*Celeste's pov*
Da quando Federico è andato via, e io sono ancora più confusa di quanto non lo ero prima. Razionalmente io e lui non abbiamo nulla, lui ha veronica e io sono solo una sua distrazione che è durata qualche giorno e basta. Si sa che le cose a distanza non fanno altro che fare male, e sopratutto se non c'è una base non può nascere niente di concreto. In questo periodo ho avuto molto tempo per pensare, per decidere, per capire che cosa voglio ma prima di tutto cosa merito per me stessa. Io qui, a shanghai, a pensare a lui e a all'ultimo bacio che ci siamo scambiati. Lui li, a torino, a lottare per una maglia da titolare contro tutto e tutti e con veronica sempre al suo fianco. Quando è partito, mi aveva quasi convinta che ci avrebbe riflettuto, e chi lo sa magari l'avrebbe anche lasciata. La verità è che non ce la fa, e forse per me è molto meglio cosi. All'inizio ci siamo anche sentiti per un periodo, ma niente di eclatante. Io poi ho capito che per me era meglio quasi cancellarlo, o almeno provarci. Ho smesso di seguire tutto quello che succedeva in italia, il campionato, la nazionale. Meno lo vedevo e meglio era, o almeno così mi ero convinta. Più passava il tempo e più federico era nella mia testa giorno e notte, senza che io potessi farci niente. Ero arrivata ad odiarlo, le avevo provate tutte...tranne ammettere che mi ero davvero innamorata di lui. Ma non era una cosa contemplata questa, non poteva succedere, non con lui, non di nuovo con l'uomo sbagliato. Come se non bastasse la mia vita è cambiata in un attimo, di nuovo. A distanza di soli 6 mesi dalla nostra partenza, abbiamo deciso di abbandonare l'esperienza in Cina e fare ritorno in italia, a casa nostra. Non ero per niente felice all'idea, anche se la consapevolezza che lui è ancora a torino e ci resterà mi ha rasserenato abbastanza. Io ho deciso di non tornare a bologna, ma di seguire le ragazze a roma e restare con loro. Siamo assolutamente convinte che questa sia la scelta più giusta per tutti, perché roma è casa loro ed è sempre stata un po anche casa mia. Ed è proprio qui che abbiamo messo le basi per ricominciare, e non sta andando neanche così male dopotutto. Un tonfo mi riporta alla realtà e guardo l'orologio...cazzo, non mi sono ancora truccata e tra meno di mezz ora mi passano a prendere. Ovviamente, come tutti i giorni, come tutte le sere, mi sono persa via nei miei ricordi...nei miei sogni, in quello che sarebbe potuto essere se solo federico avesse preso una decisione. L'ho fatto io al posto suo, e anche se ora è tutto un po più difficile perché siamo di nuovo nello stesso paese, sono determinata a rimanere ferma nella mia posizione. Non dobbiamo vederci, non dobbiamo sentirci, anzi...io devo trovare uno svago e chissà che l'occasione buona non sia proprio la festa di stasera, organizzata dall'azienda per cui io e le ragazze lavoriamo. Qualcosa stasera ha fatto sì che mi mettessi particolarmente in tiro, come se aspettassi qualcuno poi...
L'arrivo di un messaggio mi fa capire che è arrivato il momento di andare, mi guardo allo specchio per l'ultima volta e relego federico in un cassetto della mia testa e lo chiudo a chiave come ogni giorno...resterà sempre e solo un sogno, la realtà è altro.*Federico's pov*
I binari della mia vita non potrebbero essere più intrecciati di cosi, davvero cazzo federico, ma che hai nel cervello? Ma che ho avuto nel cervello quando ho detto che stasera ci sarei stato a questa dannatissima festa.
"Amore, sei pronto?" Veronica compare da dietro la porta e mi guarda
"Quasi, tanto c'è tempo"
"Non c'è tempo fede, ma dove hai la testa?"
