Alice Pov
Il tour di Niccolò poteva dirsi concluso.
Il tredici maggio replicò la data romana, e poi a distanza di giorni, Bari. Napoli e Perugia per poi concludere a Firenze.
Per qualche data ero riuscita ad organizzarmi per seguirlo, e devo dire che visitare altre città mi era piaciuto tantissimo."Alice! Non trovo più i costumi!" Urlò dal salone.
"Li ho lavati, sono stesi in balcone!" Risposi infilando in valigia outfit ben decisi già dall'inizio, così non avrei perso tempo in vacanza.
Decisamente mi serviva un po' di svago, ed ero riuscita a prendermi dei giorni con la scuola, che di lì a poco si sarebbe conclusa.
La destinazione mi era sconosciuta, ma andava bene ovunque, purché ci fosse lui."Ali' è una settimana, mica se trasferimo!" Rise indicando la mia valigia piena.
"Che ne puoi sapere, sei un uomo." Bofonchiai mordendo il suo snack.
"Che animale." Rise fissandomi in cagnesco.
"Io mi siedo e tu la chiudi!" Ordinai.
"Mi piace perché mi dai sempre una possibilità di scelta." Rise facendomi cenno di avvicinarmi a lui.
"Che vuoi?" Chiesi sorridendo.
"Volevo un bacio, ora non voglio niente! Vai siediti." Borbottò fingendosi offeso.
"Piccolo cucciolo di foca." Gli saltai in braccio e lui mi afferrò al volo, baciandomi.
"Valigia che?" Chiese sdraiandomi sul letto.
"Dai!" Lamentai ridendo.
"Amore, 'sta storia che quando io voglio fare qualcosa di bello, tu mi ridi in faccia, deve finire." Sorrise posandosi su di me.
"Ti prometto che in vacanza non usciremo dalla camera da letto, va bene?" Chiesi accarezzandogli il viso dolcemente.
"Proposta allettante, ma diciamo che ho in mente altro!" Mi lasciò un bacio sulle labbra, più per distrarmi dalle domande che altro.
"Ma è in Italia?" Tentai.
"Non te lo dico." Assunse l'aria di sufficienza, alzandosi dal letto.
"Se poi te meno, non te lamenta'." Borbottai andando a sedermi sulla valigia.
"Provaci." Mi sfidò.
"Dai, mi chiudi la valigia?" Lo pregai.
"Ora non mi va più." Incrociò le braccia con fare sostenuto.
"Per favore." Scorretto lo so, ma la combo voce da bimba, occhi dolci e labbruccio funzionava incredibilmente bene su di lui.
"Sei stronza." Borbottò tirando la zip per chiudere la valigia.
"Bene, siamo pronti. Un caffè al bar e andiamo?" Chiesi infilando gli occhiali da sole.
"Caffè e andiamo." Ripetè imitando la mia mossa degli occhiali.
Trascinai la valigia in ascensore, e lui carico di beauty case, borsone per le scarpe e la sua valigia mi seguì.
"Stai bene Ali?" Chiese ridendo.
"Sì perché?" Mi specchiai sistemando i capelli.
"Ti vedo molto leggera." Si indicò ed io annuii.
"Così deve essere." Risposi ridendo.
"Ma piantala." Mi spinse fuori dall'ascensore soffocando una risata.
Caricò la macchina in doppia fila, mentre io ordinavo i due caffè nel bar.
"Ei ragazza." Entrò nel bar puntandomi un dito contro.
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Ovunque tu sia.-𝒰𝓁𝓉𝒾𝓂𝑜.
FanfictionNiccolò è un ragazzo pieno di sogni, ambizioni seppure sia anche pieno di insoddisfazione. All'alba di una svolta e di una realizzazione di un piccolo, enorme, sogno, cercherà se stesso in un paio di occhi. Come ogni cosa, bisogna saper cogliere l...