GIORNO 28

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Un'altra notte trascorse serenamente.
Erik restò a dormire da Jessica, svegliandosi verso le 6.30. Si scostò piano per non svegliarla e si rivestì in fretta, uscendo da lì circa mezz'ora dopo. Si passò una mano tra i capelli e sospirò, ripensando a ciò che era successo tra loro. Si recò in un bar lì vicino e, acquistata la colazione, si recò al casolare. Arrivato, trovò Caleb che dormiva sul divano. Posò il sacchetto sul tavolo e attese il suo risveglio per raccontargli l'accaduto.
Dopo quindici minuti, Caleb si svegliò grazie al profumo di caffè. Aprì gli occhi e vide Erik.
«Oh, buongiorno!» sorrise.
«Buongiorno!» esclamò, facendo una smorfia «partiamo con il dire che sono sconvolto» gli passò il caffè «e che, oltre alle manette, mi è toccato il frustino».
Si mise seduto, afferrando la tazza. «E poi?» lo guardò con curiosità.
«Vuoi sapere i dettagli?!» si accomodò di fronte a lui «vado a casa sua. Appena arrivo davanti alla sua porta, mi afferra per il colletto e mi tira dentro. Lei era pazzesca... Completino nero e tacchi a spillo» sorseggiò il suo caffè «non mi dà nemmeno il tempo di fiatare che, in un attimo, mi spinge in camera da letto, facendomi cadere di peso sul materasso. Afferra la mia camicia e la strappa» fece una smorfia «le chiedo di far piano ma... Niente! Continua a farmi qualunque cosa. E per qualunque, intendo tutto! Lì per lì mi stava anche piacendo. Fino a quando non tira fuori dal cassetto delle manette e un frustino. A quel punto, ho iniziato a cacarmi sotto» si passò una mano sulla fronte «mi afferra i polsi e li blocca alla testiera. Prende il frustino e, senza darmi il tempo di riflettere, inizia a colpirmi sull'addome» lo fissò sconvolto «me lo ha fatto sentire anche sul pacco, Cal! Che cazzo di problemi hanno ste donne? Ho scopato con una che mi ha frustato per tutta la durata dell'atto».
Lo fissò sconvolto e all'improvviso scoppiò in una grassa risata. «Quindi hai concluso?».
«Ho concluso per forza! Più non mi piaceva, più lui non collaborava, anzi... Era attivissimo» sospirò «è insaziabile, Cal! Mi ha stremato».
Continuò a ridere. «Cavoli, amico! Ti piaceva eccome. Altrimenti lui avrebbe collaborato» gli diede una pacca sulla gamba «e pensare che avevi paura».
«È una sensazione strana. Non so se mi è davvero piaciuto... Saranno state le candele, l'atmosfera e quel seno in bella mostra. Sono stato sottomesso per la prima volta e non credo di voler ripetere l'esperienza. Avrei preferito qualcosa di più dolce».
«Allora lascia perdere. Ormai la faccia lì in mezzo l'hai messa» si ricompose «se lei vuole per forza fare quelle cose, mollala!».
Annuì. «Non è quella giusta! Io voglio poter fare tutto, nel modo più romantico. Anche se non amo la donna con cui decido di fare sesso, in quel momento diventa totalmente mia» fece spallucce «mi butterò su Chloe».
«Vuoi morire adesso, o non appena finisco il mio caffè?».
Scoppiò a ridere. «Sei davvero egoista, Caleb Jones! L'altra sera aveva scelto me sotto le stelle» sogghignò.
«Non ricordava nulla di tutto quello che disse» rise «era spensierata sotto l'effetto dell'alcol».
Annuì divertito. «Quelle gote rosse la rendevano bellissima. Hai davvero un fiore nelle mani, Cal! Chloe è speciale, qualunque cosa faccia. Che sia sobria o ubriaca, riesce a strapparti un sorriso, anche se il mondo va a puttane» addentò il suo cornetto «in tutta questa merda, lei resta la cosa migliore che potessimo conoscere. Ha cambiato per sempre la nostra vita! È riuscita a farmi essere meno egoista e più umano».
«Ed è per questo che dobbiamo proteggerla! Nessuno deve osare farle del male, suo padre incluso».
«Già! Quel grandissimo bastardo non merita una figlia così meravigliosa» lo guardò «oggi saprai se lo stronzo ha intenzione di pagare oppure no».
«Temo di conoscere già la risposta» addentò anche lui un cornetto «quel bastardo non prova affetto per la figlia. Come potrebbe cedere alle suppliche di una donna che non ha mai amato?».
Si passò una mano tra i capelli. «Allora l'unica nostra speranza resta Samantha. Prima ci facciamo dare quei dannati soldi, prima mettiamo fine a tutta questa merda».
«Già! Mi spiace chiedere del denaro a quella donna. Ma Joseph non scherza».
«Chloe non ti odierà per questo, Cal! Lei sarà sempre dalla tua parte. Anche se sarà sua madre a darci quei soldi» lo rassicurò, accendendo la tv.
«Ehi, ma quello è Morgan» spalancò gli occhi.
«Cazzo!» proferì, alzando immediatamente il volume.

35 DAYS OF YOUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora