CAPITOLO 14

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Stephan Pov

Sono le 8 e ci siamo svegliati quasi tutti e tre in contemporanea giusto il tempo di fare colazione e di vestirci per poi andare ad accompagnare Ale. Inizialmente io non volevo andare, ma Alessandro mi ha gentilmente detto che se io non fossi andato con lui non sarebbero andati neanche loro, mi ha praticamente minacciato. Infondo loro staranno lavorando quindi non avranno tempo di stare a presso a noi, e poi non penso neanche che Gioia abbia tutta questa voglia onestamente. Facciamo una bella colazione abbondante prima di andarci a preparare, siamo abbastanza assorti nei pensieri e anche abbastanza agitati quando in realta quello piu agitato dovrebbe essere Alessandro. Finiamo di mangiare e ci andiamo a preparare per uscire tra meno di un ora dobbiamo essere allo studio e nonostante non sia lontano comunque dobbiamo muoverci.

Gioia pov

Questa mattinata é iniziata strana o meglio questa nottata, Camilla non ha chiuso occhio e ha fatto avanti e indietro tra casa balcone fumando qualcosa come 10 sigarette, Celeste si é agitata tutta la notte visto che ovviamente il letto matrimoniale é mio e suo ha svegliato anche me. Morale della favola siamo andate a letto alle 2 per svegliarci alle 8 avendo dormito si e no 2 ore. Perfetto come primo giorno di lavoro. L'agitazione é la stessa per tutte e tre piu o meno, io non voglio vedere Stephan non voglio averci un confronto e non voglio sentirmi dire che l'ho abbandonato, Camilla é troppo poco tempo che ha discusso con Ale e non sa ovviamente come comportarsi in.questa ora in stanza da soli e Celeste dopo ieri neanche a parlarne, fosse per lei si chiuderebbe in casa e uscirebbe domani.
Preparo la colazione per tutte, Tiziana oggi sarsbbe andata a prendere i pacchi attivati dall'italia, con in corriere veloce ci vogliono solo 24 h, Celeste sarebbe stata in reception e io in realta con altri eventuali clienti che sarebbero dovuti venire. Camilla prende giusto un caffe prima di chiudersi nella stanza dove poi sarebbe stata a fare i massaggi ad Alessandro, é agitata da morire e quand'é cosi non sta ferma un attimo, meglio lasciarla sola, sa quello che fa. Tiziana é uscita presto stamattina lasciandoci un bigliettino dove diceva che sarebbe tornata per pranzo, io e Celeste finita la colazione ci andiamo a preparare per accogliere come meglio possiamo i nostri primi clienti.
Appena sentiamo suonare il campanellino rimaniamo impalate, Camilla é gia mezz ora che sta nella stanza e da li non si smuove, io e Celeste ci guardiamo e alla fine sono io ad andare ad aprire. Il primo ad entrare é Alessandro con Stephan e Federico al seguito.
"Ciao" dico a tutti che ricambiano il saluto.
"Ale guarda Camilla gia é in stanza, se vuoi seguirmi ti accompagno" mi fa cenno di si, faccio cenno a Celeste di far accomodare gli altri due e poi accompagno Alessandro in stanza.

Camilla pov

Dire che sono agitata é poco. Sono passate solo due settimane eppure riaverlo qui vicino a me mi fa sempre lo stesso effetto. Sono sicura di amare Vincenzo che tralaltro da quando sono partita é ancora piu amorevole e affettuoso, ma Alessandro mi smuove dentro qualcosa che non so spiegare, é come se sentissi il bisogno costante di averlo vicino.
Quando sento la porta aprirsi io mi sto oliando le mani, mi trovo Gioia e Alessandro dietro, che mi salutano.
"Cami io vado. Metti il timer a un ora. A dopo" Gioia mi fa segno come per dire respira, e poi si chiude la porta alle spalle.
"Allora..." mi dice Alessandro con tono agitato.
"Allora" rispondo io.
"Sdraiati che cosi cominciamo" lui fa come dico rimanendo in boxer davanti a me, ovviamente visto che la parte da massaggiare é la coscia destra. Non avevo fatto i conti con quanto sarebbe stato difficile restare concentrati con lui sotto di me ( sotto in senso metaforico ), cercavo di pensare a Vincenzo e a tutto cio che Alessandro mi aveva detto prima di andar via ma nulla, nulla mi distoglieva dal suo corpo caldo a contatto con le mie mani. I primi 20 minuti non abbiamo emesso un fiato, un po per l'imbarazzo un po perche non c'era nulla da dire, é Alessandro a rompere il silenzio.
"Se non é troppo chiedere come mai siete qui?"
"Gioia ha voluto cambiare aria. A Roma c'é rimasto ben poco e io l'ho seguita. Anche io apparte...."
"Cosa?"
"Lascia stare. Anche io ho poco che mi lega a Roma"
"Quanto resterete?"
"Sei mesi per ora. Poi chissa"
"Quindi quando io torno a Roma tu ci sarai?"
"Sei cosi convinto di tornare?"
"Non lo so"
"E allora cosa dovrei starci a fare io?"
"Be se tornero tornerai anche tu?"
"Mi era sembrato che non ti importasse molto il mio parere sulla tua partenza no?"
"Dai Camilla non ricominciare te l'ho detto non sapevo come dirtelo"
"E quindi hai preferito mentirmi bravo"
"Non lo sapeva neanche Ilenia"
"E sti cazzi Alessá io non sono tua moglie io non ti devo niente mentre TU se quanto meno non volevi dirmelo potevi almeno non prendermi per il culo dicendomi il contrario"
"Ok scusa ho sbagliato va bene?"
"No non va bene perche mai mi sarei aspettata di vederti qua, e non con cosi poco tempo da quando te ne sei andato"
"Ti dispiace?"
"Si perche il distacco poi é sempre peggio"
Lui non risponde ma lo vedo intristirsi e anche a.me quasi bruciano gli occhi. Mi é mancato un sacco ma non riesco a perdonargli il fatto di avermi mentito. Sono stata l'unica ad aver detto a Gioia che aveva fatto bene a chiudere con Ste proprio perche io come lei odio le menzogne, e io con Ale avevo fatto altrettanto. Ma in questi 6 mesi ho visto Gioia star male... anche io volevo stare cosi? Infondo mi ha chisto scusa e infondo devo vederlo per altri 7 giorni... nel mentre di questi pensieri l'ora é quasi scaduta... sono sollevata, ho bisogno di una sigaretta e di una boccata d'aria, ho bisogno di analizzare cos'é successo e di levarmi dalla mentre lui e le mie mani su di lui, ho bisogno.di sentire Vincenzo.
"Ale rivestiti, per oggi ho finito"
"Grazie Cami sei stata bravissima, allora a domani..."
"Si a domani" si avvicina per salutarmi con due baci come ha sempre fatto ma sono io a indietreggiare... lui capisce di essere invadente e annuisce facendomi solo un segno con la mano. Nell uscire chiudendo la porta, do finalmente sfogo alle lacrime.

Gioia Pov

In quest ora ho cercato di fare di tutto per non incrociare lo sguardo di Stephan TUTTO, sono andata su casa, ho sistemato i plichi, ho chiamato Tiziana ho fatto finta di smanettare con il computer, niente quest ora é infinita. Lui se ne sta li buono buono sul divanetto con il telefono in mano a fare non so che mentre Federico sorride come un ebete a Celeste che ricambia. Decido che é ora di fumare una sigaretta ed esco, la situazione non ls reggo piu.
Accendo la.sigaretta respirando a pieni polmoni quando sento una folata di profumo che mi fa voltare
"Sará cosi d'ora in poi?"
 "Sará com é stato per sei mesi. Come tu hai deciso che doveva essere"
"Hai fatto vedere che non te ne é fregato un cazzo in questi sei mesi brava, detto fatto, ora?"
"Ora rimane cosi. Ho scelto la Cina perche avevo sentito che saresti tornato a Roma, e be scusa ma io non volevo proprio averti tra i piedi" lo vedo incassare il colpo e allonanarsi
"Bravo scappa sai fare solo questo" gli urlo dietro mentre lui si dirige chissa dove.
Rientro buttando a terra la sigaretta quando trovo Celeste e Federico vicini, lui con una mano sulla sua gamba e lei seduta accanto a lui, lui parla e lei guarda per terra. Conosco quello sguardo é in panico piu totale. Presa gia dall'incazzatura con Ste mi avvicino a loro,
"Non pensi di starle un po troppo addosso? Mollala" dico a Federico trascinando per un braccio Celeste
"Vattene in casa... ORA" lei rimane un po perplessa ma obbedisce. Io guardo Federico che non capisce
"Non devi capire devi solo andartene. Alessandro ha fatto ci vediamo domani" Senza neanche molta delicatezza li sbatto fuori... e siamo solo al 1 giorno.

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