CAPITOLO 3

332 7 0
                                    


É mattina, sono sollevata dalla cena di ieri sera, direi che almeno un peso me lo sono levato. Mi alzo che Camilla ancora dorme, e decido di preparare il caffé per entrambe. Io oggi devo affrontare discorso Celeste e dopo be, ho chiesto a Camilla di andare al nostro ex ufficio cosi da portarsi via Vincenzo e lasciarmi sola con Alessio.
Celeste, una mia carissima amica che non abita a Roma ma a Bologna.
Ci siamo conosciute per caso su instagram e da li siamo diventate grandi amiche. É molto meno tempo che la conosco rispetto a Tiziana e Camilla ma é come se la conoscessi per intero. Sono tutte e 3 dei punti fermi per me e lei é probabilmente quella piu difficile da affrontare, non solo perche Tiziana e Camilla vengono con me ma anche perche tra noi ha sempre pesato la distanza nonostante lei si fermasse da me spessissimo... ora dirle che saró ancora piu distante non é facile ma spero capisca il motivo per cui lo faccio. Decido di farlo quella mattina stessa telefonicamente, tanto prima o poi avrei dovuto affrontarla, e quello era il momento migliore. Compongo il numero e lascio squillare il telefono, di solito ci sentiamo per messaggi ( non amo molto chiacchierare al telefono ) ma penso che in questa situazione una chiamata sia meglio, sia per spiegarmi sia perche glielo devo almeno quello.
"Pronto Amo Buongiorno" mi dice
"Ehi amore ciao tutto bene?"
"Si sono uscita a farmi una passeggiata in centro oggi non fa tanto freddo. Tu ti sei svegliata ora? Strano"
"Ah ah ah simpatica. Sono le 10 e di sabato non lavoro quindi. Senti devo dirti una cosa"
"Mi devo proccupare?"
"No insomma non é nulla di grave ecco, pero... insomma sai tutta la storia con Alessio no? E in piu sai quanti sacrifici abbiamo fatto per far si che questo lavoro andasse bene, io ho messo a repentaglio tutto per questo lavoro fregandomene del resto... mi sento pronta ad aprirmi un mio studio, voglio vedere se riesco davvero a essere autonoma e sopratutto a gestire tutto io con Camilla e Tiziana si intende. Abbiamo deciso di fare una nuova esperienza"
"Frena aspetta cioé vi aprite uno studio da sole? Tutto vostro?"
"Si"
"E dove?"
"Eh, é quello il problema... non qui."
"E scusa perche non me lo hai detto prima?"
"Perche non sapevo come dirtelo, perche gia siamo distanti e cosi sara anche peggio anche se potrai venire quando vuoi"
"Cioé tu me lo stai dicendo ora... Quando partite?"
"Lunedi"
"Scherzi vero? Cioe dopo domani? E quando pensavi di salutarmi sentiamo..."
"Celeste io..."
"No lascia stare. Ascolta lo sai che tu sei la mia felicitá vero?"
"Si ... ma cosa centra?"
"Ricordati questa frase." E attacca.
"Celeste... celeste pronto" ... provo a richiamarla e niente, le scrivo e niente... non ho capito questa frase e non ho capito perche non mi risponde piu. Nel mentre di tutte queste domande mi volto sentendo un rumore... mi trovo davanti Camilla che si stropiccia gli occhi e mi mima un buongiorno. Io la saluto passandole la tazza di caffé ancora caldo con due fette di pane e nutella.
"Con chi parlavi al telefono?"
"Celeste ma mi ha attaccato e non mi risponde piu"
"Dalle il tempo di metabolizzare lo sai che per lei non é facile."
Camilla e Celeste si conoscono, spesso abbiamo passato delle feste insieme, non sono amiche si intende ma per mio volere tutte si conoscono. Celeste tra tutte é quella piu sensibile, piu piccola e piu difficile da comprendere. Ha un passato difficile e ha fatto molta fatica a rialzarsi da alcune situazioni, con il mio aiuto negli ultimi anni la cosa é molto migliorata. Ci sentiamo sempre e spesso siamo insieme, il non sentirla mi preoccupa, ho sempre paura che possa fare qualche cazzata e a volta i suoi discorsi mi mettono paura perche io non sono li. Ho sempre cercato di farle pesare poco la distanza ma purtroppo per lei non é cosi. É l'unica che mi fa uscire questo lato protettivo, complice anche il fatto che io conosca per filo e per segno il suo passato e cio che si porta dietro.
"Spero davvero non faccia stronzate"
"Non ci pensare ora vedrai che si fara viva. Senti io ho detto a Vincenzo che andiamo li per le 12 cosi me lo porto fuori a pranzo. Che ne dici? Cosi tu e Alessio parlate in pace"
Annuisco e finisco di sparecchiare, casa per quando possa definirsi tale é in ordine e pulita, portate via le nostre cose rimarranno solo muri e mobili bianchi cosi come li ho trovati.
Vado in bagno e comincio a prepararmi, ho il cuore a mille e non ho preparato il bencheminimo discorso da fare, usciranno le parole che devono.

A UN MILLIMETRO DAL CUORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora