Extra 9 - Se quella foto non fosse stata pubblicata

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Eccomi qui, seduto a questo banco l'ultimo anno di scuola. Seguire le lezioni e prendere una marea di appunti è una delle poche costanti nella mia vita, oltre ad avere una reputazione da bullo e oltre... ad essere innamorato di un ragazzo.

Quando ho visto arrivare Alexander Black alla mia festa, qualche mese fa, ho avuto il coraggio donatomi dall'alcol di avvicinarmi e baciarlo. Cosa diavolo mi è saltato in mente?, mi sono sempre chiesto ogni giorno dopo quel momento.

Menomale che nessuno ci ha visti, che quel bacio non ha fatto notizia. Ma... davvero lui non se ne ricorda affatto? Se fosse stato così, probabilmente non avrebbe neanche più il coraggio di guardarmi negli occhi quando mi passa accanto nei corridoi, o quando abbiamo le partire di basket.

Però io me lo ricordo benissimo, mi ricordo esattamente ogni cosa. Così cerco di evitarlo sempre, di evitare il suo sguardo, perché non posso fare a meno di osservare le sue labbra e ricordarmi ogni particolare di esse e della sua lingua che tocca la mia. E poi i miei pensieri cominciano a farsi più impuri, e so che giunto a quel punto non saprei più come fermarmi.

Ho cercato innumerevoli volte di cancellare i miei sentimenti per lui, di provare a nasconderli o almeno a metterli da parte, ma ogni volta tutto questo si rivela totalmente inutile. Quando finalmente avevo messo da parte tutti i miei timori, o forse l'alcol li aveva oscurati per me... lui non ricorda assolutamente nulla.

Non so dire se sia una cosa positiva o negativa. Ma la cosa più importante è che non è successo nulla di estremamente più catastrofico, come qualcuno che ci scatta una foto e la pubblica. Quando sono andato da lui era completamente solo, perso nell'oblio dell'ubriacatura, sdraiato sul prato.

Ma quel bacio è stato il migliore che abbia mai dato, il migliore. Per tutta l'estate non ho fatto altro che pensare a come affrontare una volta per tutte quello che provo e quello che sono, perché di quei baci ne vorrei all'infinito. Non posso continuare a privarmi di qualcosa di così prezioso.

Solo che... ogni volta che vedo come Alec mi evita, probabilmente perché ho una reputazione da bullo, non riesco proprio ad affrontarlo. Mi odia per il mio comportamento? Eppure ho cercato di moderarmi negli ultimi tempi, tutto per lui. Ah, quanto sono patetico. Fin dove mi spingerò per lui... senza che lui consideri nemmeno la mia esistenza?

Oggi abbiamo gli allenamenti per la partita della prossima settimana, e come capitano non posso assolutamente mancare, anche se so già come finirò.

Mi trasformerò in uno stalker, perché i miei occhi non potranno fare a meno di fissare il corpo di Alec mentre si cambia e mette la sua divisa.

È mai possibile che io e lui non parliamo mai nonostante siamo nella stessa squadra? Le nostre interazioni si limitano solo alle grida di battaglia durante le partite, e poi nulla più.

Davvero sono così antipatico ai suoi occhi? Come faccio ad avvicinarlo? Perché, dopo aver avuto il tempo di materializzare i miei sentimenti, non ho più alcun dubbio: voglio dichiararmi.

Ogni volta che ho pensieri del genere, però, la paura mi paralizza e mando all'aria tutti i miei piani. Lui non la prenderà mai bene. Lui non è come me. E poi... i miei genitori non la prenderanno mai bene, mai e poi mai.

E quindi tutti i dubbi e le incertezze che mi hanno tormentato da sempre, fin da quando ho capito che Alexander Black mi piace, mi sopraffanno e mi impediscono di fare ciò che realmente voglio.

«Andrews!»: il coach urla il mio cognome a piena voce e rimbomba sulle pareti di questa palestra. «Vieni immediatamente qui!»

Alzo gli occhi al cielo: oggi non è il giorno perfetto per farmi incazzare, coach. «Mi dica.»

Ama e fa' ciò che vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora