Alice Pov.
Ad un giorno dalla recita, i bambini sembravano totalmente in stato confusionale, non ricordavano le battute e molte volte confondevano i ruoli.
"Jacopo! Per favore, almeno tu! La poesia la ricordi?" Domandai portandomi una mano sulla fronte.
"Sei stanca?" Il bambino mi guardò con gli occhioni, ed io annuii buttandomi seduta a terra.
"Sentite, lo so che è un po' difficile. Però io ci tengo affinché voi vi divertiate, e così non vi divertite. Quindi come facciamo?" Domandai massaggiandomi le tempie, in cerca di idee.
"Ali, giochiamo?" Una bambina mi si posò fra le braccia, e lí un'idea. Farli provare sotto forma di gioco, ma dovevo arrivarci piano.
"Che avete fatto ieri pomeriggio?" Chiesi curiosa.
"Sono stata una principessa e ho dovut..." guardai la bambina con fare confuso; ma la cosa bizzarra fu che proprio tutti bambini, stavano accampando storie di fantasia. Con quello che sembrava un semplice racconto di un pomeriggio, si stava trasformando in una trama fantasy degna dei fratelli Grimm.
Basita misto scioccata, ripresi le prove. Quando la campanella della ultima ora suonò, guardai il cellulare.
Uscii a passo spedito, e dopo aver salutato l'ultimo bimbo, mi fiondai nella sua auto.
"Ei." Mi avvicinai per baciarlo, ma lui mi posò le labbra sulla guancia. "Giusto." Sorrisi chiudendo la cintura di sicurezza.
"Come stai?" Domandò torturandosi le labbra.
"Dai bene, tu?" Sussurrai senza guardarlo. Sembrava davvero un viaggio a ritroso.
"Ora bene. Ti piace il pesce?" Mi guardò sorridendo.
"Scusa, che domanda è?" Sbottai a ridere.
"Ali, ma sei veramente deviata! Il pesce animale che nuota!" Rise guardandomi basito.
"Scusa. Vai continua. Comunque sì." Tornai seria.
"Mah. Se me lo facevi alla prima uscita, penso che ti chiedevo subito di sposarmi." Rise accarezzandomi i capelli.
"Che cosa?" Domandai guardandolo di traverso.
"E allora Ali'! Che dovemo fa?" Mi guardò scioccato dalla malizia che stavo mettendo nelle sue frasi.
"Oh, ma sei te che parli a doppi sensi!"
"Ali, cuore mio. Dillo a me, che hai da dire al riguardo?"
"Nulla. Va bene tutto. Allora? Dove mangiamo?"
"A 'sto punto non è che vuoi passare prima a casa?" Sembrava totalmente divertito.
"Dai smettila, cretino." Lo spinsi ridendo.
"Dai smettila, cretino." Imitò la mia voce con atteggiamenti svenevoli.
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Ovunque tu sia.-𝒰𝓁𝓉𝒾𝓂𝑜.
FanficNiccolò è un ragazzo pieno di sogni, ambizioni seppure sia anche pieno di insoddisfazione. All'alba di una svolta e di una realizzazione di un piccolo, enorme, sogno, cercherà se stesso in un paio di occhi. Come ogni cosa, bisogna saper cogliere l...