Quando gli ho detto che credevo di essermi innamorato di lui, quella sera seduti sotto le stelle al lago, in realtà mentivo. Era una bugia bella e buona, io non credevo di essermi innamorato. Perché lo sono sempre stato, fin dal primo momento, e quando quella sera gli ho rivolto quelle parole, sapevo benissimo che quell'amore lo provavo da tantissimo tempo ormai, non solo da poco, e ne ero a dir poco sicuro.
Il sorriso sul suo volto mi ha lasciato a bocca aperta, mi ha riscaldato il cuore e in quel momento non potevo essere più felice. Non credo che esisterà mai un momento così felice come quello. Credo che fosse il massimo della felicità che una persona possa mai provare.
Ma avevo ragione, quel pomeriggio in cui io e Nate abbiamo avuto quella rissa: non importa se io ne uscirò ferito a morte, non importa se sarò il cattivo della storia, io non posso permettere che Alec soffra ancora e ancora e ancora per colpa mia.
E poi... sono un patetico ragazzino che ha una paura tremenda del pensiero dei suoi genitori. Non posso permettermi di perderli, non voglio rimanere solo. Ho paura di ritrovare nei loro occhi lo stesso sguardo della gente a scuola che mi circonda ogni giorno. Ho paura che anche loro possano puntarmi il dito contro e ridere di me, dirmi che sono malato e spedirmi in una casa di cura. So che non siamo nell'Ottocento, so che oggi le cose sono migliorate. Ma non ho il coraggio di scoprire il verdetto, perché non credo proprio che sarà positivo.
Ho sempre sentito le loro battutine, le loro risate e i loro versi di disgusto ogni qualvolta che si parlava di gente non etero. Come posso anche solo avere il coraggio di confidarmi con loro e rivelargli quello che davvero provo? Il solo pensiero mi terrorizza e mi mette ansia.
A volte sono lì lì per parlarne e finalmente togliermi questo peso dalle spalle, questo segreto così importante che non riesco più a mantenere. A volte ho veramente fiducia nella loro possibile reazione. Ma l'attimo dopo mi prendo completamente per pazzo e comincio ad avere di nuovo brutti pensieri.
Anche se quando mi parlano mostrano i loro più gentili e sinceri sorrisi, anche se abbiamo un bellissimo rapporto - nonostante siano spesso assenti da casa -, come posso sapere che le cose non cambieranno una volta che avrò detto loro chi sono davvero?
Continuare a pensarci in questo modo, per ore, per giorni, per notti intere senza neanche riuscire a dormire, mi sta distruggendo. Mi fa arrabbiare il fatto di non poter avere sicurezza e determinazione, di non poter dire "Sono questo, non mi importa cosa pensate, perché tanto sempre questo rimarrò." Non avrei neanche il coraggio di andarmene di casa se dovessero cacciarmi. Non voglio perdere il loro amore, non voglio.
E se tutto questo dovesse avverarsi, se i miei genitori non dovessero prenderla affatto bene... io non so come potrei reagire. Già quando Alec mi ha rivelato che il suo strano coming out è andato alla grande, ho provato una forte invidia, quella solita rabbia che deriva dall'impotenza e l'ho colpito.
Non mi sarei mai immaginato di fare di nuovo una cosa del genere, mi sembrava più realistica l'idea che gli unicorni esistono. Eppure ho perso il controllo di me stesso, delle mie emozioni e del mio raziocinio.
E se qualcosa come quella dovesse succedere davvero, quindi, ho paura che potrei sfogare tutto il mio dolore su Alec e io non voglio assolutamente che accada qualcosa del genere. Assolutamente no.
Perciò non riesco a capire se la mia decisione di lasciarlo sia stata dettata dal mio volerlo proteggere dal dolore che posso dargli, o sia stata una scelta puramente egoistica. Voglio proteggerlo dal male che potremmo incontrare nella gente e che, come è successo con Nate, ci ferirà, o voglio solo scappare con la coda tra le gambe per la paura?
Mi ha detto di essere stanco qualche giorno prima che io lo lasciassi. Stanco di nascondersi. E ora come ora io non posso mai dargli quello che vuole, non so se ne sarò mai in grado.
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Ama e fa' ciò che vuoi
RomanceAlexander Black è un ragazzo dell'ultimo anno del liceo e aveva una vita normale fin quando, ad una festa all'inizio dell'estate appena conclusa, una foto è stata pubblicata dal suo profilo Facebook scatenando la cattiveria della gente. In quella fo...