Era tarda sera, e Jungkook stava cercando di chiudere la sua valigia. La mattina seguente sarebbe dovuto partire per Busan, e sarebbe dovuto andare a casa di sua madre per le ferie di Pasqua.
La mattina dopo, la sua sveglia iniziò a suonare alle 6 e 30 spaccate. A fatica si alzò, andò in bagno e si sciacquò la faccia. Doveva darsi una mossa, aveva il treno alle 8 e 15.
Una volta in treno, indossò le cuffiette e mise la sua playlist preferita. Sarebbero state due ore e mezza lunghe da passare senza far niente, e decise di scrivere un messaggio a Taehyung.
Jeon Jungkook:
Buongiorno, ho appena preso il
treno e sto andando a Busan.
Cosa fai oggi?
8.26 a.m.Probabilmente il maggiore stava ancora dormendo nel suo letto, e Jungkook era così annoiato che iniziò a sonnecchiare appoggiato al vetro del finestrino, con la playlist che continuava a selezionare canzoni una dopo un'altra.
A svegliarlo fu sua madre, che alle 10 e 25 decise di chiamarlo per sentire che fine avesse fatto. «Jungkookie? Amore, dove sei? Sei arrivato? Ti ricordi a quale fermata della metro scendere o devo mandare tuo fratello a prenderti alla stazione?» disse la donna, mentre tempestava suo figlio di domande.
«M-Mamma, forse è meglio se mandi Junghyun a prendermi, ho un valigione. Credo di arrivare per le 11, in ogni caso ti chiamo, okay?» disse il corvino con la voce impastata dal sonno.
«Okay, mi raccomando, stai attento e indossa la mascherina. Hai mangiato? Vabbe, ti preparo lo stesso qualcosa.» disse la donna dall'altro capo del telefono.
«Mamma, stai tranquilla. A dopo.» disse il corvino chiudendo la chiamata, tutte quelle domande appena sveglio l'avevano fatto rincoglionire.
Già avendo il cellulare in mano, decise di aprire KakaoTalk e vedere se il suo hyung avesse risposto al suo messaggio, ma notò che non gli era nemmeno arrivato. Rimanendo un po' in pensiero, decise di prepararsi per scendere dal treno, la fermata a Busan era vicina.
Mentre cercava di scendere, una ragazza dai lunghi capelli neri salì e urtò la sua valigia, facendola cadere. Immediatamente si scusò e aiutò il corvino a prenderla. «M-Mi dispiace, non l'ho fatto apposta..» disse, con una rughetta in fronte.
Jungkook subito le disse di non preoccuparsi, e lei disse «Sono scortese se chiedo come ti chiami? Credo di averti già visto, da qualche parte.» mentre scrutava il suo viso.
«No, figurati. Piacere, sono Jungkook.» disse il corvino porgendogli la mano, che venne subito afferrata. «Piacere, Jinsoul.» disse, e il corvino spalancò la bocca.
«Tu sei la sorella di Yoongi, vero?» disse, e la ragazza annuì sorridendo. «Ecco dove ti avevo visto! Sei quel ragazzino che vedo sempre nelle sue foto. Beh, mi fa piacere averti conosciuto finalmente, Yoongi non ci ha mai presentati.», anche per Jungkook era un piacere averla conosciuta, ma era veramente tardi.
«È stato un piacere anche per me! Scusa ora devo andare, farò uno squillo a tuo fratello. Ciao!» disse velocemente, prima di liquidarla e scendere.
Più tardi avrebbe chiamato il suo hyung per informarlo di cos'era successo. Ma adesso era troppo impegnato a cercare con lo sguardo suo fratello. A un certo punto vide un ragazzo agitare la mano, e realizzò che era proprio lui.
Gli andò in contro sorridendo e trascinando la valigia, e poi lo abbracciò. «Hyung! Mi sei mancato così tanto! Aiutami a portare questa valigia.» disse il corvino.
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Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...