"Arrivo, arrivo vero...che ansia" lei sbuffa e sbatte la porta, dio non ce la posso fare. Mi butto un po d'acqua in faccia per darmi una svegliata, ma non è che serva a molto. Mi liscio io completo elegante della squadra e sospiro guardando lo stemma che mi hanno cucito addosso più o meno 4 mesi fa. E già, da quando ho fatto rientro in italia le cose sono notevolmente cambiate. In squadra non ho trovato lo spazio che cercavo, mi sono infortunato qualche volta di troppo e ad agosto avevo già le valige pronte. Destinazione? La capitale...sponda giallorossa. Da agosto a questa parte vesto la maglia numero 33 giallorossa, sono il nuovo centrocampista della roma. Centrocampista, esterno, insomma ovunque vuole il mister basta giocare. Ho ritrovato un paio di amici e sono soprattutto sereno...come non lo ero da tempo. Peccato che la sfera privata non sia allo stesso punto. Sono un codardo, ho avuto più volte la possibilità di mollare veronica ma mi sono cagato sotto e non l'ho mai fatto. Cosi lei mi ha seguito a roma e ora non si scolla più neanche per scherzo. Quando sono sceso dall'aereo, mi ero davvero convinto di lasciarla per poi tornare subito da celeste e mettermi finalmente con lei. Poi tutto è cambiato, abbiamo iniziato a sentirci di meno, fino a che lei ha smesso proprio di rispondere. Io non ho fatto niente per nascondere il fatto che la mia vita con veronica prosegue a gonfie vele, e sono convinto di averla infastidita. Lei ha conosciuto un paio di ragazzi qua e la, ma penso che ora come ora sia single. Penso o spero, dipende dalle prospettive che non ho mai analizzato più di tanto. Mi accontento, mi accontento di avere veronica che mi fa da tipo tappetino e se ne va in giro con la mia carta di credito in tasca tutti i giorni. Si, decisamente mi faccio abbastanza schifo...ma cosa posso fare ormai? Ci siamo esclusi a vicenda dalle nostre vite per non farci del male gratuito, anche se darei tutto pur di sapere che cosa fa in questo momento. Ho provato a sondare il territorio con stephan ma non è che lui sia messo molto meglio di me, anzi. Nessuno può sbrogliare i fili che io stesso ho incasinato da morire giorno dopo giorno, ormai ci sono dei nodi così grossi che neanche se li tagliassi riuscirei ad uscirne davvero.
"Amore, avanti" oddio, ora la uccido giuro, non ce la posso fare. Fa così tutto il dannato giorno, amore di qua, amore di la, ma io, ma tu. Non sta zitta un secondo, non le va mai bene niente. Perche diavolo non l'ho lasciata a Torino quando sono partito? Perche? Più di una volta mi sono immaginato la vita con celste, come sarebbe averla qui tutti i giorni che mi gira intorno. E sono arrivato alla conclusione che sarebbe bellissimo, ma davvero bellissimo. E allora perché non colgo l'occasione? Non lo so neanche io. Ho sempre rimandato, sempre aspettato, tanto c'è tempo...e poi però il tempo non c'è mai per davvero, e io mi ritrovo con il culo per terra come adesso
"Amore il cellulare" una volta nella sua vita almeno fa qualcosa di buono e mi porta il telefono
"Vestiti che sono pronto, rispondo e arrivo" le faccio un cenno con la mano e aspetto che esca dal bagno prima di accettare la chiamata "ziooo"
"Ziooo allora? Sei pronto? Ti stiamo aspettando, mazza sei sempre il solito. Ti stai facendo i capelli?"
"Senti da che pulpito, metto la giacca e arrivo. Non possiamo scappare vero?"
"Ma che sei scemo? Il presidente ci lincia se lo facciamo. Lo sai che sono feste a cui non puoi mancare a meno che tu non abbia 40 di febbre e sia ricoverato in isolamento. La rompi palle viene?"
"Stephan!"
"Dai lo sai, da quanto te lo dico?"
"E da quanto io lo dico a te? Comunque si, viene. Mi ha già stressato la vita e sono convinto che sia già uscita di casa"
"Dai muovi il culo, questa serata senza di noi non comincia lo sai"
"C'è dell'alcol vero?"
"Non dobbiamo farci beccare però, o sono cazzi. Dai muovi il culo che qui è gis una lagna"
"Arrivo"
Ho sempre odiato queste feste, sono inutili e noiosissime. Tutti in tiro per una cena a cui siamo obbligati ad andare, in cui dobbiamo sorridere a tutti, stringere mani, e fingere che quello sia proprio il luogo in cui vorresti essere con accanto la persona che vorresti avere. Io ad oggi, non sarò ne dove voglio essere, ne con chi voglio essere. Ma me la sono cercata no? Apro e chiudo instagram in pochi secondi, non devo farla rientrare nella mia vita, non in una serata già pesante come questa
STAI LEGGENDO
A UN MILLIMETRO DAL CUORE
Fanfiction"La vita passa, le persone se ne vanno, le cose cambiano, ma il mio punto fermo continui ad essere tu" Quante cose cambiano, che siano anni, che siano mesi. Indecisioni, discussioni, emozioni, confusioni, parole non dette e discorsi inconclusi che...