Gioia pov
Rientriamo con Stephan in stanza così da permettermi di riposarmi un attimo, Camilla é seduta accanto ad Alessandro sul letto, che ridono e scherzano,, sono ancora tutti e due in fibrillazione per il bimbo/a in arrivo, anche io devo dire che ancora non ci credo. Praticamente diventerò zia, l'unica cosa bella dopo questo periodo che abbiamo passato.
Alessandro sta con il tablet in mano, penso che se Camilla prima o poi non lo ferma comprerà tutto Amazon. Non sanno ancora il sesso eppure già stanno facendo pazzi acquisti.
"Amore tutto bene? Sei stanca? Ti senti male?" Mi chiede Stephan
"No amore tranquillo avevo bisogno di sedermi un secondo. Ti va di andare da Celeste?"
"Sei sicura? Non vuoi riposarti un attimo?" Faccio cenno di no e mi alzo prendendo Ste per la mano e incitandolo a farmi strada. La stanza di Celeste e vicino la nostra, siamo riusciti a farci mettere almeno sullo stesso piano così per vederci, Celeste ancora non cammina se non con il martelletto, dopo l'operazione al bacino servirà del tempo per riprendere a camminare del tutto, almeno un paio di mesi. La porta é aperta, lei é sdraiata e Federico le é seduto sulla sedia accanto, si tengono per mano mentre parlano e scherzano. Mi fermo sulla soglia e la guardo aspettando che anche lei si giri verso di me. Ci mette circa 5 secondi a voltarsi, come se sentisse la mia presenza vicina, mi guarda e sorridendomi felice porta a che Federico a voltarsi.
"Gio" si alza venendomi ad abbracciare
"Fede piano mi fai cadere" gli dico ridendo
"Scusa scusa" mi dice. Si stacca da me ridendo e dandomi un bacio sulla guancia, io mi stacco da Stephan avvicinandomi piano piano al letto di Celeste.
Quando sono vicino a lei la guardo sorridendogli, lei prova ad alzarsi con la schiena ma dopo l'operazione fa un po fatica, mi volto verso i ragazzi che sono rimasti sulla porta e li guardo
"Ragazzi ci lasciate un attimo sole?" Entrambi ci guardano e annuendo escono chiudendosi la porta dietro loro.
"Piccola" gli dico piegandomi su di lei per abbracciarla, lei ricambia più forte sentendo sul collo delle piccole lacrime che le scendono dal viso. So quanto si sia spaventata, per lei ma sopratutto per me, sapevo che se non ce l'avessi fatta lei non sarebbe andata avanti e quindi ho dovuto lottare, per Stephan e sopratutto per lei.
"Non piangere va tutto bene" le dico. Mi stacco da lei e mi siedo vicino prendendole la mano.
"Ci siamo svegliate insieme. Sarei voluta venire prima ma ho preferito venire quando ce l'avrei fatta con le mie gambe così da farti vedere che sto bene e piano piano mi sto riprendendo."
"Lo vedo che ti sei ripresa e non sai quanto sono felice"
"Lo so. Vedrai che riprenderemo a vivere le nostre vite come se non fosse successo niente"
"Mi dispiace per tutto. Lo sai che non avrei lasciato tutto... ci ho pensato e vero, ma poi quando ero lì su quel ponte mi sono fermata perché se avessero dovuto perdere te non potevo permettere che perdessero anche me... Non... Federico non sa nulla. Voglio parlargli, voglio fare ciò che faccio con te. Devo riuscirci"
"Penso che dopo questa esperienza abbiamo bisogno delle persone che amiamo, penso che Federico si meriti la tua fiducia. Non ti ha lasciato un attimo e poi devi cercare di farlo stare un po tranquillo, devi cercare di farlo fidare senno ogni volta che succede qualcosa andrà in panico."
"Hai ragione e solo che lo sai non e facile parlarne e poi in quel momento non ho pensato a lui sbagliando. Ho pensato solo a te"
"Io sto bene ora. Sono qui e cio che ci é successo quando ero in coma é stato un qualcosa di inverosimile. Era destino che tornassimo insieme e che una non avrebbe abbandonato l'altra. ce l'abbiamo fatta ma ora non dobbiamo pensare solo a noi ma anche a loro, a cosa hanno passato e a quanta paura abbiano tutt ora anche loro"
"Si. Devo parlare con Federico. Tu.. tu stai bene sicura?"
"Si. Sono solo affaticata ma sto bene. Tra un po quando usciremo torneremo alla nostra solita vita, vedrai che andrà tutto per il meglio"
"Ne sono sicura ora mi abbracci?" Mi chiede.
Mi sdraio accanto a lei facendomi spazio nel letto e la faccio appoggiare al mio petto, così come abbiamo sempre fatto, così come abbiamo sempre dormito. Rimaniamo un po così perché per troppo tempo siamo state divise, e perché era ciò di cui sia io sia lei avevamo bisogno.Camilla pov
Alessandro da quando gli ho detto che diventerà papà non sta più nella pelle. Ha cominciato a comprare di tutto e di più nonostante non sappiamo neanche il sesso, ride come un ebete e non smette un secondo di toccarmi la pancia.
Sono felice. Dopo una settimana in cui non sapevo come sarebbe andata, in cui avevo il mio ragazzo e la mia migliore amica tra la vita e la morte ora sono ufficialmente tornata a sorridere. Non so spiegare la sensazione che si prova, non so spiegare cosa vuol dire pensare di perdere tutto ciò che hai con un battito di ciglia, e per di più sapendo che avrei potuto crescere questa creatura senza ne padre ne zia. Per fortuna il destino si é messo una mano sulla coscienza e li ha riportati da me.
Gioia e Stephan tornano in stanza, Alessandro penso abbia un po bisogno di stare con il suo migliore amico, e io anche ho bisogno di stare con Gioia.
Cosi decido di prendere Gioia a braccetto e portarla fuori, qui ancora il sole di Roma scalda abbastanza, possiamo prendere una boccata d'aria senza peggiorare la situazione
"Come ti senti?" Gli chiedo.
"Bene. Penso che a breve potrò tornare a casa"
"Come sta Celeste?"
"Meglio... si e spaventata ma ora sta bene"
"Gio mi dispiace. Praticamente é sembrato che non me ne fregasse nulla ma ti giuro che io facevo avanti e indietro tra la stanza tua e quella di Ale... poi ho scoperto della gravidanza e insomma...."
"Amo non mi devi chiedere scusa. anche se ero incosciente io ti sentivo. Sentivo Stephan perennemente attaccato giorno e notte, sentivo Celeste piangere e sentivo te pregare che andasse tutto bene. Sapevo che eri qui e differentemente da Celeste e Stephan che avevano qui me, tu avevi anche Ale. Non che a loro non importasse si intende, Stephan stava da schifo ma tu eri divisa in due con il dolore per entrambi. Poi appunto il bambino... davvero non ti devi scusare"
"E che mi é sembrato di non aver fatto abbastanza. ero così felice quando Alessandro si é svegliato che mi sono sentita uno schifo nel vedere Celeste scappare e Stephan scoppiare a piangere quando sei peggiorata. Non capivo perché, perché lui si e te no, perché a me aveva ridato Alessandro e non te e ho avuto paura di provare troppo dolore... cosi ho cercato di non pensarci di pensare positivo"
"E hai fatto bene perché tutto é andato come doveva"
"Ancora non ci credo che tu e lui siate qui e stiate bene"
"E io ancora non ci credo che diventerò Zia"
Sbotto a ridere con le lacrime agli occhi. Ho avuto una paura di perdere tutto che tutt ora mi fa accapponare la pelle, gioia mi guarda sorridendomi e asciugandosi una lacrima con il pollice
"Va tutto bene, andrà tutto bene" mi dice.
E quando e lei a dirmi ste cose non so perché ma io ci credo sempre.
