispondere.
"Vattene"
"Dai amo...."
"VATTENE" gli urlo. Lui mi lascia li direzionandosi verso l'uscita e esce con Alessio al seguito.
Io rimango li, da sola e impietrita. Mi fa male la testa e mi viene da piangere.
Ho sempre pensato che vincenzo vedesse un futuro con me, che mi volesse sposare e che volesse dei figli... invece il suo tentennamento di oggi mi ha fatto crollare tutte le certezze.
Non so se al suo ritorno vorro ancora stare con lui, lo amo si ma amo piu me stessa e il sogno un giorno di diventare mamma.
Quando sono assorta nei miei pensieri e sento la porta di casa aprirsi con Gioia che entra sorridendo.
"Che hai fatto amo?" Gli chiedo.
"Niente. Ho litigato con Alessio e be stavolta ho deciso che per queste due settimane non staremo qui a piangere ma bensi ce la godremmo"
"Be io ho appena scoperto che Vincenzo non vuole una famiglia con me... non so se ho voglia di godermela"
"Se lui non la vuole non ti merita e sti cazzi di Vincenzo e sti cazzi di Alessio... noi ce ne andiamo a Dubai"
"CHE?"

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