Alice Pov.
Guardai l'ora sporgendomi dal letto, le tre e quaranta. La mano di Niccolò mi stringeva a sé in una presa ferrea. Eravamo ancora nudi coperti solo da un leggero lenzuolo. Illuminato dalla luna, il viso di Niccolò era disteso e rilassato.
Gli accarezzai la guancia e lui sorrise stringendomi al suo petto.
"Non dormi?" Farfugliò dandomi un bacio.
"Mi sono svegliata di botto." Ammisi sotto il suo sguardo preoccupato.
"Ci fumiamo una sigaretta?" Chiese accarezzandomi i capelli ed io annuii.
Infilai la sua maglietta e uscii fuori in balcone. L'aria era pungente come spine. Lui mi seguì con i pantaloni della tuta e la felpa sbottonata.
"Copriti che fa freddo." Sussurrai dandogli un leggero bacio, mentre gli allacciavo la zip.
Mi passò la sigaretta e con uno scatto accese la fiamma.
Dal balcone di Sara si sentirono dei passi e poi lo spostare delle sedie. Niccolò armeggiò con il cellulare e poi lo infilò in tasca.
"Dobbiamo trovare un modo per cui Alice, non sia proprio come la immagina Niccolò." La sorella usò un tono riflessivo.
"L'ho minacciata e lei ha la pelle troppo dura per lasciarlo stare. Le ho detto che domani i suoi genitori sapranno come ha perso la verginità. Te lo ricordi il piano che avevamo fatto geniale per manovrarla?" Sentii di dovermi sedere, lo aveva fatto per usarmi.
"Certo, quel ragazzo era contentissimo di collaborare in quel modo." Nemmeno lui era casuale, era tutto architettato. Niccolò mi afferrò la mano stringendola.
"Beh chiamali no?" La sorella rise ed io guardai Niccolò che mi accarezzò dolcemente il viso.
"Vediamo come si comporta Alice domani. Se esegue, non ce ne sarà bisogno." Mi stava venendo mal di testa.
"Ma a me interessa sapere che tu non ami uno che non ti ama." Una cosa sensata la sorella l'aveva detta.
"Non lo amo, è ovvio. Io so perfettamente che diventerà famoso, ha tutte le carte in regola. Fidanzata un mese con lui avrei potuto avere follower e fama. Poi è arrivata quella zoccola di Alice, i suoi ideali e la sua perfezione agli occhi di tutti. Io e Niccolò scopavamo e andava bene. Potevo fargli foto mentre dormiva..."
"Quanto pensi che durerà con Alice?"
"Dai Danie' l'hanno vista tutti la chimica tra di loro. Quelli se sposano e c'hanno figli. Ridono alle stesse battute, hanno gli stessi modi di pensare, parlano dei stessi film. E si amano, dovresti vederli come si guardano. Sembrano i film melensi." Alle parole di Sara lo guardai, sorprendendolo a guardare me. Insieme lasciammo andare un sorriso e lui si inginocchiò al mio fianco.
"Ti amo Ali." Sussurrò al mio orecchio.
"Sssh." Lo baciai accarezzandogli i capelli.
"E se ora lui fosse con lei? Magari stanno a letto insieme." Niccolò fece la smorfia del magari ed io lo spinsi ridendo.
"Può farci quello che vuole con quella puttanella, lui deve rendere onore al nostro patto ed entro domani darmi un briciolo di notorietà altrimenti, Alice se la scorda." Sara sembrava determinata, entrai dentro sotto gli occhi stupiti di Niccolò che non capiva cosa stessi facendo. Feci rumore con la finestra e spostai la sedia pesantemente.
Anfibi e mimetica per proteggere la carriera di Niccolò.
"Mamma, metti il vivavoce. Devo parlare con te e papà." Mostrai il cellulare con nessuna chiamata avviata a Niccolò che scosse la testa. "No, sto bene. Almeno credo.
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Ovunque tu sia.-𝒰𝓁𝓉𝒾𝓂𝑜.
FanfictionNiccolò è un ragazzo pieno di sogni, ambizioni seppure sia anche pieno di insoddisfazione. All'alba di una svolta e di una realizzazione di un piccolo, enorme, sogno, cercherà se stesso in un paio di occhi. Come ogni cosa, bisogna saper cogliere l...