Torniamo dentro alla stanza dove ora non solo Alessandro ma anche Stephan lo sta aiutando a scegliere cose da comprare.
"Ste non fomentarlo ti prego. Sta prendendo talmente tante cose che sembra che il bambino non sia uno ma 5!" Dico a Stephan
"No Cami ma dovevamo prendere un completino della Roma. Perche sarà della Roma vero?"
"Hai dubbi?" Gli risponde Alessandro scatenando le risate mie e di Gioia.
"Si certo sarà della Roma" rispondo.
"Amore lascia Alessandro che senno cominci a comprare cose anche tu" dice Gioia a Stephan ridendo.
"Be' prima o poi servirà anche a noi intanto comincio a farmene un idea..." risponde Stephan
Io guardo Gioia che guarda lui e poi me sorridendomi... Non vedo l'ora di diventare zia anche io.Celeste pov
Queste ore passate con Gioia mi hanno fatto rinascere. Lo spavento che mi sono presa quando il suo monitor a cominciato a suonare come un pazzo... ancora sento i brividi addosso. É stata penso la paura più grande che io mi sia presa nei miei anni! Non ho ragionato, ho reagito di impulso, non ho pensato che lei non mi avrebbe lasciato perché non poteva, non poteva lasciare me, Stephan, Camilla... non ci ho capito più niente e ora ringrazio dio di essere viva. Federico é qui vicino a me, come sempre del resto, é sempre pronto a farmi ridere, a parlare con me ogni due minuti, a portarmi da mangiare da bere ogni cosa... ringrazio di avere lui vicino, che nonostante la mia testa matta ha scelto comunque di prendersi cura di me.
"Amore tutto bene" mi chiede
"Si. Penso solo che io debba dirti un po di cose e un po di spiegazioni... Diciamo che in passato non sono stata bene, di salute intendo e ho fatto fatica a riprendermi, anche perché non ero del tutto convinta di volerlo. Poi ho conosciuto Stephan e grazie a lui ho cominciato a lottare un po... qualche anno dopo Gioia, e con lei mi sono del tutto ripresa. Sono state le due persone che mi hanno letteralmente salvato la vita e il vederli insieme non può che rendermi felice da morire. Ho passato momenti di ricadute dove c'era Gioia, momenti in cui avevo paura di tante cose e lei c'era e ho avuto dei problemi con una persona e lei c era... ecco perché non ci ho capito più niente quando ho pensato che lei non ci sarebbe più stata. Sono abituata da anni ormai che quando succede qualcosa o ho un brutto pensiero corro da lei e lei mi tranquillizza. Ancora non riesco a individuare questa cosa in un altra persona. Ma dopo lo spavento che ti ho fatto prendere e dopo aver visto quanto tu stia facendo per me... ho capito che oltre a loro ora ho anche te e che tu veramente vuoi esserci per me. Non ti prometto che sarà facile e non ti prometto che ogni volta ti dirò tutto con facilità e che correrò da te subito immediatamente, ma ti prometto che ci proverò e che sicuramente ci riusciro"
"Amore mio ... ti prometto che ci sarò sempre così come ce stata Gioia. Non devi sentirti obbligata in niente davvero, ma quando vorrai io sarò qui"
"Quindi anche se io lo volessi per sempre?"
"Si anche se tu lo volessi per sempre"
Mi bacia e mi abbraccia forte. Finalmente sono riuscita a dire tutto ciò che ho passato a Federico e lui non é scappato, e rimasto con me ... Sono convinta della scelta che ho fatto, sono convinta che lui sia quello giusto e perché no, sono contenta che forse per una volta al per sempre posso crederci...
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A UN MILLIMETRO DAL CUORE
Fanfiction"La vita passa, le persone se ne vanno, le cose cambiano, ma il mio punto fermo continui ad essere tu" Quante cose cambiano, che siano anni, che siano mesi. Indecisioni, discussioni, emozioni, confusioni, parole non dette e discorsi inconclusi che...