Jungkook sbattè violentemente la porta, frustrato. Era così impegnato a pensare a ciò che era successo con il maggiore che non si accorse nemmeno che era già sera inoltrata.
Si accasciò ai piedi della porta, piangendo e deglutendo. Prese il telefono che aveva appoggiato sulla scrivania, e nel mentre con un colpo secco fece cadere tutti i fogli e le penne che si trovavano affianco.
Digitò il nome del suo migliore amico, e lo chiamò. «Mi ha lasciato. E se n'è andato.» disse singhiozzando, senza nemmeno far parlare Yoongi. Il corvino era agitato, e il suo Hyung si preoccupó immediatamente.
«Aspetta, calmati. Cos'è successo?» disse Yoongi, infilandosi le pantofole. Sapeva bene che il minore quando era in preda ad una attacco di nervi era capace di fare cazzate e provocare danni, sia a sé stesso sia alle persone intorno a lui.
«Mi ha lasciato, Hyung! Cosa non capisci?! Ha detto che non se la sente di continuare! Gli ho chiesto se centrasse la questione del contatto fisico, ma ha iniziato a dire che lui non mi meritava eー» il corvino si bloccò, singhiozzando ancora al ricordo delle parole del maggiore.
«Aspetta, vengo da te. Che gran coglione ti sei scelto, amico.» disse, prendendo Jimin per un braccio e uscendo dalla stanza per raggiungere il suo amico.
Yoongi, entrando in stanza del corvino, notò subito quanta confusione c'era. E capì dallo sguardo di Jimin che lui aveva lasciato la stanza in ordine, eppure sembrava fosse passato un tornado. Dei fogli scarabocchiati erano sparsi sul pavimento, con due penne nere ai lati opposti.
Il corvino, invece, era accovacciato a terra. Yoongi chiuse la chiamata che nel frattempo era rimasta aperta, e raggiunse il suo amico. «Alzati, cosa fai a terra?»
Il corvino alzò soltanto la testa al cielo, sospirando e lamentandosi. «Hyung, non posso andare avanti senza lui.» disse, tirando su col naso.
«Gli ho urlato di non andarsene.. che se avesse fatto un altro passo allora avrebbe voluto dire che non mi ama.. Hyung.. si è fermato, ma ha ripreso a camminare.» disse, lamentandosi ancora come se provasse dolore fisico.
«Prova a capirlo, non vuole essere toccato.» disse Jimin. «No.. È stato lui a toccare me. Mi guardava con quegli occhi, mi accarezzava, e poi mi ha lasciato.» disse, lamentandosi ancora. Era come se avesse ricevuto una pugnalata e ora stesse piangendo per il dolore.
Yoongi prese un bicchiere e lo riempì con dell'acqua, dandolo poi al corvino. «Bevi, e respira. Calmati.» disse, il minore non replicò e bevve.
«Hyung.. già non potevo abbracciarlo, ora non potrò nemmeno guardarlo in faccia.» disse, chiudendo gli occhi. Aveva bevuto un goccio di quell'acqua, ma sentiva ancora quel dolore impossessarsi del suo petto.
Iniziò a tremare come una foglia, il bicchiere traboccò e il corvino sentì un peso sul petto, alla base del collo. Riprese a piangere più di prima, e Jimin vedendolo in quelle condizioni si lasciò scappare una lacrima.
«Siete bravi a farvi male a vicenda.» commentò Yoongi, asciugando le gocce sul pavimento con un fazzoletto di carta.
Jungkook aveva una confusione dentro sé, sentiva come se qualcosa o qualcuno lo stesse soffocando. Poche volte gli era capitato di sentirsi così, e ogni volta pensava di star per morire. Era sudato, continuava a piangere e a pensare al fatto che il suo fidanzato l'avesse mollato, proprio dopo una dichiarazione.
«Hyung..» disse il corvino ansimando, gli mancava il respiro. Yoongi si chinò vicino a lui, iniziando ad accarezzargli le ciocche di capelli ormai zuppe di sudore, dovuto ai nervi a fior di pelle.
Il minore a quel contatto singhiozzò nuovamente, dicendo «Me li ha accarezzati così.»
«Cos'hai?» chiese Jimin, deglutendo.
Yoongi gli fece segno tacere, mordendosi poi il labbro.
«Hyung.. n-non.. n-non mi sentivo così da.. t-tanto tempo..» disse singhiozzando il minore. «Stava andando tutto per il verso giusto.. fino a qualche settimana fa.» disse, e dopo aver terminato quella frase riprese a piangere più di prima.
Jimin gli porse un'altro bicchiere d'acqua, che questa volta il corvino si ritrovò a inghiottire tutto in un sorso. «Fai respiri profondi.» disse Yoongi, sedendosi completamente a terra.
«Credevo non soffrissi più di questi attacchi.» continuò poi, «Lo c-credevo anch'io..» rispose il corvino. Pian piano, grazie al tocco del suo Hyung e alle sue parole che gli trasmettevano calma, riuscì a calmarsi.
Il biondo, nel frattempo, non se la spassava bene. Appena arrivato in camera si buttò sul letto, affondando la testa nel cuscino. 'Cos'ho combinato?' pensò, era capace di sentire ancora nella sua testa il suono prodotto dal corvino, sbattendo la porta violentemente.
Era solo in camera, non sapeva dove si era cacciato Hoseok. Deglutì, e un secondo dopo delle lacrime leggiadre si fecero strada sul suo viso, per poi venir assorbite dal tessuto del cuscino.
Era sicuro che Jungkook l'avrebbe odiato per il resto della sua vita.
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Watch me piangere per sti due, sono due cretini. :( Eventuali errori verranno corretti in un secondo momento, lasciate una stellina se vi va, alla prossima!!
Dedico questo capitolo a loonalovesyouknowho
<3.
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Louder Than Bombs || Taekook
Fanfiction[COMPLETA] [IN REVISIONE] «Beh, è colpa tua. Mi hai chiuso il telefono in faccia.» «Taehyung non ti sopporto, non riesco a stare in tua compagnia per più di cinque minuti senza avere una crisi isterica. Non se ne parla.» Qui iniziò il loro malat...