56. Baci

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!presenza di contenuti espliciti!

Le mie mani accarezzano il suo petto da sopra la sottile stoffa della sua maglietta. Poi scendono verso il basso, sull'addome, fino a fermarsi alla cintura dei suoi pantaloni e lì indugiano un po'.

Nel frattempo, le mie labbra lasciano umidi baci sul suo collo.

«Che stai facendo?» sussurra in un sospiro.

«Ho voglia di te, Andrews.» Gli lascio un altro bacio, poi succhio e lecco. Quando mi allontano vedo la chiazza violacea che ho creato.

Comincio a slacciare la cintura, il bottone, e abbasso la cerniera. La mia mano si infila scaltra e veloce nei pantaloni e accarezza il suo membro da sopra le mutande. Sento Jace gemere mentre porta indietro la testa fino ad appoggiarla sulla mia spalla. Gli lascio un bacio sulla guancia, poi un altro all'angolo della bocca, infine gli sfioro le labbra.

A questo punto si volta di scatto, facendomi rimanere confuso per un attimo. In un lampo afferra la mia maglietta e me la toglie, e lo stesso fa con la sua. Successivamente si avventa sulle mie labbra, e mi bacia come se non ci fosse un domani. Le nostre lingue si cercano e si incontrano e si leccano, il tutto mentre i nostri respiri si fanno pesanti, mentre le sue mani mi aggrappano i capelli e li strattonano, mentre le mie fanno altrettanto.

«Voglio scoparti, Jace» mormoro sulle sue labbra, con gli occhi ancora chiusi e col fiato ancora corto.

«Anch'io» risponde semplicemente.

«Mi sembra di essermi trattenuto troppo a lungo, ho questa voglia irrefrenabile di te da giorni e giorni. E non mi importa di niente, solo che ti voglio possedere e voglio farti godere.»

«Meno parole, più fatti, Alec.»

Mi si illuminano gli occhi mentre guardo nei suoi con il sorriso stampato in faccia: «Vuoi dire che ti va bene se sono io l'attivo?»

Jace alza gli occhi al cielo. «L'importante è che ti muovi, cazzo.»

«Non sei ubriaco, giusto? Sei consenziente al cento per cento, giusto?»

«Sì, Alexander, sì. Adesso taci, cretino, e baciami.»

Mi lancio letteralmente su di lui, e insieme atterriamo sul mio letto. Non vedevo l'ora che arrivasse finalmente questo momento, e adesso che ci siamo ho un po' d'ansia, ma tanto desiderio.

Perciò, mentre mi preoccupo e mi domando se gli farò tanto male, mentre mi accerto mentalmente di avere dei preservativi nel cassetto del comodino, mentre mi chiedo come sarà, le mie labbra cominciano a vagare per tutto il suo corpo.

Passo dal collo già marchiato e mi soffermo sul suo petto, baciandolo in ogni punto, sentendo la sua pelle tendersi e diventare più sensibile del normale, stuzzicando i suoi capezzoli, leccandoli e baciandoli. Sentire Jace gemere mi rende impaziente di saltare i preliminari e andare subito al dunque. Ma non voglio che tutto finisca troppo presto, vorrei che questo momento non finisse mai, che si prolungasse all'infinito.

Scendo con i baci lungo la linea centrale dei suoi addominali evidenti, baciandolo con un'insolita lentezza, adesso, come se volessi sottoporlo ad una tortura, come se volessi farmi desiderare sempre di più ad ogni secondo che passa. Lo bacio fino ad arrivare all'ombelico, quindi gli sfilo i pantaloni con tutte le mutande di fretta e furia - perché il desiderio non aumenta solo in lui, le cui mani vagano veloci sul mio corpo, a palpare ovunque -, lui scalcia per liberarsene definitivamente.

Libero da ogni ostacolo, vorrei fiondarmi direttamente alla meta, invece lo tiro verso di me fin quando le sue gambe non poggiano sulle mie spalle e la sua testa piegata sul materasso è completamente rivolta a me. In questo modo comincio a lasciare una scia di baci che sembrano causali ma che, in realtà, hanno sempre lo scopo di renderlo impaziente.

Ama e fa' ciò che vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora